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#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Leggere il comunicato dei Sindaci di centrodestra dell’Umbria mi ha lasciato veramente basito. Non so è stato scritto con i fumi rabbiosi della sconfitta elettorale o meno e non mi interessa. Quello che mi ha lasciato basito riguarda l’allarmismo di cui è intriso oltre ad alcuni passaggi discutibili.

Tra i Sindaci abbiamo figure che hanno apostrofato l’attività dei Comitati sia in difesa dell’ospedale che contro l’inceneritore come “allarmisti”, “bugiardi”, “buggiotti” e mi limito alle definizioni riferibili.
L’utilizzo delle discariche ora diventa non interessarsi dei problemi ambientali?

Significa che non importa dei paesaggi deturpati da “milioni di tonnellate di rifiuti”, milioni? Ecco utilizzare questi parametri è allarmismo! Come se l’Umbria avesse una emergenza rifiuti al limite della catastrofe!
Questo è spaventare i cittadini. Numeri buttati lì a caso.

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Le direttive europee non impongono di utilizzare il rifiuto per la produzione di energia! Le direttive europee dicono altro e la produzione di energia da rifiuti è uno scalino della gerarchia e non una imposizione.
Ecco il vero allarmismo. Far passare per obbligo un qualcosa che non lo è!

La Direttiva 2008/98/CE (sintesi) stabilisce una gerarchia dei rifiuti:
•prevenzione;
•preparazione per il riutilizzo;
•riciclaggio;
•altro recupero (per esempio recupero di energia);
•smaltimento.

La Direttiva di modifica (UE) 2018/851 (sintesi) stabilisce:
•sostenere modelli di produzione e consumo sostenibili;
•incoraggiare la progettazione, la produzione e l’uso di prodotti che siano efficienti nell’utilizzo delle risorse, durevoli, riparabili, riutilizzabili e che possano essere aggiornati;
•concentrarsi sui prodotti contenenti materie prime essenziali per evitare che tali materiali diventino rifiuti;
•incoraggiare la disponibilità di parti di ricambio, manuali di istruzioni, informazioni tecniche o altri mezzi che consentano la riparazione e il riutilizzo dei prodotti senza comprometterne la qualità e la sicurezza;
•ridurre la produzione di rifiuti alimentari come contributo all’obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite di ridurre del 50 % lo spreco alimentare globale pro capite a livello della vendita al dettaglio e dei consumatori e di ridurre le perdite alimentari lungo le filiere di produzione e di approvvigionamento entro il 2030;
•promuovere la riduzione del contenuto di sostanze pericolose nei materiali e nei prodotti;
•fermare la produzione di rifiuti marini.

Stabilisce altresì nuovi obiettivi per il riciclaggio dei rifiuti urbani: entro il 2025 dovrà essere riciclato almeno il 55 % dei rifiuti urbani in peso. Tale obiettivo salirà al 60 % entro il 2030 e al 65 % entro il 2035.

Gli Stati membri devono:
•istituire, entro il 1° gennaio 2025, la raccolta differenziata dei materiali tessili e dei rifiuti pericolosi prodotti dalle famiglie;
•garantire che, entro il 31 dicembre 2023, i rifiuti organici siano raccolti separatamente o riciclati alla fonte (ad esempio, mediante compostaggio).
Portare il Paese al pari di quelli del terzo mondo? Ma dove vivete?

Questo è generare allarmismo generando la paura che siamo in piena emergenza rifiuti in una Regione che raggiunge il 68% di raccolta differenziata in aumento è portarla verso un terzo mondo?
Parlare di aumenti tariffari per il 2025 legandoli ad un parallelismo con l’incenerimento è puro allarmismo in quanto le cose non sono legate in alcun modo. Ed è anche scorretto.

Legare un aumento con un qualcosa che, ammesso si realizzasse (inceneritore) vedrebbe la luce tra 4 o 5 anni è scorretto e allarmistico.
Essere contrari all’incenerimento è giocare alla roulette russa con le nostre vite, la nostra salute ed il nostro futuro??

Costruire un inceneritore invece è una boccata di aria pura, che tutela la nostra salute (mi ricorda qualcosa quando si parla di salute….), che difende il nostro futuro? Suvvia cerchiamo di essere seri!

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La nostra salute si difende in altro modo ed il nostro futuro è legato anche ad una economia di diverso tipo locale e circolare e che tutela l’ambiente.
Infine, costi fuori controllo? Su quali basi si fanno tali affermazioni allarmistiche?
Avete piano di costi che dimostri che l’incenerimento abbatte i costi?

No, non li avete perché ancora non sapete nemmeno i costi dell’impianto e della sua gestione per cui affermate cose di cui non si sa nulla.
Ecco chi fa del vero allarmismo e che lo facciano Sindaci è ancora più grave!



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