La sorpresa del girone continua a stupire, consolida il primo posto e allunga le distanze dalle inseguitrici

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21 reti fatte e solamente 5 subite in 12 partite. Sono questi i piccoli grandi numeri che stanno facendo gigante la Giovanile Centallo: contro l’Acqui arriva l’ottavo successo per la squadra di Jodi Sacco, sempre più capolista del Girone B grazie ai risultati a essa favorevoli dagli altri campi. Eppure, la partita contro i Bianchi di Andrea Camussi non è stata fra le più semplici, nonostante il divario in classifica, anzi: rossoblù avanti di due reti nel primo tempo grazie alla doppietta di un incontenibile Paolo Armando, ma che poi hanno dovuto fare i conti con una rivale in cerca di rivalsa, coraggiosa nel credere nella rimonta, brava ad accorciare col giovanissimo Badano, ma non più capace di scardinare almeno per una seconda volta la miglior difesa del campionato. In un secondo tempo sottotono rispetto ai primi 45 minuti, il Centallo ha fatto gruppo, si è rivitalizzato con le sostituzioni e ha fatto sua anche questa, stringendo i denti prima di liberare al cielo un urlo di gioia poderoso. 


LA PARTITA

PRIMO TEMPO

Inizio di sfida equilibrato dove nessuna delle due guarda in faccia nessuno: l’Acqui preferisce la tattica della “palla lunga e pedalare”, cercando di portare il maggior quantitativo possibile di giocatori offensivi nella trequarti nemica e provando anche a sfruttare due possibilità dalla bandierina (entrambe sventate magnificamente da Boena), mentre il Centallo punta a un palleggio più ragionato, sfruttando sia le fasce che le sponde di Boena. Proprio Boena guadagna una preziosa punizione dal limite per fallo di Sow, della quale si incarica Armando, il quale riesce a far passare la sfera nella giungla di maglie bianche e nere e sorprende Basso, che resta di stucco davanti al pallone insaccatosi nell’angolino. Palla in buca e vantaggio rossoblù, 1-0 con la perla dell’ex Cuneo. 
Incontro che si riassesta sui binari dell’equilibrio, con i padroni di casa che provano a insistere in ripartenza, sfruttando le fasce e l’intelligenza dei centrocampisti, finché, al 22′, Armando rifila il bis: Poppa scarica sulla sinistra per Armando, che si accentra per liberare il destro; il tiro è centrale, nemmeno troppo insidioso, ma Basso si fa scivolare la sfera sotto il fianco sinistro e il pallone termina alle sue spalle. Doppietta del 7 centallese, che trascina i suoi al raddoppio. 

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La formazione di Camussi ci prova con la rabbia a riprendere il risultato, prima con una punizione velenosa di Lewandowski che si spegne poco sopra la traversa, dopodiché con la fucilata dalla lunga distanza di Saviozzi, che non impensierisce in alcun modo Bellucci. Camussi allora prova a cambiare qualcosa nell’assetto e leva un Sow in evidente difficoltà per inserire il giovane Vespa, classe 2003 che ha all’attivo già tre marcature e che si posiziona come terzino sinistro, facendo scalare Orlando al fianco di Contrafatto. Verso il 40′, invece, il tecnico dei Bianchi è costretto al secondo cambio a causa dell’infortunio di Baldizzone: al suo posto, Lanfranco, centrocampista che abbiamo già ammirato in passato con le maglie di Asti e Albese. 
In pieno recupero, il Centallo sigilla il tris, ma l’arbitro annulla tutto: punizione di Poppa dalla sinistra, pallone liberato così così da Lewandowski e che capita dalle parti di Vallati, il quale si coordina splendidamente con il mancino e insacca alla sinistra del portiere; tutto meraviglioso, se non che la bandierina dell’assistente è alzata per una posizione di fuorigioco di Boena influente, rendendo impossibile l’intervento di Basso. Festeggiamenti presto annullati, Centallo che si accontenta di restare avanti di due gol all’intervallo. 

