Unicità italiana, la (vera) leva del turismo di lusso. Parla Jelinic (Enit)

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Il 2025 sarà l’anno del Giubileo, con i suoi numeri impressionanti e la sua eco che si riverbererà su tutto il territorio, ma anche l’anno di preparazione alle Olimpiadi invernali. La sintesi vincente sugli eventi è quella che unisce arte, cultura e luoghi mozzafiato. Il lusso? Funziona grazie all’unicità del Paese. Conversazione con l’amministratrice delegata di Enit, Ivana Jelinic

01/12/2024

Ci avviciniamo a grandi passi all’anno del Giubileo. Ma anche l’anno di preparazione alle Olimpiadi. Insomma, una sfida nella sfida che investe tantissimi attori e che vedrà schierate in prima linea le imprese del comparto ricettivo e turistiche più in generale. Una complessa macchina che è già al lavoro e che si conferma, anche quest’anno, un’eccellenza assoluta del Made in Italy. In questo 2025 che si presenta con le sembianze di un anno sfidante “sarà sulle aziende che punteremo, perché non dimentichiamoci mai che sono la spina dorsale della nostra industry”. Lo dice a Formiche.net Ivana Jelinic, amministratrice delegata di Enit spa (Agenzia nazionale per il turismo).

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Anche quest’anno l’Italia si conferma una meta particolarmente attrattiva sul piano del turismo congressuale. Come implementare ulteriormente il settore e aggredire nuove fette di mercato?

Nel settore restiamo saldi al primo posto in Europa, al secondo posto nel mondo, con Roma al settimo posto globale con 119 meeting. In aggiunta, da un nostro studio effettuato assieme alla Cattolica, il valore economico del MICE è sempre più in crescita. Proprio di recente siamo tornati da IBTM Barcellona, alla quale hanno partecipato con noi undici regioni italiane, oltre a Roma e Milano ed è su questo che, a mio avviso, bisogna puntare per ottimizzare la nostra offerta: interconnessione con il tessuto imprenditoriale e di governance per sostenere le aziende che rendono possibile la nostra posizione di primauté nello scenario internazionale. Puntando sempre più al bleisure, che secondo me è la nostra carta vincente che davvero ci distingue anche per ampliare il mercato. In Italia abbiamo l’opportunità di organizzare eventi, congressi, meeting, incentive o altre attività business in contesti differenti, come dimore storiche, città d’arte, location mozzafiato di mare e montagna, dando poi la possibilità di vivere esperienze di loisir circondati dalla nostra bellezza naturale, culturale e artistica.

Il turismo di lusso sembra essere un segmento particolarmente in crescita. Quali gli elementi che rendono particolarmente competitivo il nostro Paese sotto questo profilo?

Siamo un territorio unico nel suo genere. Lo dice anche l’ultimo punto del Patto per il turismo che abbiamo siglato al secondo Forum Internazionale del Turismo a Firenze. Quindi direi in primis unicità. Poi parlerei di rappresentazioni mediatiche. Penso che il nostro Paese non sia solo una meta: la sua percezione è alimentata da serie Tv, romanzi, film, moda, automotive, food, design e dall’intero universo del Made in Italy. Un insieme di eccellenze che attira un pubblico internazionale alla ricerca di esperienze per vivere la realtà del nostro lusso, toccandolo con mano. Ed è qui che avviene la magia: da noi il lusso non è per forza sinonimo di cinque stelle, bensì di autenticità delle esperienze che è possibile vivere in Italia, una vita dolce, circondata dalla bellezza, dalle eccellenze del made in Italy. Il nostro payoff, The Luxury of Beauty, sintetizza alla perfezione questa filosofia: il vero lusso è circondarsi di bellezza.

Esiste una buona interazione tra corpi intermedi e parte politica per pianificare le strategie sulle politiche turistiche?

Assolutamente sì e sono convinta che uno dei compiti di Enit come azienda sia quello di fungere da facilitatore tra questo dialogo dal centrale a locale. Già lo facciamo: abbiamo riscontrato un +13% di richieste di aziende italiane nel mondo turistico per partecipare ai nostri prossimi eventi 2025, nei quali trainiamo anche Regioni, Comuni ed altre realtà come gli operatori privati. Oppure pensiamo al continuo raccordo che gestiamo assieme alle regioni ed alle città d’arte per implementare prodotti editoriali e pr internazionali: con la regia da Roma, tramite le nostre sedi all’estero mettiamo in connessione i media nazionali esteri con le realtà regionali e locali per organizzare press trip, progetti editoriali o azioni di ufficio stampa internazionale, proprio per dar voce e respiro internazionale a tutte le realtà. Mi piace pensare che il nostro lavoro assomigli a quello di una persona che compone un puzzle, complesso e certosino, ma dal risultato entusiasmante e soddisfacente.

Come integrare e favorire il dialogo tra il decisore e l’impresa turistica per ottimizzare le strategie?

Lato Enit predisponiamo dei tavoli tecnici, specialmente per il mondo fieristico, con Dmo, aziende turistiche e Regioni assieme al Ministero del Turismo, fluidifichiamo il dialogo con il mondo delle Regioni, dato che sono il nostro principale interlocutore per il mondo fiere, lavoriamo a stretto contatto con il Ministero, supportiamo le aziende che, come detto, ci danno sempre più fiducia nelle attività promozionali internazionali, organizziamo storytelling, press trip e fam trip a favore dei territori. Quindi, anche qui, Enit funge da piattaforma, da volano per parlare una medesima lingua nello scenario globale ed internazionale e raccordare le legittimamente diverse voci della industry per una narrazione unitaria sotto il grande cappello del brand Italia. Che poi è quello che all’estero viene percepito.

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Siamo all’alba del nuovo anno. Quali sono, dal punto di vista di Enit, le aspettative per il 2025?

Il 2025 sarà l’anno del Giubileo, con i suoi numeri impressionanti e la sua eco che si riverbererà su tutto il territorio nazionale, ma anche l’anno di preparazione alle Olimpiadi invernali, che partiranno all’inizio del 2026. Quindi un anno denso di attività sia per guidare un corretto storytelling ed una razionale comunicazione su queste macro-attività, sia per trarne il massimo vantaggio avendo sempre in mente due parole chiave: sostenibilità ed aziende. E sarà sulle aziende che punteremo, perché non dimentichiamoci mai che sono la spina dorsale della nostra industry: servizi di formazione, supporto in termini di promozione e networking saranno tra le mie priorità del prossimo anno per poter guardare avanti in maniera ancor più fiduciosa e per sostenere quel grande tessuto imprenditoriale fatto di piccole e grandi eccellenze turistiche, integrato in un territorio unico ed immerso nella bellezza.





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