Carlos Tavares: dimissioni Stellantis, quattro anni di promesse

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Il manager esce di scena lasciando conti in crisi e imbarazzanti dichiarazioni: “cercheremo di battere Tesla”, “guadagneremo 4 miliardi dal software” oppure “fabbricheremo un milione di auto in Italia” e “non c’è bisogno di auto low cost”

Gianluigi Giannetti

Conto e carta

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“La verità è una situazione complessa, ma anche un oggetto misterioso”, scrivevamo raccontando del nervosismo di Carlos Tavares al recente salone dell’auto di Parigi lo scorso ottobre. Del suo isolamento rispetto alle prese di posizione di tutti gli altri costruttori automobilisti europei, più interessati ad un rallentamento sulla via dell’elettrico obbligatorio dal 2035. “Altri hanno creato il caos e voi chiedete a me di risolvere la situazione e di garantire posti di lavoro”, questa la dichiarazione di allora, ma che forse riassume al meglio poco meno di 4 anni da amministratore delegato, di Stellantis nel segno più delle intenzioni che delle intuizioni, di una rigidità caratteriale diventata un sistematico gioco di rimessa alle responsabilità altrui. Di obiettivi mancati per circostanze date per imponderabili in Italia, in Europa e ovunque. Si discuterà lungo della probabile buonuscita di Carlos Tavares, da contabilizzare forse in parecchie decine di milioni di euro e di cui avremo notizia certa solo alla presentazione del bilancio 2024, ovvero il prossimo aprile. Con più concretezza, ci aspettiamo quest’ultimo sia pessimo. Nel terzo trimestre dell’anno Stellantis ha visto calare del 27% i ricavi, a 33 miliardi di euro, con le consegne a livello mondiale crollate del 20% rispetto all’anno precedente, giù a quota 1,148 milioni di unità: -17% in Europa, – 26% in Medio Oriente e Africa, – 30% in Asia-Pacifico e addirittura -36% in Nord America. Non un anno sfortunato, ma casomai l’ennesimo effetto di una strategia ridotta ad una sequenza di intenzioni. Mettendole in fila, la verità però diventa una situazione ben più facile da capire.

8 luglio 2021 – Incentivi scorrevoli 
​”Non vedo ragioni per non fare margini in doppia cifra con l’elettrico e il nostro lavoro ora è quello di mantenere la profittabilità con la graduale scomparsa degli incentivi. Stellantis sarà aiutata in maniera significativa dalle sue sinergie interne e noi crediamo che centreremo l’obiettivo di offrire una grande alternativa ai nostri clienti”. 

  • Il parere cambia drasticamente in occasione dell’audizione al Parlamento Italiano dell’11 ottobre 2024. “Noi non chiediamo soldi per noi. Chiediamo aiuto per i vostri cittadini perché possano permettersi di comprare questi veicoli”.

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7 dicembre 2021 – Software all’incasso 
“Stellantis prevede di realizzare 4 miliardi di euro di fatturato annuo entro il 2026 e circa 20 miliardi entro il 2030 generati da offerte di prodotti abilitati per software e abbonamenti. La strategia software per l’uso di piattaforme tecnologiche di nuova generazione prevede investimenti per oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 in software ed elettrificazione”. 

  • Dal 2021 ad oggi non si hanno notizie sul fatturato derivante da servizi in connessione.

1 marzo 2022 – L’elettrico al potere 
“Stellantis sarà il campione del settore nella mitigazione del cambiamento climatico, raggiungendo le zero emissioni di carbonio entro il 2038, con una riduzione del 50% entro il 2030. Stiamo preparando la strada affinché il 100% delle vendite in Europa e il 50% delle vendite negli Stati Uniti siano costituite da veicoli elettrici a batteria (Bev) entro la fine del decennio. Prevediamo di avere più di 75 Bev e di raggiungere vendite annuali globali di Bev di cinque milioni di veicoli entro il 2030”. 

  • Nel 2023 Stellantis, quarto gruppo automobilistico al mondo ha venduto meno vetture elettriche di Bmw, che è il tredicesimo: 323.300 unità.

1 marzo 2022 – Conti fatati
​“Stellantis raggiungerà il 100% dell’obiettivo di 5 miliardi di euro di sinergie di cassa annuali entro la fine del 2024, con un anno di anticipo rispetto al previsto”. 

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  • Il 30 settembre scorso il gruppo ha diffuso una nota in cui rivede le previsioni per il bilancio finale di quest’anno. il free cash flow industriale è previsto in una fascia tra -5 e -10 miliardi di euro rispetto al precedente “positivo”. 
  • L’utile operativo rettificato per il primo semestre è di 8,5 miliardi di euro, in calo di 5,7 miliardi di euro per effetto del decremento in Nord America.

20 settembre 2022 – La fulgida 500 elettrica
​“La 500 Bev è la più venduta in Europa e ne possiamo vendere molte di più, ovviamente questo dipende dalla disponibilità dei componenti.Le potenzialità di 500 Bev sono enormi”. 

  • La produzione della 500 Bev, a Mirafiori, è ferma per mancanza di domanda.

