Trentino Sviluppo detiene 27 impianti. L’assessore Failoni: «Un euro investito equivale a 8 euro di indotto. Stiamo cercando di aprire anche la Panarotta»
«Siamo moderatamente ottimisti per la prossima stagione invernale. Le prenotazioni stanno andando bene, i numeri sono importanti, le piste stanno per essere completate e speriamo che Dio ci mandi la neve dal cielo perché ne abbiamo bisogno . Un euro investito in impianti equivale a 8 euro di indotto diretto e indiretto». Così l’assessore provinciale al Turismo Roberto Failoni ha presentato la nuova stagione invernale. «Mi hanno chiesto se lo sci funziona ancora — ha continuato l’assessore —. O gli altoatesini, gli austriaci e gli svizzeri sono impazziti oppure credo di sì. Oggi c’è anche la consapevolezza da parte degli impiantisti della stagione estiva e anche della primavera e dell’autunno».
«Condivisione di visione»
«Il futuro degli asset turistico funiviari — ha sottolineato Albert Ballardini, vicepresidente di Trentino Sviluppo — sarà sempre più inteso in un ambito di sostenibilità e di redditività grazie alla loro valorizzazione durante l’intero anno. Il Trentino sta già lavorando molto sull’offerta di un prodotto turistico legato alla vacanza attiva e all’outdoor, ma per farlo abbiamo bisogno di una condivisione di visione e di strategia con i territori, chiamati a programmare gli investimenti sempre più in un’ottica di mobilità sostenibile e di destagionalizzazione». Prima di elencare i numeri degli impianti gestiti da Trentino Sviluppo, si è parlato del tema Panarotta. Dopo la gara andata deserta ci si chiede se apriranno o meno gli impianti. «Stiamo cercando di aprire in parte la Panarotta e se ci riusciremo sarà la dimostrazione di un’efficienza eccezionale fra tutti gli attori coinvolti — ha spiegato l’assessore —. Abbiamo mandato una lettera a coloro che all’inizio avevano manifestato la disponibilità e uno si è interessato. Nei prossimi giorni vediamo se riusciamo ad aprire almeno una parte per poi ragionare durante l’inverno su una soluzione a 360 gradi». A livello economico si stima che per aprire totalmente serviranno 180-250 mila euro, mentre per un’apertura parziale servirebbero circa 120-150 mila euro.
Il bacino del Bondone
Riguardo alla costruzione del bacino per l’innevamento del Bondone, Failoni ha detto: «Noi abbiamo detto quali sono le soluzioni che potremmo accettare, adesso l’unica cosa da fare è un accordo tra il Comune di Trento e Asuc». A proposito di Bondone, la Trento Funivie ha annunciato che la stagione aprirà il 6 dicembre a causa del caldo e dell’alta umidità degli ultimi giorni che hanno impedito di preparare le piste. Ma veniamo ai numeri degli impianti di Trentino Sviluppo: in Trentino si contano 225 impianti di risalita e 10 in fase di realizzazione. Di questi, 27 impianti esistenti e 3 in fase di realizzazione sono di proprietà di Trentino Sviluppo per una portata totale di 42 mila persone all’ora. La società provinciale detiene anche quote in 14 dei principali comprensori sciistici del territorio (in alcune le quote superano il 50%). Nel triennio 2022-2024 sono stati effettuati 13 interventi per un totale di 5,5 milioni di euro investiti nell’ammodernamento e sicurezza degli impianti. Di qui al 2027 saranno 7 le strutture che verranno sottoposte a manutenzione per un investimento stimato di 6 milioni di euro. E in totale gli addetti impiegati da Trentino Sviluppo sono 628 persone.
I futuri progetti
Tra i progetti strategici figura invece il collegamento funiviario San Martino di Castrozza – Passo Rolle, che entrerà in funzione a partire dalla stagione invernale 2027-2028 per un investimento complessivo di circa 70 milioni di euro. Per quanto riguarda l’impianto di trasporto collettivo tra la città di Trento e il Monte Bondone è confermato il finanziamento ministeriale sul primo lotto dei lavori pari a 37,5 milioni di euro e il tempo di realizzazione previsto è di circa 5 anni. «I risultati degli investimenti si vedono dopo 10-15 anni», ha detto Mauro Casotto di Trentino Sviluppo. E Failoni ha aggiunto: «C’è un ritorno economico a 360 gradi: non è legato solo al turismo, ma anche all’artigianato, al commercio, a una parte dell’industria e all’agricoltura».
I viaggi
In vista delle festività natalizie, Fiavet Trentino – Alto Adige ha analizzato le tendenze del turismo: per i viaggi al’estero i numeri sono simili al 2023, mentre per quanto riguarda i viaggiatori che arrivano in regione, le agenzie prevedono un trend positivo rispetto all’anno scorso, ma con un calo della clientela italiana del 4-5% che viene compensato da un incremento di quella internazionale del 7-8%.
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