Bonus badante 2025: sgravi contributivi con chance per anziani e pensionati

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Nel 2025, il bonus badante si conferma un’importante misura di sostegno per le famiglie che si prendono cura degli anziani ultraottantenni. Questo incentivo, dedicato a chi assume colf o badanti con contratti a tempo indeterminato, offre vantaggi significativi in ​​termini di sgravi fiscali, rappresentando un’opportunità per alleggerire i costi dell’assistenza domestica.

E’ stato previsto con il Decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, contenente “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)”, convertito con modificazioni dalla L.

29 aprile 2024, n. 56 (in S.O. n. 19, relativo alla G.U. 30/04/2024, n. 100),

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Cos’è il bonus badante

Il bonus badante (da non confondere con il c.d. bonus anziani di 850 euro) è un’agevolazione fiscale che permette di azzerare i contributi previdenziali e assicurativi relativi ai lavoratori domestici assunti per assistere anziani. La misura consente un esonero fino a un massimo di 3.000 euro l’anno per una durata complessiva di due anni .

Questo intervento nasce con l’obiettivo di supportare economicamente le famiglie e di incentivare l’assunzione regolare di personale qualificato nell’ambito dell’assistenza.

Requisiti per accedere allo sgravio contributivo

Non tutti gli anziani ultraottantenni possono beneficiare di questa misura: il Bonus badante è riservato a chi soddisfa una serie di condizioni specifiche. Tra queste:

  • età anagrafica: il richiedente deve avere almeno 80 anni compiuti;
  • limite di reddito: il valore ISEE del nucleo familiare non deve superare i 6.000 euro;
  • indennità di accompagnamento: l’anziano deve percepire questa specifica prestazione assistenziale, prevista per chi necessita di un aiuto costante nella vita quotidiana.

Esclusioni e restrizioni del bonus badante

Il Bonus badante non può essere richiesto in ogni circostanza. Esistono infatti alcune limitazioni che escludono la possibilità di accedere al beneficio:

  • rapporti di lavoro pregressi: non è possibile ottenere il bonus se, nei sei mesi precedenti, c’è stato un rapporto lavorativo cessato tra lo stesso lavoratore e il medesimo datore di lavoro (o un membro della sua famiglia);
  • assunzione di parenti: salvo specifiche eccezioni, l’assunzione di parenti o affini è esclusa dal beneficio. Tuttavia, queste limitazioni non si applicano al lavoratore qualora sia impiegato in determinate mansioni, elencate nelle normative di riferimento.

Le mansioni ammesse per lavoratori parenti

In alcuni casi, l’assunzione di parenti o affini è consentita se il lavoro rientra in specifiche categorie previste dalla normativa italiana.

Queste includono:

  • assistenza a invalidi: riguarda sia gli invalidi di guerra, sia quelli civili o del lavoro che beneficiano di indennità di accompagnamento;
    Supporto a mutilati o invalidi civili: include chi usufruisce delle agevolazioni previste dalla legge 118/1971 o chi, pur avendone diritto, è escluso per ragioni economiche;
  • assistenza a ciechi civili: si applica a chi percepisce trattamenti pensionistici specifici o che potrebbe beneficiarne qualora il reddito rientrasse nei limiti previsti;
  • servizi per sacerdoti cattolici: riguarda prestazioni personali rivolte al clero secolare;
  • assistenza a comunità religiose o militari : copre i servizi diretti e personali prestati all’interno di queste comunità.

Vantaggi del bonus badante

Il bonus badante offre vantaggi significativi sia alle famiglie che agli anziani assistiti. Da un lato, permette di ridurre i costi legati alla regolarizzazione del personale domestico, incentivando l’assunzione di lavoratori qualificati. D’altro canto, contribuisce a garantire una maggiore sicurezza economica per gli anziani in condizioni di fragilità, migliorando la qualità dell’assistenza ricevuta.

Questo strumento rappresenta inoltre un forte incentivo contro il lavoro irregolare, favorendo l’emersione di rapporti lavorativi non dichiarati e promuovendo condizioni più giuste per i lavoratori domestici.

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Bonus badante: impatto sociale

Il bonus badante non è solo un beneficio economico: è anche una misura che risponde a esigenze sociali sempre più rilevanti. In un contesto di progressivo invecchiamento della popolazione, molte famiglie si trovano ad affrontare difficoltà nel garantire un’assistenza adeguata ai propri cari.

Questa iniziativa offre un sostegno concreto, aiutando le famiglie a gestire meglio il carico economico e organizzativo legato alla cura degli anziani.

Inoltre, il Bonus contribuisce a valorizzare il ruolo degli operatori domestici, spesso sottovalutati, e a creare un mercato del lavoro più equo e regolamentato.

Riassumendo…

  • Bonus badante 2025: esonero contributivo fino a 3.000 euro l’anno per due anni.
  • Requisiti principali: anziani over 80 anni, ISEE sotto 6.000 euro, indennità di accompagnamento.
  • Esclusioni: nessun rapporto lavorativo recente cessati o assunzione di parenti, salvo eccezioni normative.
  • Mansioni ammesse: assistenza a invalidi, ciechi civili, sacerdoti e comunità religiose o militari.
  • Vantaggi: supporto economico, promozione lavoro regolare, miglioramento qualità dell’assistenza agli anziani.
  • Accesso: verifica requisiti, contratto regolare, rivolgersi agli enti competenti con documentazione completa.



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