Autosufficienti per l’acqua e quasi per l’energia grazie a un approccio innovativo, sperimentale e alle tecnologie della transizione energetica e dell’economia circolare. Con l’impianto a biogas si riescono a riscaldare le serre d’inverno, la quasi totalità dell’energia necessaria è generata dall’impianto fotovoltaico da 16 MW.
Una vera azienda agricola a bassissime emissioni che crede nell’idroponica e nella sostenibilità la Fri-El Green House di Ostellato in provincia di Ferrara.
Cosa produce? Pomodori 12 mesi l’anno. Partiti con il pomodoro a grappolo, ora si vira verso nuove varietà Strabena, il ciliegino giallo a grappolo e il Tulemalu e prodotti come il cetriolo olandese e i cetrioli snack. Una bella storia quella fatta nascere e crescere dal fondatore Florian Gostner (nella foto sotto) che ha risposto alle domande di myfruit.it.
Siete nati nel 2015 con una superficie di 1,5 ettari: quali sono stati i principali fattori di successo che hanno portato l’azienda a espandersi fino agli attuali 31,1 ettari?
La coltivazione del prodotto avviene con il sistema idroponico a basso impatto ambientale, senza inquinare la terra, le falde acquifere e con il massimo risparmio di acqua, energia e CO2. La società riesce a produrre ottimizzando l’energia impiegata, durante l’inverno utilizzando il calore generato dall’acqua calda prodotta dall’impianto a biogas situato nell’area limitrofa.
Per recuperare le ore di sole durante i mesi invernali le serre sono attrezzate con un impianto di illuminazione di tipo Led. Quantità e qualità della produzione prevedibile e costante Fri-el Green House ha fatto degli importanti investimenti destinati all‘indipendenza energetica e idrica. Inoltre, ha investito nell’automatizzazione dei processi produttivi con linee automatiche nella sala di confezionamento e veicoli automatizzati per il trasporto dei pomodori raccolti.
Quali sono state le sfide principali affrontate durante questa crescita?
Negli ultimi anni abbiamo dovuto affrontare diverse crisi non previste, tra cui l’emergenza sanitaria globale legata al Covid-19 e la successiva crisi energetica, che ha avuto un impatto significativo su molte industrie, compresa la nostra. Un’altra sfida è stata la rapida crescita dell’azienda, che ha reso necessario collocare rapidamente il nostro spazio sul mercato, affrontando la concorrenza e le richieste in un lasso di tempo molto breve.
Quali sono i principali vantaggi dell’utilizzo di impianti led?
Ci permette di garantire una produzione costante per 365 giorni l’anno, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne. L’impianto di ultima generazione ha un’alta efficienza senza spreco energetico. Inoltre, assicura una qualità e una quantità di prodotto sempre uniforme, rispondendo così in modo efficace alle esigenze del mercato e dei consumatori.
Le centrali a biogas come sono alimentate?
Le nostre centrali a biogas sono alimentate attraverso un mix di materiali. Utilizziamo scarti di produzione delle serre, reflui zootecnici come liquami e pollina, oltre a diversi tipi di insilati. Questo approccio ci consente di valorizzare i sottoprodotti agricoli e zootecnici, contribuendo alla riduzione degli sprechi e alla produzione di energia rinnovabile in modo efficiente e rispettoso dell’ambiente.
Il nuovo impianto fotovoltaico galleggiante riesce a produrre energia anche nei mesi invernali?
Il nostro impianto fotovoltaico galleggiante produce energia durante tutto l’anno, sfruttando la luce esterna. Naturalmente, la produzione è maggiore nei mesi estivi, grazie alla maggiore quantità di ore di luce, e si riduce nei mesi invernali. Tuttavia, rimane operativo e contribuisce comunque al nostro fabbisogno energetico in ogni stagione.
Con il nuovo impianto di 16 MW riuscite a soddisfare tutto il fabbisogno energetico aziendale?
Il nostro impianto da 16 MW è in grado di coprire quasi completamente il fabbisogno energetico annuale dell’azienda. Anzi, siamo in grado di produrre più energia elettrica di quanto ne consumiamo. Tuttavia, a causa delle variazioni stagionali e della disponibilità di energia solare, non riusciamo a coprire al 100% il fabbisogno in tutti i periodi dell’anno.
Nonostante ciò, l’impianto ci garantisce una grande indipendenza energetica e riduce significativamente la nostra dipendenza da fonti esterne. Inoltre, l’impianto da 16 MW sarà dotato di un sistema di recupero delle acque piovane, che vengono raccolte in un bacino di acqua con un recupero annuale di 60mila metri cubi. Questo sistema ci garantisce l’indipendenza idrica, consentendoci di gestire autonomamente le risorse per tutta la durata dell’anno.
Utilizzate, avete in programma di utilizzare, veicoli elettrici, come mezzi di lavoro all’interno delle serre o per la logistica?
Abbiamo già integrato veicoli elettrici automatizzati nelle nostre serre, dove svolgono diverse attività operative con efficienza e precisione. Inoltre, tutti i mezzi utilizzati per i processi di lavorazione, sia durante il processo di raccolta che nelle sale di confezionamento, sono completamente elettrici.
Il recupero delle acque piovane rappresenta un pilastro della vostra sostenibilità: quali sono i vantaggi economici e ambientali?
Il recupero delle acque piovane ci consente di evitare il consumo di acqua di falda, preservando così una risorsa preziosa per l’ambiente. Inoltre, grazie ai nostri bacini di stoccaggio, riusciamo a garantire una maggiore indipendenza idrica, soprattutto nei periodi di siccità. Questo non solo riduce l’impatto ambientale delle nostre attività, ma ci permette anche di contenere i costi operativi legati all’approvvigionamento idrico.
Quali sono i vantaggi principali della coltivazione idroponica rispetto all’agricoltura tradizionale?
Offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, consente un uso ottimale delle risorse idriche, riducendo il consumo d’acqua fino al 70% rispetto alla produzione tradizionale.
Inoltre, elimina la necessità di utilizzare il suolo, prevenendo il degrado del terreno. Grazie al controllo completo delle condizioni di crescita, possiamo garantire una produzione costante, sia in termini di qualità che di quantità, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne. Infine, questo metodo elimina l’uso di diserbanti, rendendo il processo più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Dal pomodoro a grappolo ai pomodori premium, come lo Strabena e ora nuove varietà come il ciliegino giallo a grappolo e il Tulemalu. Qual è la strategia dietro questa diversificazione di prodotto?
Il pomodoro a grappolo, essendo considerato una commodity, ci ha permesso di produrre grandi volumi senza necessità di accordi specifici con i nostri clienti. Una volta consolidato il rapporto con la nostra clientela, abbiamo iniziato a diversificare l’offerta, puntando su varietà premium e più ricercate, come lo Strabena, il ciliegino giallo a grappolo e il Tulemalu.
Questa strategia è stata sviluppata in stretta collaborazione con i nostri clienti, basandoci sulle loro richieste e concordando insieme i piani di semina. In questo modo, riusciamo a soddisfare le esigenze del mercato, offrendo prodotti innovativi e di alta qualità.
La vostra espansione al mercato del cetriolo olandese e snack ha riscosso grande successo. Quali sono le aspettative per la prossima stagione?
Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti con l’ingresso nel mercato del cetriolo olandese e dei cetrioli snack. Per la prossima stagione, le nostre aspettative sono alte. Puntiamo a consolidare la nostra posizione in questo segmento, migliorando ulteriormente la qualità del prodotto. Inoltre, continueremo a lavorare su innovazioni nei metodi di coltivazione e nel packaging, per offrire un prodotto sempre più appetibile.
Con un fatturato stimato in 32 milioni per il 2024, quali sono le prospettive per il futuro dell’azienda, sia in termini di crescita che di innovazione?
Il nostro obiettivo per il futuro è incrementare ulteriormente il fatturato concentrandoci sempre di più sulle varietà premium e continuando a diversificare la nostra gamma di prodotti. Parallelamente, puntiamo a consolidare ulteriormente i rapporti con i nostri clienti, lavorando in sinergia per rispondere alle loro esigenze e anticipare le tendenze del mercato. Innovazione e qualità restano i pilastri della nostra strategia, per garantire una crescita duratura.
In che modo intendete consolidare la vostra presenza sul mercato italiano e quali sono le vostre ambizioni per eventuali espansioni internazionali?
Per consolidare la nostra presenza sul mercato italiano, continueremo a investire in qualità, innovazione e diversificazione, rispondendo alle esigenze specifiche dei nostri clienti e mantenendo stretti rapporti di collaborazione con loro.
Allo stesso tempo, puntiamo a espandere la nostra offerta di varietà premium per attrarre nuovi segmenti di mercato. Per quanto riguarda le ambizioni internazionali, stiamo valutando opportunità di espansione in mercati esteri, concentrandoci su paesi che apprezzano i nostri prodotti di alta qualità.
Quali sono i prossimi prodotti o tecnologie che state sperimentando?
Stiamo attualmente sperimentando nuove varietà di pomodori, con un focus su prodotti innovativi che rispondano alle richieste del mercato per gusti unici e qualità superiore. Inoltre, stiamo investendo in tecnologie avanzate per ottimizzare l’efficienza delle nostre coltivazioni, come l’introduzione di sistemi automatizzati più sofisticati e soluzioni di monitoraggio ambientale per migliorare ulteriormente la sostenibilità e la produttività. Siamo anche molto attenti a nuove tecnologie in ambito energetico, per ridurre ulteriormente il nostro impatto ambientale.
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