Solo 600mila euro per i progetti di vita indipendente. L’allarme di Blasioli (Pd)

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Solo 600mila euro messi a disposizione dalla Regione 2024 a fronte dei 4milioni e mezzo del 2023 per finanziare i progetti di vita indipendente. Questo vuol dire che delle 683 domande pervenute (153 quelle del Pescarese) per avere il contributo il 90 per cento non potrà essere finanziato. Un numero di domande oltretutto superiore a quelle dell’anno scorso che, grazie al rifinanziamento del fondo inizialmente di 3milioni e 900mia euro, ha consentito di soddisfare tutte le 511 richieste arrivate agli ambiti sociali di competenza con il finanziamento garantito dal 28 novembre.

A lanciare l’allarme e chiedere al presidente della Regione Marco Marsilio e la giunta regionale di reperire i fondi perché anche nel 2024 le famiglie che si occupano delle persone con grave disabilità possano avere quei finanziamenti che variano, a seconda della gravità, da 12mila a 6mila euro l’anno, possano averlo quel contributo, è il vicepresidente del consiglio regionale Antonio Blasioli (Pd). Le domande, precisa, sono arrivate tutte entro il 31 gennaio scorso e in 11 mesi il rifinanziamento non c’è stato. Allo stato attuale dunque, denuncia ancora, solo 50-60 domande potranno essere soddisfatte.

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“Lo diciamo oggi (martedì 3 dicembre) nella giornata mondiale per i diritti dei disabili. Quella che si è creata in Regione Abruzzo è situazione veramente incresciosa in Regione Abruzzo. Ci sono 683 nuclei familiari con persone con una disabilità gravissima ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della legge 104 che hanno fatto domanda per il finanziamento. Al presidente Marsilio e al consiglio regionale chiediamo quindi di fare uno sforzo per fare in modo che questo fondo venga rimpinguato e queste domande siano tutte quante soddisfatte, anche perché sono domande che sono state presentate dal 31 di gennaio”, dichiara Blasioli.

“Da allora – rimarca – sono passati 11 mesi, nessuno ha saputo più nulla e c’è una legittima aspettativa di queste famiglie che sono vicine al proprio congiunto che vie una situazione grave. Negli anni precedenti hanno preso questi fondi e quest’anno se li aspettano e invece purtroppo sotto l’albero di Natale, se la situazione dovesse rimanere così, troveranno una pessima sorpresa”, aggiunge ricordando che c’è chi proprio per garantire assistenza a un familiare con disabilità gravissima ha anche lasciato il proprio lavoro.

Le domande del 2024: numero e aree territoriali

Un finanziamento quello ai progetti di vita indipendente che la Regione, sottolinea ancora Blasioli, garantisce dal 2012 e cioè da quando è stata approvata la legge 57 che li ha introdotti. Progetti importantissimi che mirano a garantire l’autodeterminazione delle persone con disabilità grave finanziando appunto progetti di assistenza personale autogestita con cui contrastare l’isolamento e garantire una vita sociale piena a tutti quei cittadini abruzzesi con più di 18 anni che vivono con le loro famiglie situazioni di grave difficoltà.

Sono quindi gli ambiti distrettuali sociali territorialmente competenti a pubblicare i bandi di anno in anno finanziandoli con i fondi regionali. Bandi per cui le domande, ribadisce ancora una volta, vanno presentate entro il 31 gennaio con il finanziamento deciso secondo una griglia di gravità. Parliamo comunque, specifica, di persone pluriminorate e non autosufficienti che hanno bisogno di assistenza giornaliera o, nei casi più gravi, h24.

Guardando alle domande del 2024 emerge come delle 683 presentate 49 sono quelle che riguardano persone con un bisogno assistenziale molto alto; 322 alto; 151 medio e 161 basso. Con i 600mila euro a conti fatti dunque solo il 10 per cento di questi potranno ottenere il contributo per il 2025.

A Blasioli chiediamo se questi fondi possano essere o no reperiti e se dunque seppur in fretta, si possa garantire anche per l’anno prossimo l’espletamento dei bandi e la soddisfazione di tutte le domande pervenute che, come detto, sono aumentate rispetto al 2023. “Secondo me sì – risponde -. Si deve fare uno sforzo. Anche nei giorni scorsi il consiglio regionale ha utilizzato delle risorse: potevano essere utilizzate per delle priorità e credo che la vita indipendente sia una delle priorità della Regione Abruzzo”.

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