SECONDO TEMPO

Ripresa che incomincia con il medesimo copione dei primi 45′, cioè con un Acqui che insiste nel possesso palla ma non riesce a trovare la giusta via per penetrare nella retroguardia rossoblù. Solamente al 9′ arriva un primo squillo ospite, con un buon giropalla che manda in tilt la difesa centallese, la sfera arriva sui piedi di Lewandowski che scarica la botta da fuori, annullata in due tempi da Bellucci. Al quarto d’ora si riapre l’incontro, con la percussione dei Bianchi dalla sinistra che premia gli inserimenti senza palla: il Centallo si salva ribattendo due conclusioni, ma alla terza Badano non sbaglia e insacca sotto la traversa, 2-1. 
La formazione ospite ci crede sul serio e chiude il Centallo nella sua trequarti: diversi i tentativi dei ragazzi di Camussi, che però vengono respinti dalla muraglia rossoblù, che in questo momento scricchiola più che mai. Di fatto, la formazione di Sacco fatica a uscire dalla propria metà campo o comunque a creare gioco. 
Camussi cambia assetto e opta per una sorta di 3-1-5-1, con Badano e il subentrato Mazzarello larghi sulle fasce, il solito Lewandowski playmaker davanti alla difesa e Saviozzi unica punta di riferimento.

Acqui in crescendo, Centallo che può contare sulla fisicità del subentrato Atomei ma che ancora fatica a trovare la soluzione giusta per presentarsi al cospetto di Basso e quindi la via per il terzo gol. Diventa una guerra di nervi, dove la squadra di Sacco deve annullare i tentativi nemici e risvegliarsi dal torpore per non incappare in una brutta sorpresa: stoica la resistenza del Centallo nei minuti finali, bravo anche a giocare col cronometro e chiudere infine la contesa su un importantissimo 2-1 che vale, ancora una volta, il primato in classifica. Decisiva in tale direzione la nuova linfa portata in campo dai subentrati, che hanno ridato spirito a una squadra troppo rilassata dal doppio vantaggio. 


IL TABELLINO

GIOVANILE CENTALLO – ACQUI 2-1 
RETI (2-0, 2-1): 12′ Armando (C), 22′ Armando (C), 15′ st Badano (A). 
GIOVANILE CENTALLO (4-3-3): Bellucci 6, Bedino 6.5, Battisti 6.5, Bergesio 6, Mozzone 6.5, Armando 7.5 (43′ st Monge sv), Menon 6.5, Ceta 6 (31′ st Magnino 6), Poppa 6.5 (25′ st Atomei 6), Boena 6.5 (10′ st Marku 6.5), Vallati 6.5 (17′ st Rocca 6). All. Sacco 6.5. A disposizione: Bergesio, Fogliarino, Morello, Minini. 
ACQUI (4-2-3-1): Basso 5, Badano 7, Orlando 6, Baldizzone 6 (40′ Lanfranco 6), Contrafatto 6 (29′ st Mazzarello 6.5), Sow 5 (29′ Vespa 6), Innocenti 6, Biglia 6 (38′ st Giliardo sv), Plado 6 (17′ st Martino 6), Lewandowski 7, Saviozzi 6. All. Camussi 6. A disposizione: Gallo, Verdese, Baretta, Cadario. 
GIALLI: 33′ Vespa (A), 42′ Contrafatto (A), 47′ Basso (A), 14′ st Lewandowski (A), 39′ st Atomei (C). 
ARBITRO: Andrea Olivo di Collegno 6.5. 
ASSISTENTI: Samuel Stevanin di Nichelino e Alessandro Rosso di Collegno. 


LE INTERVISTE

«Stiamo lavorando bene, ho uno staff e dei giocatori che stanno dando l’anima e questi sono i frutti – esulta Jodi Sacco (Centallo)Il doppio vantaggio ci ha dato troppa tranquillità, ci siamo ripresi con qualche cambio che ha fatto bene nella ripresa. La classifica ci fa lavorare con grande voglia ma dovremo guardarla più avanti, ora è presto. Dobbiamo continuare così, dove possiamo arrivare lo dirà solamente il campo, ma siamo ambiziosi».


