Adiconsum contro algoritmi delle compagnie

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Il caro voli in Sardegna.

Niente di fatto dall’Antitrust sul fronte degli algoritmi usati dalle compagnie aeree e che determinano i prezzi dei voli da e per la Sardegna. Lo afferma Adiconsum Sardegna, che ha visionato il Rapporto Preliminare realizzato dall’Agcm e pubblicato ieri nell’ambito dell’Indagine conoscitiva su “Algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte nazionali da e per la Sicilia e la Sardegna”.

“L’Antitrust, se da un lato rileva anomalie nella formazione dei prezzi dei voli per la Sardegna, con sensibili rialzi nel periodo estivo e durante le feste di Natale e Pasqua, dall’altro non è riuscita a definire con esattezza il peso degli algoritmi sulla formazione delle tariffe, e ha prorogato al 31 dicembre 2025 il termine di conclusione del procedimento – spiega il presidente Giorgio Vargiu –. Tuttavia l’Autorità ha confermato in pieno le nostre denunce circa i forti rincari che si registrano in determinati periodi dell’anno, e che aggravano la spesa per chi deve raggiungere la Sardegna in aereo”.

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Scrive l’Antitrust nel suo rapporto: “Le analisi svolte hanno evidenziato la tendenza a un significativo aumento dei prezzi in alcuni periodi dell’anno, in particolare in alcune giornate a ridosso di festività (es. Pasqua, Natale e Capodanno), fine settimana, ponti e nel periodo estivo. Ad esempio, il 20 agosto i voli in partenza sia dalla Sicilia che dalla Sardegna avevano un prezzo medio di circa 140-160 euro; il 40-50% circa dei passeggeri ha pagato oltre 150 euro (in particolare il 20-30% ha pagato tra 150 e 200 euro e il 10-20%] ha pagato più di 200 euro).  Nel periodo natalizio, il prezzo medio per i voli inbound verso la Sicilia raggiunge, il 23 dicembre, un livello di 160-180 euro e oltre il 60-70% dei passeggeri ha pagato più di 150 € (in particolare il 20-30% ha pagato tra 150 e 200 euro e il 30-40% più di 200 euro). Nello stesso giorno, in Sardegna, il prezzo medio per i voli inbound è di circa 100-120 euro, con una percentuale preponderante di biglietti (circa il 60-70%) collocati nella fascia media (tra 50 euro e 100 euro). Tale esito appare coerente con la presenza di OSP in Sardegna”. 

“Nel loro complesso i sistemi di revenue management utilizzati dalle diverse compagnie si differenziano in modo sostanziale gli uni dagli altri in relazione alle regole di funzionamento, al numero e alle caratteristiche degli algoritmi utilizzati, agli input processati, alla frequenza e alla tipologia degli interventi manuali degli analisti.  Ne discendono dinamiche temporali dei prezzi offerti significativamente diversi da un operatore all’altro quanto a frequenza, granularità e gradualità degli aggiustamenti di prezzo, che si concretizzano, in alcuni casi, in una serie di salti discreti da una classe tariffaria all’altra e, in altri casi, in passaggi graduali o, addirittura, senza soluzione di continuità tra i diversi valori della matrice tariffaria inizialmente prestabilita. In particolare, i vettori pervengono alla definizione della distribuzione dei posti nelle diverse classi tariffarie elaborando, con l’ausilio di uno o più algoritmi, una serie di informazioni immesse nel sistema (numero di prenotazioni, load factor o tasso di riempimento dei voli, velocità di riempimento del volo, andamento storico delle prenotazioni, rotta, stagione, data e orario di partenza, numero di giorni che separano la prenotazione dalla partenza e così via).  Anche i prezzi dei servizi accessori (quali ad esempio la scelta del posto oppure il bagaglio a mano o in stiva) risultano essere, per la maggior parte delle compagnie, oggetto di adattamento dinamico, tramite algoritmi e regole di funzionamento anch’essi diversi da una compagnia all’altra”, si legge ancora nel rapporto dell’Antitrust. 

“Il mancato intervento risolutivo da parte dell’Antitrust sul tema, porterà anche questo Natale ad un salasso sul fronte dei voli da e per la Sardegna,  e non impedirà le solite speculazioni sulla pelle di chi decide di rientrare sull’isola in aereo per trascorrere le feste con la propria famiglia”, conclude Vargiu.





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