Lanzafame traccia un bilancio dopo il successo di Nauta, Saem e Sposinlove

Un incremento costante di presenze, eventi di alto livello e la partecipazione di aziende tra le più rappresentative dei vari settori fanno di EuroFiere la più significativa realtà fieristica del Sud Italia con un’esperienza lunga 30 anni nata con Salvatore Lanzafame, detto “Turi”, pioniere delle fiere settoriali in Sicilia, scomparso lo scorso anno. Alla guida dell’azienda oggi c’è il figlio Alessandro, affiancato dalla consulenza tecnica del fratello Alfredo. Insieme hanno reinventato il concept espositivo collocandosi in una posizione di spicco del settore.

Tra le fiere organizzate dalla famiglia Lanzafame: Nauta, il più importante salone nautico da Napoli in giù e l’unico in Sicilia; Saem, punto di riferimento da Bologna in giù per il mondo dell’edilizia; SposinLove, l’evento più esclusivo dedicato al wedding. A Catania Today Alessandro Lanzafame racconta numeri, risultati e progetti.

Partiamo da Saem. Qual è la percentuale di crescita?

“La 28esima edizione di Saem ha registrato un boom di presenze con oltre 11mila visitatori in tre giorni e un incremento del +50% rispetto all’edizione del 2022. Questo ci ha dato la conferma che Saem è, a livello nazionale, l’unico punto di riferimento del Sud Italia per il comparto del building. Tra l’altro, quest’anno la fiera ha ospitato anche aziende estere provenienti da Paesi come Germania e Svezia. Questo dimostra quanto sia florido il mercato dell’edilizia nel Sud, un settore che cresce e continua a far da traino al sistema economico nazionale”.

Quali i risultati, invece, di SposinLove?

“Quest’anno ci siamo superati sia come qualità dell’offerta che come numero di espositori e anche di pubblico con un incremento del 20% e con una presenza crescente di aziende provenienti dal sud-est siciliano e, in particolare, dalle province di Ragusa e Siracusa. Questo per noi vuol dire che SposinLove è ormai diventata in assoluto l’unica manifestazione dedicata al wedding nel Mezzogiorno, un settore che in Sicilia merita di essere valorizzato dando lustro a tutte quelle realtà locali che muovono l’economia non solo locale ma anche internazionale”.

Quali, infine, i dati di Nauta?

“Anche per Nauta, quest’anno giunto alla sua 22esima edizione, abbiamo ottenuto risultati importanti: +33% rispetto alla passata edizione e con oltre 300 imbarcazioni esposte. Più alto anche il numero degli espositori. Risultati che confermano la qualità della manifestazione. Devo dire che ogni anno registriamo importanti trend di crescita e questo premia il lavoro svolto. Abbiamo ospitato il meglio della cantieristica nazionale e internazionale, dando spazio anche a tutto ciò che ruota attorno a questo settore: accessori, abbigliamento, servizi. Nauta si conferma dunque un modello di rilievo per la filiera del settore al Sud offrendo soluzioni sostenibili e innovazioni di mercato in grado di competere a livello internazionale. Infatti, l’edizione 2025 vedrà Nauta crescere di un altro Padiglione candidandosi così di fatto a diventare il più grande Salone Nautico a Terra in Italia”. 

Quanto è strategico il settore fieristico per la nostra economia?

“Più che strategico è fondamentale, necessario. Ci sono tante aziende di qualità che ogni anno si fidano di noi e si affidano a noi per valorizzare il loro lavoro. Incontrarsi in fiera significa attivare contatti, progetti di business, aprire nuovi orizzonti professionali e, perché no, anche umani. Se poi consideriamo l’indotto che fiere come la nostra creano, allora i numeri diventano veramente importanti per una Regione come la Sicilia che da questo punto di vista può e deve continuare a crescere. È di vitale importanza che le Istituzioni regionali capiscano che le Fiere rappresentano il vero volano per la proclamata destagionalizzazione del Turismo in Sicilia”.

Quali sono gli obiettivi per il futuro?

“Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare come fatto fino ad oggi, puntando su qualità e professionalità sulla base di quanto già costruito da nostro padre che 30 anni fa ebbe un’intuizione straordinaria approcciandosi a un settore fino ad allora nuovo per la nostra regione. Ha creduto in un progetto e lo ha portato avanti con caparbietà e convinzione. E i risultati gli hanno dato ragione. Oggi, io e mio fratello continuiamo a costruire il nostro presente e il nostro futuro sulla base di quanto mio padre ci ha insegnato facendo nostri i suoi valori. E oggi possiamo dire con dati alla mano di essere un modello nel settore fieristico siciliano e nazionale.”