4 gennaio 2023 – Meglio di Tesla 
​“Abbiamo un profondo rispetto per Tesla, è molto competitiva. Abbiamo raggiunto un livello di sofisticatezza che ci consente di sfidare altre case, inclusa Tesla. La nostra tecnologia è pronta, vogliamo competere e competeremo con Tesla, cercheremo di batterla. Siamo nel racing mode. In casa Stellantis il driver numero uno è l’esecuzione del nostro piano industriale, non il taglio dei costi”. 

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  • Tesla nei primi 10 mesi del 2024 ha consegnato 90.346 unità della sua Model 3 e ben 163.982 della Model Y, rispettivamente seconda e prima vettura elettrica più venduta in Europa. Nessun modello Stellantis è nelle prime 10 posizioni.

22 gennaio 2023 – Dacia non serve 
“Stellantis non ha bisogno di brand low cost, ma di modelli accessibili. Ho tanti core brand come Fiat e Citroën che hanno un posizionamento chiaro”.

  • Nel mese di ottobre 2024 Dacia ha venduto in Europa 42.466 auto, Fiat 17.577 e Citroën 19.649.

10 luglio 2023 – Un milione di auto italiane
“Sono fiducioso che creeremo le condizioni per invertire innanzitutto la tendenza al calo dei volumi di produzione nei due anni a venire e per costruire la road map per produrre un milione di veicoli in Italia”.

  • La produzione di auto in Italia nel 2024 non supererà le 500.000 unità

14 febbraio 2024 – Tutto sulla Panda
​“Per raggiungere l’obiettivo di un milione di veicoli abbiamo bisogno di tutti gli stabilimenti italiani, quindi c’è sicuramente un futuro per Pomigliano e per Mirafiori. Arriveranno nuovi modelli, ma non posso dire ancora quali. La Panda sarà sostituita”.

  • La nuova Grande Panda viene fabbricata nello stabilimento di Kragujevac, in Serbia.

15 febbraio 2024 – La Cina è vicina
“Contro la Cina useremo tutte le competizioni che abbiamo, comprese quelle di Torino. Abbiamo bisogno dei migliori cervelli per sviluppare la tecnologia necessaria per combattere la concorrenza”. 

  • La joint-venture tra il gruppo Stellantis e la cinese Leapmotor ha iniziato a giugno 2024 la produzione dei suoi primi veicoli elettrici nello stabilimento di Tychy in Polonia.

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16 aprile 2024 – Ripresa brillante
​“Dopo un 2023 record siamo andati avanti sul piano strategico 2030. Il 2024 continuerà a essere un anno di sfide, con alcuni elementi positivi e alcuni venti contrari, per esempio il costo della forza lavoro, l’inflazione, l’impatto dell’elettrificazione. Continueremo a fare quello che sappiamo fare meglio, produrre buoni risultati. Il portafoglio delle elettriche crescerà del 60% a 48 vetture”.

  • Le azioni Stellantis hanno perso il 38% del loro valore negli ultimi 12 mesi.

27 maggio 2024 – Un futuro per Lancia
“A gennaio 2021 quando abbiamo creato Stellantis, Lancia stava per sparire, era chiaro che non c’era un piano sui prodotti, non c’era una visione per il futuro, non c’erano investimenti pianificati per rilanciare il marchio. Abbiamo deciso che non fosse rispettoso per la storia e il valore di un brand italiano fantastico. Quindi abbiamo deciso che non potevamo lasciare che succedesse, che il marchio sparisse. Abbiamo deciso di dare a Lancia un nuovo futuro e di rilanciare il marchio”. 

  • Nel complesso di tutti i mercati europei in cui è presente, nel mese di ottobre 2024 il marchio Lancia ha venduto un totale di 877 auto, di cui 872 esemplari della nuova Lancia Y.

14 ottobre 2024 – Ibrida tricolore 
“L’anticipo al 2025 della produzione della 500 ibrida a Mirafiori avrà un impatto molto positivo e molto significativo. Penso che la produzione sarà nell’ordine di 80-100.000 vetture all’anno”. 

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  • Nello stabilimento di Mirafiori, fermo almeno fino al 5 gennaio prossimo, non risulta ancora installata la linea di assemblaggio dei produzione dei primi esemplari pilota della 500 ibrida, che dunque non arriverà presumibilmente sul mercato prima del 2026.

15 ottobre 2024 – Amici quasi come prima 
“Con Stellantis ho un contratto di cinque anni e lo onorerò in modo iperprofessionale e motivato fino alla fine, ad inizio 2026. Il rapporto con l’azienda è rispettoso, attraversiamo le difficoltà, celebriamo i successi, ma posso rassicurarvi che non c’è alcun legame tra le difficoltà riscontate quest’anno e la data della mia andata in pensione a 68 anni”. 

  • Il 1° dicembre 2024 il Consiglio di amministrazione ha accettato le dimissioni di Carlos Tavares dalla carica di amministratore delegato con effetto immediato. 
  • Il Senior Independent Director di Stellantis, Henri de Castries, ha commentato: “Il successo di Stellantis sin dalla sua creazione si è basato su un perfetto allineamento tra gli azionisti di riferimento, il Consiglio e il Ceo. Tuttavia, nelle ultime settimane sono emerse vedute differenti che hanno portato il Consiglio e il Ceo alla decisione di oggi”.





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