Anticipazioni per le imprese dalla legge di bilancio 2025

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Il testo del disegno di legge di bilancio 2025 è stato presentato dal Governo in data 23 ottobre e contiene una serie di disposizioni rivolte alle imprese: alcune innovative, tra cui l’istituzione di un fondo per l’erogazione di un contributo a favore delle imprese che hanno riversato il credito d’imposta in ricerca e sviluppo e altre che prevedono il rifinanziamento e la proroga di misure esistenti.
Analizziamo le misure più rilevanti.

  1. Contributo per il riversamento del credito di imposta ricerca e sviluppo

L’articolo 74 del Ddl prevede l’istituzione di un fondo presso il MIMIT con una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro per l’anno 2025, di 50 milioni di euro per l’anno 2026 e di 80 milioni di euro per l’anno 2027 e riconosce un contributo in conto capitale per i soggetti che hanno fruito del credito d’imposta e hanno aderito alla Sanatoria entro il 31 ottobre 2024.
Il contributo sarà commisurato in termini percentuali a quanto riversato nei limiti massimi della spesa prevista. Per conoscere le modalità di accesso al contributo, dovremo attendere un decreto che sarà emanato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge. 

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

  1. Nuova Sabatini

Dopo l’introduzione a luglio 2024 di una nuova linea dedicata all’incentivazione della capitalizzazione delle PMI, il disegno di legge destina ulteriori risorse alla misura volta a sostenere gli investimenti delle PMI per l’acquisto (anche in leasing) di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.
L’art.75 del Ddl prevede un incremento di:

  • 400 milioni di euro per l’anno 2025;
  • 100 milioni di euro per l’anno 2026;
  • 400 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029.

  1. Credito d’imposta per la quotazione delle piccole e medie imprese

L’articolo 73 apporta le seguenti modifiche alla legge 27 dicembre 2017, n. 205:

    Finanziamo agevolati

    Contributi per le imprese

     

  • proroga dell’incentivo fino al 2027;
  • rifinanziamento della misura con risorse pari a 6 milioni per il 2025, 3 milioni per il 2026 e ulteriori 3 milioni per il 2027.

Ricordiamo che è riconosciuto un credito di imposta, nel limite del 50% dei costi di consulenza, fino a 500 mila euro a favore delle PMI che iniziano una procedura di ammissione alla quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.

  1. Credito d’imposta Zes

L’articolo 77 stabilisce la proroga del credito d’imposta riservato alle imprese che effettuano l’acquisizione di beni strumentali, terreni e immobili destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nelle Zone Economiche Speciali.
Con la proroga saranno ammessi gli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025.
Secondo il disegno di legge, per accedere al credito di imposta per il 2025, le imprese dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate:

  • tra il 31 marzo e il 30 maggio: le spese ammissibili sostenute e previste fino al 15 novembre 2025;
  • dal 18 novembre al 2 dicembre 2025: la realizzazione degli investimenti con i dettagli del credito d’imposta maturato, accompagnati da documentazione come fatture elettroniche.

I modelli di comunicazione saranno approvati dal Direttore dell’Agenzia delle entrate entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge.
Nonostante l’intensità agevolativa prevista per il 2024 sia stata rimodulata e la misura sia stata rifinanziata per carenza di risorse, per il 2025 le risorse a disposizione scendono a 1,6 miliardi di euro.
L’ammontare massimo del credito fruibile sarà determinato dal prodotto tra il credito di imposta risultante dalla comunicazione integrativa e la percentuale calcolate dall’Agenzia delle entrate in funzione dell’ammontare dei crediti richiesti e delle risorse disponibili. Detto valore sarà reso noto dall’Agenzia delle entrate entro dieci giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle comunicazioni integrative. Nel caso in cui il credito d’imposta fosse inferiore al massimo previsto, le regioni potranno utilizzare risorse dei programmi per la coesione europea per favorire gli investimenti.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

  1. Banda ultra larga

L’articolo 76, al fine di promuovere la diffusione della banda ultra larga nelle cosiddette “zone bianche” del territorio nazionale, ovvero aree con scarsa copertura internet, prevede l’erogazione di contributi finanziari fino a 220 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029.

  1. Nuove assunzioni

L’articolo 70 riguarda la proroga della maggiorazione del costo ammesso in deduzione fiscale collegata a nuove assunzioni, con specifiche modalità di calcolo degli acconti fiscali per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024 e per i due anni successivi. L’applicazione della norma si estende agli incrementi occupazionali registrati alla fine di ciascuno di questi periodi d’imposta rispetto all’anno precedente, seguendo i limiti e le condizioni specificati.

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