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Art Bonus in Umbria: oltre 18 milioni per la cultura

Art Bonus in Umbria – Lunedì 25 novembre 2024 si è svolto a Perugia, nella Sala delle Colonne di Palazzo Graziani, il convegno “Art Bonus – 10 anni per la cultura”. L’evento, organizzato dalla Fondazione Perugia e dal Segretariato Regionale del Ministero della Cultura, ha celebrato un decennio di successi del programma Art Bonus, uno strumento che ha permesso di raccogliere oltre 18 milioni di euro in Umbria attraverso donazioni di enti, imprese e cittadini, per il restauro e la valorizzazione del patrimonio culturale.

Il convegno, moderato dalla Giovanna Giubbini, segretario regionale MiC, ha visto la partecipazione di numerosi esperti e istituzioni. Fra i relatori figuravano Alcide Casini, presidente di Fondazione Perugia, Marco Pierini, vicesindaco di Perugia, Carolina Botti, direttore di Ales Spa e referente nazionale per Art Bonus, e altri rappresentanti del mondo culturale e imprenditoriale, come Cristina Bertinelli, membro del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, e Ilaria Borletti Buitoni, vicepresidente del FAI.

Il programma Art Bonus, lanciato nel 2014 dal Ministero della Cultura, ha permesso di raccogliere, a livello nazionale, oltre un miliardo di euro attraverso 44.309 donazioni che hanno finanziato 4.150 progetti di restauro e valorizzazione di beni culturali, festival, eventi e attività di istituti culturali. A livello regionale, l’Umbria si è distinta come l’ottava regione per ammontare di donazioni, con 18.799.118 euro raccolti finora. Il 65% delle risorse sono giunte dai comuni umbri, mentre il resto è stato generato da eventi culturali, musei e altri enti pubblici.

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Durante il convegno, sono stati proiettati due video realizzati dalla Fondazione Perugia che evidenziano alcuni dei principali restauri realizzati grazie al programma Art Bonus. Tra i beni restaurati figurano monumenti di grande valore storico e culturale come la Fontana Maggiore di Perugia, la Fontana dei Tre Leoni di Assisi, e il Museo Civico di Gualdo Tadino. I video hanno anche dato voce ai mecenati che hanno contribuito a questi successi, come Silvia Angelici, Luisa Fruttini, Manuela Castellani Paoletti e Simonetta Travaglia Susta, esempi della generosità della comunità locale.

La discussione si è concentrata sul funzionamento del programma, che offre un credito d’imposta del 65% per chi effettua donazioni a favore della cultura. Non solo per i restauri, ma anche per la realizzazione di eventi e manifestazioni culturali, il programma ha favorito una stretta collaborazione tra pubblico e privato. Il ruolo degli enti non commerciali, delle imprese e delle persone fisiche è stato fondamentale per raggiungere i risultati ottenuti. In Umbria, infatti, sono stati coinvolti 152 enti non commerciali, 286 imprese e 450 cittadini privati, che insieme hanno reso possibile il successo del programma.

In apertura del convegno, Alcide Casini, presidente di Fondazione Perugia, ha sottolineato l’importanza dell’Art Bonus come strumento per stimolare il senso civico e la partecipazione attiva nella tutela del patrimonio culturale. Casini ha inoltre auspicato che il modello possa essere esteso anche ad altri settori, come quello del Welfare, per promuovere un impegno collettivo anche in ambiti sociali.

La Giovanna Giubbini ha posto l’accento sul valore educativo e divulgativo del programma, che ha contribuito a sensibilizzare la popolazione sulla protezione dei beni culturali e sull’importanza del mecenatismo privato. “L’Art Bonus è uno strumento fondamentale per la cultura, ed è un esempio di come la collaborazione tra pubblico e privato possa dare risultati concreti”, ha affermato Giubbini.

Nel corso della giornata, è stato evidenziato come l’Umbria si posizioni tra le regioni italiane più attive nel campo delle donazioni per il patrimonio culturale. Oltre a una generosa partecipazione da parte di enti locali e privati, la regione si è distinta per la qualità degli interventi realizzati, tra cui i restauri di monumenti e opere d’arte che costituiscono un patrimonio prezioso per la collettività.

L’evento ha anche sottolineato il ruolo della Fondazione Perugia, che ha sostenuto oltre 100 progetti in dieci anni, erogando contributi Art Bonus per un totale di circa 6,5 milioni di euro, risultando uno dei principali donatori della regione. La fondazione ha contribuito in modo significativo alla realizzazione di progetti che hanno coinvolto restauri di opere d’arte e la promozione di eventi culturali.

Nel concludere il convegno, Fabrizio Stazi, direttore generale della Fondazione Perugia, ha sottolineato l’importanza di raccontare le storie di successo legate all’Art Bonus, affinché possano essere d’ispirazione per altre realtà locali e per donatori di ogni tipo. “Ogni singola donazione, grande o piccola che sia, ha contribuito a scrivere una storia di successo per la nostra cultura”, ha dichiarato Stazi.

Il programma Art Bonus ha quindi rappresentato, in questi dieci anni, un esempio di mecenatismo che ha coinvolto tutta la società, dalle istituzioni pubbliche ai singoli cittadini. Questo modello di finanziamento del patrimonio culturale è destinato a crescere e a continuare a rappresentare una risorsa fondamentale per la tutela e valorizzazione dei beni culturali italiani, in particolare per regioni come l’Umbria, dove la solidarietà e la sensibilità culturale della popolazione sono da sempre alla base del suo successo.

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L’auspicio è che il programma possa essere esteso ad altri settori, come quello del Welfare, per stimolare ulteriormente la partecipazione e l’impegno civico dei cittadini. Il convegno ha avuto il merito di rafforzare la consapevolezza di quanto l’Art Bonus possa rappresentare un modello virtuoso per il futuro della cultura e della società italiana.



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