Urbano Cairo raggiunge un record di longevità nella storia del club granata e fa il punto. «Ricci non si muove. Fake news anche quelle circolate attorno al Giro d’Italia»
«Vanoli è sul pezzo, è concentrato e la squadra è assolutamente con lui, lo segue», dice Urbano Cairo attraverso i microfoni di Radio Sportiva. Quindi, «fiducia e appoggio concreto per un bravo tecnico — continua il presidente più longevo della storia del Toro — . E c’è tutta la volontà di intervenire sul mercato di gennaio per mettergli a disposizione quei giocatori che sicuramente saranno utili per risalire in classifica. Insieme a Vagnati (il ds) e ai suoi collaboratori stiamo definendo la strategia migliore, non voglio anticipare nulla, le idee sono comunque chiare. E sicuramente l’attaccante è un nostro obiettivo». Riguardo poi al gioiellino Samuele Ricci, «rimane con noi».
Un Toro che ha incassato sette sconfitte nelle ultime nove giornate di campionato. Contro il Napoli il ko più recente, nonostante una prova per lunghi tratti alla pari coi capoclassifica della serie A. «Siamo partiti bene in questa stagione, poi l’infortunio di Zapata, capitano e uomo straordinario, ha indubbiamente penalizzato il nostro percorso. Un qualcosa che ci ha colpito e segnato parecchio, sia umanamente sia sportivamente. Ora dobbiamo dimenticare questo episodio, e pensare a riprendere il cammino. Il calendario è stato un po’ più complesso in questa fase, ma sicuramente c’è voglia di far bene. E, ripeto, Vanoli è sul pezzo».
19 anni targati Cairo
Ieri il glorioso club granata ha festeggiato i suoi 118 anni, gli ultimi 19 targati appunto Urbano Cairo. «Un grande giorno, molto importante — continua il presidente —. Per me il Toro è passione, emozione, voglia di fare bene e costruire qualcosa di positivo per una squadra a cui sono legatissimo. Lo era mia mamma, lo erano i miei genitori. Certamente si vorrebbe fare sempre di più, per quanto mi riguarda però non sono mai mancati passione, tempo dedicato alla causa e sostegno a 360 gradi. Nella mia vita ho sempre avuto tanta ambizione. La stessa che ho con il Toro. Poi ci sono delle difficoltà oggettive, come competere contro squadre che hanno il fatturato di tre-quattro volte superiore al nostro. Mi ricordo anche com’era il Torino quando lo presi nel 2005, non c’erano nemmeno i palloni. La gente ci chiedeva almeno di restare costantemente in serie A e sono 13 anni che ci siamo, con estrema regolarità. Ovviamente, si può fare meglio: e qualcuno ha probabilmente fatto meglio di noi, ma in tanti hanno invece fatto peggio…».
Di certo, questo è un momento in cui il popolo granata deve stringersi realmente attorno alla squadra. L’ambiente delle ultime settimane, allo stadio soprattutto, non ha aiutato la banda Vanoli, in particolare nella delicata gara interna con il Monza, pareggiata 1-1 in un’atmosfera probabilmente non adeguata all’importanza della posta in palio. «I tifosi sono per noi fondamentali — chiarisce Urbano Cairo —, il grande aiuto e sostegno ricevuti in passato sono stati decisivi. Alcuni tifosi possono essere contro di me, può succedere. Ma se tifi Toro con passione, è importante appoggiare la squadra indipendentemente da Urbano Cairo, e così le cose potrebbero essere più positive».
«Red Bull? Solo sponsor: qualcuno diffonde notizie false»
Capitolo cessione del club: «Ho incontrato Red Bull il primo di luglio, mi hanno voluto conoscere per diventare sponsor e così è stato. Da allora, non li ho più incontrati. Per quanto riguarda Pif non li conosco neppure. Non c’è stato alcun tipo di contatto, sono tutte cose inventate. C’è forse la volontà di diffondere qualche notizia falsa per destabilizzare l’ambiente, ma non ci curiamo di queste cose, e andiamo avanti con grande determinazione».
Insomma, non ci sono al momento segnali concreti di vendita, e Cairo lo ha già detto: «Non cedo, ma non intendo rimanere a vita. Se qualcuno più ricco di me si farà avanti, sono pronto ad ascoltare le proposte». Bollate quindi come fake news anche quelle circolate attorno al Giro d’Italia: «Il ciclismo è sport di grandissimo interesse, di grande crescita e noi vogliamo investire. Il 13 gennaio ci sarà la presentazione ufficiale».
Chiusura dedicata alla corsa alla presidenza Figc: «In questo momento ci sono delle candidature, ma bisogna vedere se saranno ufficializzate. Siamo appunto ancora in una fase iniziale. Gli introiti dalle sommesse? Il nostro calcio genera miliardi con le scommesse, fra Italia e resto del mondo: e una parte, anche piccola, dovrebbe essere destinata al calcio».
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