“Coppa Italia utile a tutti. Marotta? Triste se non vince scudetto”

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Napoli, 3 dicembre 2024 – Accantonato per un attimo il campionato, il Napoli torna a tuffarsi nella Coppa Italia, arrivata agli ottavi di finale: giovedì 5 dicembre alle 21 gli azzurri si presenteranno all’Olimpico per sfidare la Lazio, con i quarti in palio che metteranno di fronte una tra Inter e Udinese. La stessa Lazio che, curiosamente, domenica sera farà invece visita al Maradona nell’ambito della Serie A.  

Conte vs Marotta parte II

  Dici Inter e in Antonio Conte, presentatosi davanti a microfoni e taccuini per la consueta conferenza stampa dell’antivigilia, si accende sempre qualcosa: specialmente quando dal presidente nerazzurro Beppe Marotta continuano ad arrivare frecciate e riferimenti, con l’ultimo che indica il Napoli come favorito per lo scudetto. Non senza aver prima ovviamente speso un pensiero per lo sfortunatissimo Edoardo Bove (“A nome anche dei ragazzi gli mando un abbraccio, con la speranza di rividerlo presto in campo”). “Il direttore, che conosco bene avendoci lavorato insieme, può dire quello che vuole. Penso però che se a fine anno l’Inter non vincesse lo scudetto, lui stesso non la considererebbe una buona stagione. Ognuno deve recitare la sua parte e magari è spinto da altri fattori, ma nel caso dei nerazzurri c’è una rosa così ampia da poter coprire due squadre e mezzo. Si stanno concentrando molto su noi e non vedono chi forse può realmente infastidirli. Ma resto della mia idea: le parole se le porte via il vento e se alla fine non vincessero, lui non sarebbe felice così come non lo sarebbero altre persone, che si farebbero tante domande”. Insomma, nessuno vuole la palma di favorito per il titolo: chissà se lo stesso funziona anche per la Coppa Italia, un torneo spesso snobbato nelle sue fasi iniziali, specialmente da chi è in lotta proprio per lo scudetto. “Il nostro obiettivo è crescere e costruire qualcosa, e per farlo dobbiamo giocare tanto. Per noi da un lato è penalizzante giocare solo campionato e Coppa Italia: specialmente per quei giocatori che vedono meno il campo e che hanno quindi meno possibilità per farlo. Per questo motivo, è importante andare avanti in questo torneo, che dà possibilità ai giocatori ma anche a me e alla società di capire bene il materiale umano che abbiamo a disposizione. Finora siamo stati bravi a non avere infortuni, a parte quello di Pasquale Mazzocchi, e ora diventa fondamentale fare delle riflessioni perché per il momento si è puntato su un numero ristretto di giocatori”. Probabilmente tra le squadre di cui parla Conte come ipotetiche favorite ancora più del suo Napoli c’è la sorprendente Atalanta, oggi attardata di appena una lunghezza dalla vetta della classifica. “Ogni club a inizio anno può dichiarare l’obiettivo che vuole, poi internamente ognuno sa quale sia la verità. E’ un giochino che dà materiale ai giornalisti ma che serve poco. Poi certo, se l’Inter non vincesse lo scudetto a fine anno Marotta sarebbe felice e sereno (Conte è ironico, ndr)”.

Jolly Raspadori

  Il tasto nerazzurro è ricorrente, ma non è quello degli orobici al quale si faceva riferimento. Prima però c’è la Coppa Italia. “La partita prossima è sempre la più importante e per noi lo è quella di giovedì. Detto questo, farò delle scelte di formazione anche perché abbiamo molte alternative. Abbiamo cominciato bene questo torneo contro Modena e Palermo, ma devo essere sincero: è passato tanto tempo e da allora hanno giocato i soliti 12-13. Il merito di quello che stiamo facendo va diviso però tra tutti i membri della rosa, bravi ad alzare il livello negli allenamenti. Poi ci sono le valutazioni societarie da fare sui singoli e sulla profondità del roster in caso di infortuni: darò spazio a chi merita e penso e spero di avere le risposte auspicate. Le nostre precedenti gare hanno dimostrato che nonostante il livello degli avversari sulla carta fosse più basso, bisogna comunque giocarle e vincerle: con il Modena, formazione di Serie B, l’abbiamo spuntata solo tramite i rigori. Poi ovviamente – continua Conte – andranno fatti dei discorsi sulle forze e la valutazione delle stesse, oltre al voler premiare chi finora ha giocato meno pur meritando più minuti. Sono tutte risposte che cerchiamo in vista di prossimi due terzi di campionato”. Dunque, tra le righe, l’allenatore salentino sembra sminuire le velleità dei suoi in Coppa Italia nonostante il palcoscenico comunque di prestigio come l’Olimpico e un percorso travagliato per arrivare agli ottavi rispetto a chi è testa di serie. Parlando di seconde linee e di ipotetici futuri snodi di mercato, Giacomo Raspadori reclama spazio e giovedì potrebbe essere accontentato, giocando magari nella posizione di Scott McTominay, il match winner di Torino. “E’ un giocatore importante per noi che meriterebbe più minuti in campo, dopo che aveva iniziato la stagione giocando parecchio. E’ intelligente e per questo stiamo provando molte cose con lui, che ha la possibilità di farci alzare la qualità del palleggio e delle conclusioni in porta. Voglio vederlo dall’inizio, così come altri elementi. Non avendo le Coppe non possiamo giocare in infrasettimanale, e per questo motivo avevo anche pensato a qualche amichevole internazionale, ma è difficile da organizzare”. Fatto sta che la Coppa Italia c’è, esiste, e va onorata. E magari pure vinta: come al solito però Conte gioca un po’ a nascondino. “Facile parlare da fuori, ma la verità è che bisogna costruire dal basso per arrivare a qualcosa di duraturo. Il sogno c’è e non lo tolgo ai tifosi, ma da dentro bisogna avere cautela e ragionare per step. Quello che posso dire è che io sono il primo a vedere certi miglioramenti, ma bisogna proseguire nel segno del lavoro e della pazienza”. La chiusura di Conte va proprio ancora su questo tasto così battuto. “Ci alleniamo da mesi con due squadre, una titolare e una che scalpita dietro. Quindi, a livelli di automatismi non sono preoccupato, ma bisogna soppesare diverse situazioni: la priorità dgli obiettivi, il livello di umiltà e la serenità su tutte”.

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