‘Ndrangheta e i “pacchi da giù” di cocaina per i corrieri di Milano. «Non dire il prezzo a nessuno»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


LAMEZIA TERME «Dovrebbero essere 150… Il prezzo c’è perché sono di prima mano… Spero a Dio va tutto bene…». «Io ancora non ho parlato con nessuno… Non voglio sputtanare la cosa… questa è una cosa mia personale». Sono questi alcuni dei messaggi decriptati dagli inquirenti dal sistema SkyEcc. A scriverli è Antonio Gullì (cl. ’85) finito in carcere insieme al socio e altro soggetto di “peso” nel business legato alla ‘ndrangheta calabrese, Antonio Rosario Trimboli, al quale proprio Gullì aveva inviato i messaggi. Gli inquirenti sono convinti che Trimboli avesse installato sul proprio dispositivo un’applicazione che consentiva l’autodistruzione dei messaggi inviati una volta letti dall’interlocutore, perché il dialogo risalirebbe al 7 gennaio 2021, proprio quando Gullì doveva ancora concretizzare l’importazione dal Sudamerica del carico di cocaina. È una ricostruzione effettuata dalla pg delegata dalla Distrettuale antimafia di Milano nell’indagine che avrebbe svelato un grosso giro d’affari legato al narcotraffico internazionale di cocaina che, dal Sudamerica, passava dalla Calabria e dal porto di Gioia Tauro per poi inondare le piazze di Milano e del suo hinterland.



Secondo quanto emerso dall’inchiesta, infatti, a gennaio 2021, dopo la fruttuosa importazione del giorno 11, Gullì e Santo Flaviano si sarebbero occupati di una serie ravvicinata di consegne di cocaina. Il giorno successivo, entrato in possesso del carico di cocaina, Gullì avrebbe poi informato il socio, «riservandosi di offrire ulteriori dettagli circa la qualità dello stupefacente», annota il gip nell’ordinanza. «E sotterrata in campagna… Oggi forse non riesco…». «Più tardi ti dico orario preciso e posto facciamo domani mattina verso le 10…. A voi vi do solo il top…». È ancora Gullì a garantire al socio la «buona qualità della cocaina» appena sbarcata e prelevata al Porto di Gioia Tauro.

Una fase cruciale per il gruppo, impegnato sia ad occultare in modo adeguato l’ingente carico, sia a rivenderlo a “pacchi”. Anche perché Trimboli – come riporta il gip nell’ordinanza – si era già accordato con il corriere noto come “nervoso” partito per la Calabria già il 14 gennaio 2021. Appresa la notizia quindi Gullì si sarebbe subito impegnato a trovare una sistemazione alloggiativa al corriere atteso da Milano, delegando il compito al braccio destro Flaviano. «Domani viene nervoso da Milano… In caso troviamo un beb dove farlo dormire» «Ok compa dimmi tu se devo trovarlo (…) Ok ora provo da quello che conosco». Una volta assegnati i compiti, Gullì si sarebbe subito messo all’opera per preparare il carico da 8 chili di cocaina «da recapitare nelle mani del corriere “nervoso”, e aveva fissato la consegna nei pressi della propria abitazione», annota ancora il gip nell’ordinanza. «Quanti pacchi entrano in macchina di nervoso? Nervoso 8 pacchi? Per le 14 compa così li dissotterro li controllo tutti e via. A casa mia. Digli di uscire da arangea…».

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Un carico di cocaina, invece, doveva essere preparato per un altro corriere in arrivo da Milano: 12 kg per “scighera”, soggetto peraltro che Gullì neanche conosceva e indicato da Trimboli. «(…) fallo venire compa… Non c’è problema una sistemazione la troviamo» scrive ancora in chat proprio Gullì al socio. Toccava ancora a Flaviano trovare una sistemazione anche per quest’altro corriere, riuscendo addirittura a trovare una soluzione che avrebbe evitato la registrazione dei nominativi. «Compa apposto gli ho preso le stanze a tutti e due già pagate e senza doc…». E così la mattina del 14 gennaio Gullì va a prelevare dall’imbosco i 20 chili di cocaina da inviare a Milano tramite i due corrieri, e invia le relative foto a Trimboli, ma con una raccomandazione precisa, ovviamente sempre su SkyEcc: «Per favore raccomandargli a zio di non dire il prezzo a nessuno… Questo prezzo solo per voi. Per favore».

Come documentato dagli inquirenti, la consegna dei due carichi ai rispettivi corriere di Milano avverrà con successo, tant’è che il 23 gennaio, quindi qualche giorno più tardi, “scighera”, mentre era impegnato nello stoccaggio della cocaina in uno dei depositi a disposizione del gruppo, aveva inviato a Trimboli una foto che ritraeva 8 panetti di cocaina, di cui 5 marchiati con il simbolo “JJ” e tre con il simbolo “XXX”. (g.curcio@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato  



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *