Rischio idrogeologico, in Toscana inaugurazioni e nuovi finanziamenti per la messa in sicurezza

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Continua a ritmi serrati l’impegno della Regione Toscana nelle operazioni di contrasto e mitigazione rispetto al rischio idrogeologico. Oggi c’è stata la messa in sicurezza della viabilità e la sistemazione idrogeologica dei versanti in frana in località Zamparina, nel comune di Montignoso, in provincia di Massa Carrara e, praticamente nelle stesse ore, sono state destinate dalla giunta a interventi sui torrenti Bagnolo e Bardena, rispettivamente nei Comuni di Montemurlo e Prato, le risorse assegnate alla Toscana dal governo per la progettazione di interventi di miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici. 

Alla prima azione relativa al contrasto rispetto al rischio frane e alluvioni ha partecipato l’assessora all’Ambiente e alla difesa del suolo Monia Monni, che insieme al sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti ha inaugurato via Guadagni in località Zamparina, dove sono state fatte le opere finanziate dalla Regione Toscana e realizzate dal Comune, sia per la sicurezza della strada che per la regimazione delle acque. Un investimento di oltre 2milioni di euro fra stanziamenti Cipess e anticipazione risorse Fsc (Fondi europei di coesione) per due lotti di lavori, il primo da 1milione 354mila euro, il secondo da 758mila euro.

«Siamo davvero molto soddisfatti – ha detto Monia Monni – restituiamo alla cittadinanza una strada vitale per questo territorio. E lo facciamo in tempi record. Dopo anni in cui la viabilità era interrotta, nel 2021 ci prendemmo l’impegno di finanziare la fine di questi lavori e di recuperare un luogo importante per tutta la comunità della Zamparina. Oggi, con la realizzazione degli interventi, vediamo il risultato dell’impegno preso». Monni ha ringraziato l’amministrazione comunale, le imprese, i tecnici e la direzione dei lavori per avere eseguito un lavoro complesso. «Il fronte di frana – ha spiegato – era piuttosto esteso e si è dunque dovuti intervenire per consolidare sia il fronte che la strada. Si è poi lavorato al drenaggio su montagne piuttosto ripide dove lo scorrimento dell’acqua può facilmente aggravare la situazione».

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Il progetto ha riguardato interventi fondamentali per la messa in sicurezza della strada e la sistemazione idrogeologica dei versanti in frana. Sono stati posizionati micropali lungo il percorso per garantire stabilità e sicurezza alla struttura viaria, sia per i veicoli che per i pedoni. E per quanto riguarda la regimazione delle acque, sono stati fatti interventi di drenaggio per prevenire allagamenti e preservare nel tempo la stabilità della strada. Rifatta anche la pavimentazione stradale: un tratto di circa 1 km è stato completamente asfaltato, migliorando l’aspetto estetico, la fluidità del traffico e la sicurezza stradale. La protezione lungo il tracciato è stata assicurata dall’installazione di nuovi guardrail.

Sempre sul fronte contrasto rispetto al rischio idrogeologico, sempre oggi la giunta regionale ha destinati per interventi sui torrenti Bagnolo e Bardena, nei Comuni di Montemurlo e Prato, fondi per 1.162.705 euro tra quelli destinati dal governo alla Regione. La giunta regionale presieduta da Eugenio Giani, con delibera proposta dall’assessora regionale all’ambiente ed alla difesa del suolo Monia Monni, ha deciso di utilizzare la somma per due interventi ritenuti inderogabili: la progettazione del riassetto strutturale e funzionale del torrente Iolo-Bardena tra ponte alla Dogaia e via Pistoiese in sinistra idraulica, nel Comune di Prato, per un valore di  € 602.778; e la ricostruzione degli argini del torrente Bagnolo tra via Montalese Vecchia e via Pistoiese (tratto tra via Berlinguer e il confine sud dell’area industriale di Oste), nel Comune di Montemurlo, per un valore di € 558.927.

«L’intervento sui torrenti Bagnolo e Bardena è indifferibile – ha spiegato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani –  Ora che sono conclusi o in fase conclusiva gli interventi di somma urgenza successivi alla catastrofica alluvione del 2 novembre 2023, dobbiamo dare quanto prima avvio agli interventi di riduzione del rischio residuo e tra questi risultano prioritari questi due torrenti dell’area pratese, che hanno mostrato particolari criticità». In assenza di altri trasferimenti dal governo, ha aggiunto Giani, «abbiamo scelto di concentrare le poche risorse arrivate per il momento su due specifici interventi, per far fronte a una situazione di estrema criticità e pericolo per la pubblica incolumità. La progettazione sarà eseguita direttamente dalla Regione, tramite l’Ufficio del Genio Civile Valdarno Centrale». 

Inoltre, la Regione Toscana sta trasferendo anche 12 milioni di euro dal bilancio regionale alla contabilità del Commissario straordinario per l’emergenza del 2 novembre. «Sarebbe spettato al Governo finanziare gli interventi idraulici di riduzione del rischio residuo – spiega l’assessora Monni – ma visto che non sappiamo niente del finanziamento statale e che queste opere sono  fondamentali perché sono quelle che servono per difenderci in caso di eventi meteo estremi come quello del novembre 2023, abbiamo scelto di mettere direttamente risorse regionali, in modo da poter iniziare progettazioni complesse ed essere pronti quanto finalmente arriveranno i soldi, almeno quelli del Fondo di Solidarietà europea. Non c’è nemmeno un giorno da perdere – ha concluso l’assessora – sperando che lo stesso senso di urgenza entri anche nell’agenda del Governo».



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