LE PAGELLE

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Bellucci 6 Inoperoso per buona parte dell’incontro perché i suoi compagni della difesa riescono a tenere a bada le sfuriate nemiche e tengono lontani dall’area molti pericoli. Si fa trovare pronto quando interpellato. 
Bedino 6.5 Né Innocenti né Biglia riescono a metterlo in particolare difficoltà, lui è bravo assieme al resto del reparto a leggere le intenzioni avversarie e ad annullarle per tempo. 
Battisti 6.5 Grande prova del centrale di difesa, sia nel gioco aereo che in quello di posizionamento: crea densità davanti all’area e respinge tantissime offensive nemiche. 
Bergesio 6 Prova positiva in mezzo al campo, dove fiancheggia Vallati ed esegue un pregevole lavoro di interdizione sul centro-destra. 
Mozzone 6.5 Guida i suoi a una ottima prova corale in difesa, erigendo un muro che rimbalza più e più volte le offensive nemiche. Tiene bene la posizione e fa sudare sette camicie a Plado e Saviozzi. 
Armando 7.5 Trascina i suoi con una doppietta pesantissima, realizzando una punizione con una traiettoria a sorpresa e una seconda rete con il contributo del portiere. Importante il suo contributo sulla fascia mancina lungo il corso dell’incontro. (43′ st Monge sv).
Menon 6.5 Performance da ricordare per il terzino sinistro, capace di farsi vedere in ambedue la fasi di gioco: in difesa contiene i rischi e tampona bene sull’out mancino, in più non si risparmia nelle sovrapposizioni offensive. 
Ceta 6 Fiancheggia Vallati e supporta Poppa sulla corsia di destra, creando densità in mezzo al rettangolo di gioco e fornendo superiorità alla manovra offensiva. Recupera almeno un paio di palloni decisivi. 
31′ st Magnino 6 Ingresso positivo del classe 2006, che infonde di nuove energie il centrocampo nel momento di maggior pressione dei termali. 
Poppa 6.5 Indiavolato, le sue sgroppate permettono alla squadra di guadagnare metri e di affondare nella difesa nemica come una lama nel burro. Suo l’assist per il gol del raddoppio.
25′ st Atomei 6 Dopo l’uscita dal campo di Boena mancava un riferimento offensivo su cui appoggiarsi ed ecco allora che l’ex Moretta sale in cattedra, alzando il baricentro della squadra e facendo a sportellate con i difensori avversari. 
Boena 6.5 Offensivamente poco presente, si spende particolarmente nel gioco di sponda e nel disimpegno (esemplari i due angoli da lui sventati); guadagna la punizione del vantaggio ma è sfortunato nel capitare nella traiettoria del terzo gol, poi annullato per il suo offside. La sua fisicità e la sua rapidità lo rendono comunque un cliente particolarmente scomodo.
10′ st Marku 6.5 In crescendo col passare del minuti, dà una grossa mano nel momento di maggior bisogno effettuando importanti recuperi. È uno di quelli che scuote la squadra dal torpore. 
Vallati 6.5 In mezzo al campo detta legge, recuperando un gran numero di palloni che poi distribuisce a destra e a manca con notevole precisione. Segna anche un gol grandioso che sarebbe valso il tris, ma un suo compagno in fuorigioco gli nega la gioia.
17′ st Rocca 6 Positivo l’ingresso anche del classe 2000, bravo ad infondere nuove energie al gruppo e a non rinunciare nemmeno a un centimetro di terra per lottare sulla palla. 
All. Sacco 6.5 Sistema la questione in 45 minuti, andando avanti di due gol e lambendo anche l’idea del tris. Un doppio vantaggio, però, che finisce per ritorcersi contro, perché la squadra rientra dagli spogliatoi troppo distesa e si prende rischi eccessivi, concedendo anche il gol che ha riaperto la contesa. Nessuna conclusione in porta nel secondo tempo, ma tanta voglia di portare a casa il risultato e così è stato. 

ACQUI

L'Acqui di Camussi.

