Dopo il rinvio dello scorso mese di ottobre, a causa delle condizioni meteorologiche avverse, che avrebbero frenato l’affluenza di visitatori e impedito lo svolgimento della rassegna al massimo delle sue potenzialità, è ormai prossimo l’weekend dell’edizione 2024 di “Lollas e Pratzas Antigas”, riprogrammata per sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre, con alcune belle sorprese che vanno a infittire il calendario precedentemente stilato.
La “lolla” è da sempre il cuore delle antiche case campidanesi. A Capoterra ogni anno si riprende la scena di un tempo, nell’ambito di un appuntamento ormai tradizionale all’interno della programmazione del Comune dell’area vasta di Cagliari. Due giorni per raccontare le tradizioni, due giorni per ritrovare quella capacità di socialità, quel piacere di stare insieme che il cortile delle case di un tempo così bene sapeva esprimere e rappresentare.
“Lollas e Pratzas è ormai diventato un classico del calendario di eventi capoterresi, un appuntamento fisso che quest’anno volevamo proporre in Autunno, per indagare nell’atmosfera che si viveva un tempo in questa stagione. E nonostante il rinvio di ottobre, siamo riusciti a rimanere nei tempi, non avvicinandoci troppo alle frenetiche giornate prenatalizie, differenziandoci quindi dalla scorsa edizione – spiega l’Assessora comunale a Pubblica istruzione, Cultura, Politiche giovanili, Tradizioni e Lingua sarda, Pari opportunità Donatella Dessì –. Il filo conduttore dell’iniziativa resta tuttavia lo stesso di sempre: raccontare quell’antica identità, far immergere i partecipanti in una società diversa dalla nostra, ma che tuttavia tramanda con orgoglio, di generazione in generazione, quei vecchi saperi”.
Convegni, moda, musica, laboratori, i saperi e i sapori del territorio, del passato e del presente, per creare un’atmosfera festosa e un ambiente accogliente per i residenti stessi e per i tanti visitatori che sceglieranno Capoterra. Sabato 30 novembre le prime iniziative e poi domenica 1° dicembre un’intera giornata, dalla mattina alla sera, all’insegna dell’ospitalità, dell’accoglienza, che d’altronde era una delle principali funzioni della “lolla” – giardino, officina e salotto in un’unica soluzione – delle antiche case campidanesi. Le piazze del paese e i cortili delle case storiche ritrovano in quest’occasione quella funzione ancora oggi vitale.
“Nei due giorni di manifestazione sarà possibile conoscere da vicino quella società arcaica, rappresentata all’interno delle architetture delle case campidanesi, che grazie alla variazione di data della rassegna saranno addirittura otto, nelle quali sarà possibile scegliere tra i laboratori artigianali, sulla pasta, sui dolci, sui cestini – prosegue l’esponente della Giunta Garau -. Le tradizioni saranno le protagoniste assolute, con i bambini particolarmente incuriositi, ma gli adulti non da meno nel ritrovare vecchi ricordi”.
Sabato 30 novembre ad aprire il calendario sarà il convegno “Accabadora, mito e realtà”, con Aldo Cinus, Mariano Staffa, Augusto Marini, Gianfranco Tore e Roberto Demontis. È una testimonianza, una riflessione riguardo l’esistenza di una reale tradizione in Sardegna di facilitazione del trapasso, in particolare quando questo era particolarmente doloroso e difficile. Oggi appare complesso affermare con certezza assoluta l’esistenza di questa figura, ma è altrettanto difficile negarla, anche in considerazione del fatto che per oltre venticinque secoli si è favoleggiato sull’esistenza di particolari personaggi che agevolavano la morte, non per mera cattiveria o per trarne qualche vantaggio, ma piuttosto per misericordiosa pietà, al fine di abbreviare la sofferenza peri-mortale.
In serata invece il passato lascerà spazio al presente: in piazza Sant’Efisio è infatti in programma la sfilata “Colori e Suoni del Mediterraneo”, un evento di moda che porterà in passerella l’eleganza e i colori della cultura mediterranea, tra abiti raffinati e atmosfere suggestive.
Domenica sarà il giorno delle lollas, con l’apertura di Casa Melis, Casa Altana, Casa Farigu, Casa Pala, Casa Piano, Casa Garau, Casa Pinna e Casa Cogoni, ognuna con le sue caratteristiche, ognuna con le sue storie da raccontare. In esse tante attività tradizionali: dai laboratori di prodotti e piatti tipici, quali malloreddus, pane, ravioli, fregola e dolci sardi, agli approfondimenti sull’artigianato, con la lavorazione del cestino. Nelle piazze più frequentate, e anche nella chiesa di Sant’Efisio, sono poi previste altre dimostrazioni ed esposizioni: arte sacra, produzione di formaggio e ricotta, di miele, la forgiatura del ferro e la ferratura del cavallo.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16:00, è in programma anche uno spettacolo itinerante con associazioni non solo capoterresi che percorreranno in abiti tradizionali le vie del centro storico, seguendo un percorso che saluta le varie lollas aperte nell’occasione. Sarà presente il gruppo folk capoterrese Scabitzada, che farà quindi gli onori di casa e sarà accompagnato dall’Associazione Nora, in arrivo dalla più vicina Pula.
Chiuderà la due giorni di eventi Maria Luisa Congiu. La cantautrice olianese vanta importanti collaborazioni con artisti di livello internazionale, come Ivana Spagna e Antonella Ruggiero, nazionale, come Roberto Vecchioni e Nicola Nite, ma anche con tanti altri noti artisti sardi. In oltre un quarto di secolo di storia musicale ha scritto, composto e interpretato moltissimi brani, alcuni dei quali divenuti nel tempo parte della tradizione popolare musicale sarda. Il live è in programma alle 19:30 in Corso Gramsci.
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