Emilia-Romagna: 5600 tonnellate di oggetti recuperati in 10 anni con il progetto Cambia il finale di Hera

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Credit foto: Hera

Oltre due milioni di oggetti ingombranti recuperati. Un totale di 5.600 tonnellate di beni ancora utilizzabili restituiti a nuova vita che altrimenti sarebbero diventati rifiuti. Sono alcuni dei numeri di “Cambia il finale“, il progetto di economia circolare ideato dal Gruppo Hera, in collaborazione con Last Minute Market, per incentivare il riuso di beni in buono stato, recuperandoli e donandoli a chi ne ha bisogno, che taglia il traguardo dei 10 anni di attività. Per l’occasione, la multiutility ha premiato le 16 associazioni dell’Emilia-Romagna che fanno parte della rete solidale.

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Sin dall’avvio, “Cambia il finale” ha permesso di raccogliere centinaia di tonnellate di oggetti, soprattutto ingombranti, e di dare loro una nuova vita. Attiva in 97 comuni dell’Emilia-Romagna, ha raccolto in totale oltre due milioni e centomila oggetti, con oltre 56.000 ritiri a domicilio di beni riutilizzabili da parte delle associazioni aderenti, per un peso stimato di circa 8.000 tonnellate. Di questi, oltre il 70%, equivalente a circa 5.600 tonnellate di materiale in buono stato, è stato avviato al riuso attraverso gli enti partner e alle centinaia di volontari che dal 2014 hanno permesso di trasformare materiale di scarto, ma ancora riutilizzabile, in risorsa. Inoltre, l’iniziativa ha permesso negli anni l’inserimento lavorativo nelle associazioni di quasi 1.500 persone svantaggiate. In provincia di Bologna, sono stati avviati al riuso beni per quasi 1.200 tonnellate, nel modenese sono quasi 1.300 le tonnellate di materiale donato a partire, mentre in provincia di Ferrara la solidarietà “pesa” 185 tonnellate.

Passando in Romagna, gli enti partner del ravennate in questo decennio hanno avviato al riuso 1.280 tonnellate di beni, nei comuni serviti della provincia di Forlì-Cesena la stima è di oltre 1.100 tonnellate, mentre nel riminese sono circa 550 le tonnellate di beni avviati al riuso.

Durante la cerimonia di premiazione, che si è tenuta nello Spazio Hera di Bologna, sono intervenuti Giulio Renato, direttore centrale dei Servizi ambientali e flotte del Gruppo, Paolo Carini, responsabile Area Servizio gestione rifiuti urbani di Atersir, Cristina Govoni, responsabile Settore Tutela dell’ambiente ed Economia circolare della Regione, e Filippo Bocchi, direttore Valore condiviso e Sostenibilità del Gruppo Hera. Infine, Matteo Guidi, socio fondatore di Last Minute Market (società spin off dell’Università di Bologna che si occupa di lotta agli sprechi), ha raccontato la storia del progetto nato dieci anni fa e cresciuto sul territorio fino a diventare un punto di riferimento sia per il terzo settore sia per i cittadini.

Avviata grazie a un accordo tra Hera e Atersir, l’iniziativa prevede la possibilità, contattando il Servizio clienti della multiutility al numero gratuito 800.999.500, di richiedere il ritiro a domicilio di beni più o meno ingombranti: a questo punto l’operatore chiede al cittadino informazioni sullo stato degli oggetti e, se sono ancora in buone condizioni, fornisce al cliente i riferimenti per contattare gli enti partner del territorio. I beni possono essere prelevati dalle associazioni, proprio come farebbe Hera, o portati direttamente nelle sedi degli enti. Questi ultimi donano gli oggetti, se necessario anche dopo aver eseguito piccole riparazioni, a persone in difficoltà o li mettono in vendita nei mercatini no profit, utilizzando il ricavato per sostenere i loro progetti.

“Con questo evento riconosciamo il grande impegno degli enti partner che negli anni hanno permesso a ‘Cambia il finale’ di crescere, fino a diventare un punto di riferimento per la comunità- commenta Giulio Renato- questo compleanno, però, non è un punto di arrivo, ma una tappa del percorso basato sui principi di economia circolare e responsabilità sociale intrapreso dall’azienda. Il progetto, infatti, alimenta un circuito solidale e allo stesso tempo porta benefici all’ambiente poiché, favorendo il riuso e allungando la vita agli oggetti, previene sia la produzione di rifiuti sia il fenomeno dell’abbandono degli ingombranti sul suolo pubblico. Siamo qui oggi per ripercorrere orgogliosamente la strada fatta finora, ma soprattutto per guardare avanti”. In questo senso, il ruolo degli enti del terzo settore nei progetti di prevenzione e riduzione dei rifiuti “è di fondamentale importanza, senza il loro importante contributo queste iniziative non sarebbero possibili- sottolinea Guidi di Last Minute Market- in termini di impatto sociale sulla comunità, offrono supporto, risorse e opportunità a chi ne ha più bisogno, contribuendo così a creare una comunità più coesa e inclusiva”.

In totale, sono state premiate 16 associazioni: per Bologna, Opera di Padre Marella, Piazza Grande, La Fraternità di Ozzano dell’Emilia, Il Martin Pescatore di Monte San Pietro; per Modena, Arca Lavoro, Insieme in Quartiere per la città – progetto Tric e Trac, Auser di Pievepelago e Associazione San Francesco – Centro di Riuso Edy, per Ferrara Officina68, per Ravenna Operazione Mato Grosso di Mezzano, Cooperativa Sociale San Vitale Cervia, Cooperativa Sociale Mani Tese di Faenza, Il Melograno Aps di Lugo e il Comitato di Amicizia di Faenza, per Rimini La Fraternità di Poggio Torriana, e infine per Forlì-Cesena Campo Emmaus.



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