È attesa per il secondo consiglio regionale dell’era Marco Bucci. Il neo presidente ha giurato martedì scorso, 26 novembre, dando ufficialmente il via al suo nuovo corso in piazza De Ferrari. Martedì prossimo, 3 dicembre, è prevista all’ordine del giorno la comunicazione da parte del presidente Marco Bucci dei nominativi dei componenti della giunta regionale, oltre alla presentazione di governo. Tradotto: il sindaco uscente renderà pubblico il suo programma di lavoro, che già in parte era stato presentato nelle scorse settimane e durante la campagna elettorale.
Primo consiglio regionale con Bucci presidente, martedì il giuramento
La giunta schierata
A differenza della prima campanella di scuola, che ha visto schierato nella poltrona più prestigiosa il solo Bucci, il secondo giorno di attività “didattica” sarà centrale anche per la nuova squadra. Si siederanno infatti, al fianco di Bucci, tutti e sette gli assessori scelti dal manager genovese. Quattro le riconferme, tre le new entry. Dopo un tira e molla durato giorni e giorni è stato riconfermato Alessandro Piana (in quota Lega) con le deleghe ad agricoltura, allevamento, fiere, grandi eventi entroterra, oltre alla carica di vicepresidente della giunta. Nuovo disco verde anche per il forzista Marco Scajola, che sarà titolare dei trasporti, tutela del paesaggio, urbanistica, demanio marittimo e costiero. Ripescato anche un totiano di ferro come Giacomo Giampedrone (Vince Liguria), che tornerà a ricoprire il ruolo a capo della protezione civile, a cui si aggiungono difesa del suolo, infrastrutture, ambiente e tutela del territorio, oltre all’edilizia ospedaliera. Riconferme anche per l’unica donna presente, Simona Ferro di Fratelli d’Italia, a cui vanno le deleghe di cultura, sport e scuola. Tre, invece, i volti nuovi: Massimo Nicolò, tecnico ma con la tessera di FdI, che sarà il nuovo assessore alla Sanità, affiancato dal Consiglio superiore della Sanità Ligure, il cui coordinamento è stato affidato a Matteo Bassetti. Le novità si chiamano Luca Lombardi, in quota Fratelli d’Italia, che gestirà materie come turismo, ciclo delle acque, marketing territoriale; e Paolo Ripamonti, che si occuperà di sicurezza energia, vertenze aziendali, rapporti sindacali, organizzazione personale e regionale, patrimonio, emigrazione e immigrazione. Ripescato, ma con un ruolo ancora ibrido, il leghista Alessio Piana che, in attesa che gli assessori diventino nove, sarà consigliere delegato allo sviluppo economico e alla blue economy.
Pronti a entrare i consiglieri regionali “ripescati”
Lo scacchiere è pronto e martedì prossimo, in via Fieschi, si assisterà alle dimissioni degli assessori eletti anche in consiglio regionale: Marco Scajola, Luca Lombardi, Alessandro Piana e Simona Ferro. Tutti e quattro sono stati votati per l’ingresso in aula e, come da richiesta dello stesso presidente, lasceranno la poltrona di consiglieri, aprendo le porte ai primi dei non eletti. Si tratta di tre volti noti all’aula e di una new entry. Marco Scajola lascia il posto alla sua fedelissima Chiara Cerri, in quota Forza Italia, entrambi vicini in passato a Giovanni Toti. In Fratelli d’Italia, da Genova all’Imperiese, Simona Ferro cede la poltrona a Lilli Lauro (ex totiana) e Luca Lombardi a Veronica Russo (già presente nell’ultima legislatura). Il vicepresidente e assessore Alessandro Piana lascia il ruolo di consigliere al sindaco di Vallecrosia Armando Biasi (volto nuovo in aula). Come in un campo di calcio si assisterà a un cambio in corsa, come le sostituzioni in una squadra di football. Dall’altra parte della barricata il centrosinistra è composto, come settimana scorsa, dai nove consiglieri del Partito Democratico, compreso al momento il deputato Andrea Orlando; ai quali si aggiungono i due rappresentanti di Avs, uno del Movimento Cinque Stelle e un altro della lista civica Orlando Presidente.
“Il Bucci” presidente e sindaco
Nel frattempo, Marco Bucci vestirà ancora la doppia veste, di sindaco e presidente, per dieci giorni, andando così a scadenza naturale. La conclusione del suo ruolo di primo cittadino era fissata per martedì prossimo, 3 dicembre (giorno anche del secondo consiglio regionale ndr), data che invece slitterà di una settimana. Per capire meglio questi tecnicismi abbiamo spulciato l’articolo 69 del Tuel – il testo unico degli enti locali.
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