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“Qui da Monfalcone, città simbolo e laboratorio, partono i provvedimenti che a Roma sono stati inseriti nel decreto flussi e nella finanziaria, misure chiave per garantire equità sociale. Oggi troppo spesso sono gli italiani ad essere discriminati” – così esordisce il segretario regionale della Lega Sen. Marco Dreosto in occasione della presentazione del pacchetto di norme volute dal carroccio ed in particolare dalla Lega Friuli – Venezia Giulia, “abbiamo lavorato di squadra a tutti i livelli – continua – dall’Europa, a Roma, a Trieste e a Monfalcone per portare a casa modifiche normative e recuperare risorse per il la nostra Regione e per tutto il Paese”.
“Oggi presentiamo delle misure chiave per la tutela dei territori e dei cittadini che pagano le tasse, che non ce la fanno più a subire il peso di una immigrazione anche legale ma non governata, che genera grave squilibrio fra chi è appena arrivato in Italia e chi invece riesce ad accedere a sempre meno servizi essenziali”, prosegue Anna Cisint, già Sindaco di Monfalcone e oggi Europarlamentare.
Il primo intervento presentato è quello dell’approvazione dei due emendamenti al Decreto Flussi che entro questa settimana trasformeranno in legge una battaglia avviata, dall’ex primo cittadino di Monfalcone, due anni fa con la richiesta di “stretta” sui ricongiungimenti familiari:
Con tale modifica dal primo gennaio 2025, per poter ricongiungere dei familiari sarà necessario rispettare il criterio della residenza continua di due anni nel nostro Paese, non basterà più solo che un soggiornante si procuri – facilmente – un permesso di soggiorno di un anno. Esattamente come allora chiesto da Cisint a Salvini durante i primi incontri, insieme anche al lavoro svolto dal Consigliere regionale Calligaris, anche lui presente in mattinata, che rimarca il fondamentale lavoro di squadra e precisa “c’è un sistema di norme stratificate negli anni che rema contro gli italiani.”
Inoltre, viene inserito un ulteriore criterio preventivo di verifica sugli standard abitativi, sarà dunque necessario per gli stranieri dimostrare che la propria abitazione sia idonea sotto profilo igienico – sanitario ad accogliere i ricongiunti.
“A Monfalcone, ad esempio, su circa settemila bengalesi che lavorano sono poco più di mille cinquecento quelli che lavorano, gli altri sono a carico e derivano dall’effetto ricongiungimenti. Questo importante risultato per i nostri concittadini metterà un freno agli arrivi, garantiamo che vi sia un effettivo legame con il territorio e bloccheremo i sovraffollamenti nelle abitazioni, alleggerendo così l’impatto di tale immigrazione sulle città e sul welfare dei Comuni” precisa Cisint.
Un secondo intervento, questo di carattere economico ed inserito dal Ministro Giorgetti nella legge di bilancio all’ultimo comma dell’articolo 2 – precisa Dreosto – prevede l’eliminazione delle detrazioni sui carichi di famiglia per i parenti che non sono residenti in Italia.
“Abbiamo verificato – prosegue l’eurodeputata leghista – che fino ad oggi, con una norma targata Governo Prodi, per gli stranieri è possibile pagare meno tasse sul reddito inserendo in detrazioni familiari residenti nel loro Paese di origine extra-UE. Si pensi che abbiamo visto detrazioni per 20/25 persone a carico. Un aggravio insopportabile per il bilancio dell’Italia.”
La nuova norma prevede che del primo gennaio 2025 le detrazioni per familiari a carico non spetteranno più ai contribuenti che non siano cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione Europea oppure di uno Stato che aderisce all’accordo sullo Spazio economico europeo per i familiari residenti all’estero (es. la Svizzera).
“Da una prima analisi fatta insieme al nostro Ministro delle Finanze il risparmio per le casse dello Stato è di 500 milioni di euro all’anno” precisa Dreosto “tantissime risorse che potranno essere reimmesse a disposizione dei servizi per tutti i cittadini”.
Il pacchetto di provvedimenti presentati nella conferenza stampa organizzata dal gruppo consiliare della Lega, si conclude con una terza misura legata all’economia del territorio e in particolar modo al mondo della pesca.
Presente in sala anche il deputato leghista Graziano Pizzimenti, che oltre ad aver contribuito all’elaborazione degli emendamenti sopracitati, da tempo segue con attenzione le vicissitudini dei pescatori per i quali ha annunciato un importante risultato a loro sostegno dopo l’emergenza “granchio blu” di questi anni: “per sostenere i lavoratori del settore della pesca abbiamo recuperato e inserito nel Decreto fiscale, già approvato al Senato, 3 milioni e 600 mila euro, risorse che andranno ad incrementare i contributi a sostengo dei pescatori danneggiati, per sostenerli economicamente e aiutarli a riprendersi ed adeguarsi alle nuove dinamiche determinate dalla presenza di questa tipologia di crostaceo”.
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