Basso 5 Forse anche condizionato dalla luce solare direttamente negli occhi, l’esperto portiere non fa una buona figura, sbagliando alcuni interventi e pasticciando grossolanamente in occasione del raddoppio rivale. Nel secondo tempo il Centallo non calcia in porta e lui non ha modo di “redimersi”. 
Badano 7 Giovanissimo (è un 2006) e con spirito da vendere, tant’è che spazia su tutto il fronte di destra, dando una mano sia dietro che in avanti. Sforzi premiati con il gol del 2-1, il suo secondo sigillo in campionato. 
Orlando 6 Disposto a tutto, non si arrende e si mette a disposizione della squadra, giocando prima come terzino sinistra. poi come centrale di difesa e infine come braccetto di sinistra. Infaticabile. 
Baldizzone 6 Buona prestazione in mezzo al campo al fianco di Lewandowski, aiutandolo a schermare alcune iniziative avversarie e a “fare pulizia di palloni”. Esce anzitempo per infortunio. 
40′ st Lanfranco 6 Cerca di dire la sua in mezzo al traffico, però il più delle volte viene rimbalzato dalla coriacea retroguardia rossoblù. 
Contrafatto 6 Incomincia in salita – come il resto del gruppo – per poi migliorare con il passare dei minuti e dare ben poco spazio di manovra e soluzioni agli avversari. 
29′ st Mazzarello 6.5 Entra con il piglio giusto, mettendo veramente in difficoltà Bedino in almeno un paio di circostanze con i suoi scatti e i suoi dribbling sulla corsia mancina. 
Sow 5 In affanno, non basta qualche recupero per migliorare la sua prestazione: fatica a contenere la rapidità e la fisicità di Boena e commette il fallo che porta alla punizione e al vantaggio rossoblù. 
29′ Vespa 6 Inizialmente chiamato a lavorare come terzino sinistro, fatica ad incidere ma comunque fa buona guardia, senza strafare. Poi viene accentrato nel terzetto di difesa e tampona dove necessario. 
Innocenti 6 Ha all’attivo due gol, entrambi su rigore, gli manca ancora quello in movimento: appuntamento da rimandare perché l’esterno offensivo non riesce a sfondare il muro centallese, malgrado l’impegno messo in mostra su ambo le fasce. 
Biglia 6 Un po’ a sinistra e un po’ a destra, il giovanissimo esterno si fa trovare in ogni dove, non lasciando così punti di riferimento agli avversari, senza però, al contempo, risultare particolarmente pericoloso. (38′ st Giliardo sv).
Plado 6 Già noto nel Fossanese per il suo passato tra le fila del Fossano, il 9 dei Bianchi agisce dietro all’unica punta Saviozzi, anche se il suo supporto si nota perlopiù nella ripresa, dove riesce a effettuare qualche inserimento più insidioso.
17′ st Martino 6 Esordio stagionale per il classe 2004, interpellato contro la formazione più in forma del momento, fatica dunque a lasciare veramente il segno. 
Lewandowski 7 Lui e poi tutti gli altri. Un direttore d’orchestra che detta i ritmi a suo piacimento, grazie a lanci profondi e precisi che fanno guadagnare tantissimi metri ai suoi. Prova anche due volte la botta in porta, ma una volta lambisce la traversa, l’altra impegna il portiere in due tempi. Leader tecnico e carismatico, continua a illuminare il panorama dell’Eccellenza nostrana. 
Saviozzi 6 Mozzone e Battisti non gli danno tregua, lui comunque non si arrende e attacca a testa bassa a più riprese, fungendo da terminale offensivo dei termali. Prova a rendersi pericoloso con una fucilata dalla lunga distanza. 
All. Camussi 6 Inizio in sordina che porta a uno svantaggio di due gol alquanto pesante. La squadra, tuttavia, non demorde, si rimbocca le maniche e inizia a credere nella rimonta, accorciando le distanze dopo vari tentativi. Il possesso palla è dei Bianchi, ma di tutto questo palleggio, alla fine, se ne sono fatti ben poco, perché negli ultimi metri mancavano le idee (contro, oltretutto, la miglior difesa del girone). Da incorniciare lo spirito di squadra. 





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