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Si è tenuto oggi nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia l’incontro tra le parti coinvolte nella realizzazione del Masterplan per la valorizzazione della fruibilità ciclopedonale del territorio di Gorizia attraverso la messa a sistema di infrastrutture, progetti e servizi e la definizione di un modello di gestione, finalizzato alla promozione del territorio tramite il cicloturismo e il cosiddetto “slow tourism”.
L’incontro, organizzato d’intesa tra la Fondazione CariGO e l’Assessore alle Infrastrutture e Territorio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Cristina Amirante, è servito per aggiornare tutti i partner coinvolti nell’iniziativa sull’avanzamento dei lavori, oltre che per presentare ufficialmente il Protocollo di Intesa per la costituzione di un Tavolo di Coordinamento Permanente sul cicloturismo e la gestione del progetto stesso.
“La Regione sostiene in maniera convinta lo sviluppo di un progetto articolato e coordinato di promozione della fruibilità ciclabile del territorio di Gorizia – ha dichiarato l’Assessore alle Infrastrutture e Territorio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Cristina Amirante – Un impegno che va oltre allo stanziamento di 15 milioni di euro già messi a disposizione e si articola attraverso il lavoro congiunto delle Direzioni regionali coinvolte, con l’obiettivo far sì che i processi virtuosi avviati con Go!2025 a favore del territorio diventino strutturali e lascino un segno permanente nel tessuto economico e sociale. La creazione degli 8 percorsi ciclopedonali dell’area isontina, che tiene conto delle visioni delle amministrazioni comunali coinvolte, darà forte sviluppo al turismo ciclopedonale nella nostra regione, consentendo ai visitatori di compiere un vero proprio viaggio della durata di oltre una settimana in Friuli Venezia Giulia, anche attraverso il ricorso all’intermodalità con l’interazione con il treno e l’autobus, e in un’ottica transfrontaliera”.
Il masterplan, una volta definito completamente e sottoscritto dai soggetti aderenti, verrà sottoposto alla Regione per l’approvazione definitiva. In merito Amirante ha rimarcato che “la creazione di un comitato di coordinamento permanente del cicloturismo, del quale farà parte anche l’Amministrazione regionale, è un passaggio fondamentale perché consentirà di avere un organismo di coordinamento in grado di prendere decisioni nel momento in cui il progetto entrerà nella fase attuativa degli interventi necessari per mettere in rete tutti i percorsi ciclabili presenti nell’area, con interventi previsti in ben 22 Comuni”.
L’assessore ha quindi spiegato che “un altro punto di forza del masterplan è la gestione condivisa e coordinata dell’intera rete ciclopedonale da parte di tutti i soggetti aderenti, anche sul fronte della manutenzione” e rimarcato che questo progetto, sul quale stiamo lavorando da tempo non deve essere visto solo in chiave cicloturistico perché, attraverso l’integrazione dei diversi biciplan, migliorerà e renderà più sicuri i percorsi anche per i nostri corregionali che utilizzano quotidianamente la bicicletta come mezzo di trasporto”.
In questo importante accordo, che coinvolge numerosi enti pubblici e privati, la Fondazione CariGO ha svolto un ruolo centrale nella definizione delle strategie e nella redazione del Masterplan. Un progetto che rappresenta un passo decisivo verso una valorizzazione sostenibile del territorio, in linea con le esigenze di mobilità moderna e con l’obiettivo di sfruttare l’evento GO!2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura come rampa di lancio per gli anni futuri.
“Sono particolarmente contento di essere qui oggi – le parole delpresidente della Fondazione CariGO, Alberto Bergamin – perché siamo arrivati all’ultima fase che precede la messa a terra di questo progetto, avviato dalla Fondazione nel 2021, che nel tempo si è ampliato incontrando l’interesse di un vasto network di soggetti locali. Il cicloturismo è un motore di sviluppo concreto per il territorio e lo è ancor di più nel momento in cui si superano, come in questo caso, i confini dei singoli Comuni per ragionare come rete, in modo strategico. Lavorare sulla base di un Protocollo di Intesa in cui tutti si impegnano a muoversi verso un obiettivo comune rende questo progetto unico: dalla comunicazione alla segnaletica, sarà tutto estremamente riconoscibile e integrato. In questo modo un turista che raggiungerà questo territorio potrà passare un’intera settimana sulle due ruote, senza preoccuparsi di rivedere due volte lo stesso paesaggio. Ho espresso all’Assessore Amirante grande apprezzamento per l’attenzione, l’incoraggiamento e il progressivo sostegno assicurati, sin dall’inizio, dall’Amministrazione Regionale a questo nostro lavoro. Nell’ultimo anno si sono occupati di tutte le verifiche tecniche e di fattibilità, anche economica, del progetto e oggi siamo qui per confermare l’impegno di tutti gli enti coinvolti nella sua realizzazione”.
Ad intervenire a nome della Ragione Autonoma Friuli Venezia Giulia per la parte tecnica gli ingegneri Chiara Di Marco e Simone Stanic, che hanno sottolineato l’importanza di valorizzare il patrimonio già esistente sul territorio, in termini di infrastrutture, per garantire la sostenibilità economica di tutta l’opera, per poi andare ad analizzare con le istituzioni presenti i percorsi previsti dal piano.
Il Protocollo vede la partecipazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, degli Enti di Decentramento Regionale di Gorizia e Udine, della Camera di Commercio Venezia Giulia, dei Consorzi di Bonifica della Pianura Friulana e della Venezia Giulia, del Consorzio di Sviluppo Economico della Venezia Giulia, del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT GO), di PromoTurismoFVG, dell’Aeroporto Friuli Venezia Giulia SpA, dell’Azienda Provinciale Trasporti (APT) Gorizia oltre a una rete di 37 Comuni, di cui i 25 Comuni della provincia di Gorizia e 12 Comuni della provincia di Udine.
La volontà degli enti coinvolti è quella di sviluppare il cicloturismo come elemento cardine per la crescita economica e culturale del territorio. Tra gli obiettivi principali figurano la creazione di infrastrutture ciclabili integrate, la promozione della mobilità sostenibile, l’offerta di percorsi turistici che combinino cultura, natura ed enogastronomia e il coinvolgimento delle attività lungo i percorsi.
Per garantire il coordinamento delle attività, è stato istituito un Tavolo di Coordinamento Permanente composto da un Comitato di indirizzo strategico e un Comitato tecnico operativo.
Il Masterplan si compone di un piano di opere a completamento dei circuiti esistenti, di un programma per l’attivazione di servizi dedicati al cicloturismo e di un modello di gestione sostenibile della rete ciclabile e dei relativi servizi.
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