Il cordoglio del mondo politico ed istituzionale per la morte di Giovanni Bulfaro

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Martedì 3 dicembre – E’ morto a Potenza, all’età di 81 anni, Giovanni Bulfaro (foto di copertina), ex presidente del consiglio regionale della Basilicata con i Ds dal 1998 al 2000. Era nato a Roccanova il 3 marzo del 1043.

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Fu eletto per due legislature nell’Assemblea legislativa lucana: la quinta, dal 1990 al 1995, e la sesta, dal 1995 al 2000.

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UNANIME IL CORDOGLIO DEL MONDO POLITICO ED ISTITUZIONALE

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Vito Bardi, Presidente Giunta regionale
“Per due legislature è stato eletto in Consiglio regionale, ricoprendo dal 1998 al 2000 la carica di presidente dell’assemblea.
La sua lunga e devota carriera nelle istituzioni è stata un esempio di dedizione e servizio alla comunità.
In questo momento di dolore, esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici. Che il ricordo del suo contributo e della sua passione per il bene comune – conclude Bardi – possa essere di conforto a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare con lui”.

Marcello Pittella, Presidente Consiglio regionale
Il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, esprime profondo cordoglio per la morte di Giovanni Bulfaro, già presidente del Consiglio regionale dal 1998 al 2000.
“Con la morte di Giovanni Bulfaro, la Basilicata perde una figura di grande valore umano e politico. Bulfaro ha dedicato la sua vita al servizio delle istituzioni lucane, lasciando un’impronta indelebile nella storia del nostro Consiglio regionale.
La sua leadership, il suo impegno e la sua capacità di sintesi tra le diverse forze politiche sono stati fondamentali per il buon funzionamento delle istituzioni lucane negli anni della sua attività.”
Il Presidente Pittella ha poi proseguito: “In questi momenti di dolore, desidero esprimere la mia vicinanza alla famiglia di Giovanni Bulfaro e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato. La sua passione per la Basilicata e la sua visione di una regione più giusta e più forte continueranno a ispirarci. Il suo esempio e la sua dedizione rimarranno per sempre parte della nostra memoria collettiva.
L’intero Consiglio regionale della Basilicata si unisce al dolore della famiglia e della comunità lucana. Il suo impegno per la nostra terra rimarrà un patrimonio che continueremo a portare avanti.”

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Vice Presidente del consiglio regionale Angelo Chiorazzo
“Con profonda commozione apprendo della scomparsa di Giovanni Bulfaro, un uomo che ha segnato la sua presenza in Consiglio regionale, di cui ne è stato anche Presidente, con il portato dei valori di impegno, serietà e dedizione per l’emancipazione di ogni singolo individuo e per la crescita sociale della comunità lucana. Un tratto distintivo connotato dalla sua lunga esperienza nei movimenti cooperativi e contadini, di cui Giovanni Bulfaro è stato assoluto protagonista in Basilicata e non solo.
Alla sua famiglia giungano i sentimenti di vicinanza e le più sentite condoglianze per la grave perdita”.   

Onorevole Roberto Speranza del Partito democratico.
“L’intera vita politica e istituzionale di Giovanni Bulfaro, è stata segnata dalla passione e dall’impegno per affermare una società più giusta. Con Giovanni se ne va uno dei pezzi migliori della storia della sinistra lucana”.

Carlo Rutigliano, presidente Pd di Basilicata
“Con la scomparsa di Giovanni Bulfaro, la Basilicata perde una figura che ha attraversato con passione e dedizione la vita politica, sociale ed economica della nostra regione.
Giovanni Bulfaro è stato, prima di tutto, un uomo delle istituzioni e del territorio. Con il suo impegno ha saputo interpretare e rappresentare le istanze delle comunità lucane, promuovendo il dialogo e la collaborazione come strumenti per affrontare le sfide del nostro tempo. La sua vicinanza al mondo agricolo, il profondo legame con il movimento cooperativo e la sua visione per una Basilicata capace di crescere e valorizzare le sue risorse lo hanno reso un protagonista autentico del nostro territorio.
Ci lascia un esempio di servizio alla comunità, di capacità di ascolto e di attenzione verso i bisogni delle persone, soprattutto dei più fragili. Un’eredità preziosa per chi oggi si impegna per il bene della nostra regione.
Ai suoi cari giunga il più sentito cordoglio e la vicinanza della nostra comunità”

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Capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza.
“Voglio ricordare Giovanni Bulfaro come uomo di popolo e di governo, con radici bene piantate nella comunità, in particolare contadina e agricola, ma anche protagonista di una stagione molto importante per la Basilicata, del decennio tra il 1995 e il 2005.
Una stagione molto intensa – aggiunge l’esponente del Pd – che da una parte vedeva consolidarsi la proiezione industriale quale quella della Fiat accompagnata da non poche trasformazioni del settore agricolo e dall’altra importanti accordi su acqua e petrolio che ridefinivano una nuova centralità della Regione”.
“Ha attraversato – prosegue Lacorazza – i mutamenti della sinistra italiana e lucana con ansie e ambizioni che potessero rompere le catene dell’ingiustizia sociale ed offrire più opportunità a contadini, lavoratrici e lavoratori. D’altra parte le sue origini roccanovesi ne hanno segnato la formazione”.
“È stato uomo di popolo – conclude Lacorazza – anche per l’amore per lo sport e per il calcio, così come anche grazie alla moglie Anna Faraone, di belle ed intense amicizie artistiche, in particolare con la famiglia di Antonello Leone e Maria Padula. Sono tanti i ricordi che mi legano a Giovanni ed a un gruppo dirigente nel quale sono cresciuto, anche grazie al quale oggi, spero con onore e disciplina, rivesto un ruolo pubblico. Alla famiglia va il mio affetto e la mia amicizia. Sono certo che il Presidente Pittella troverà il modo per ricordare Giovanni Bulfaro, così come Franco Vinci, altro pilastro della istituzione regionale”.

Presidente della seconda commissione in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli
“Esprimo sentito cordoglio per la scomparsa di Giovanni Bulfaro, già Consigliere e Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Presidente regionale della Lega delle Cooperative ed esponente di primo piano del mondo agricolo. 
E’ stato esempio di impegno politico e civile tanto nelle istituzioni quanto nella società. 
Con lui se ne va un altro protagonista della storia recente della Basilicata, un uomo mite ma determinato che ha saputo interpretare al meglio i valori del socialismo riformista e, soprattutto, le esigenze di un mondo, quello agricolo, accompagnandolo con intelligenza verso le sfide della modernità.
Una personalità di cui sentiremo la mancanza. Alla famiglia giunga un forte abbraccio”.

Pietro Simonetti (Cseres)
“La scomparsa del compagno Giovanni Bulfaro rappresenta una grave perdita per la sinistra il fronte progressista lucano e non solo.
Negli anni sessanta iniziamo insieme a tanti altri giovani a partecipare alle lotte ed alla militanza  politica nel Psiup guidati in particolare da Antonio e Silvano Michele, Vittorio Mecca e un gruppo di compagni della sinistra socialista.
Fu una grande stagione che per la prima volta a Potenza ed in Basilicata unificò la nascente classe operaia agli studenti ed agli intellettuali.
Tutto avvenne in pochi anni di crescente partecipazione alle lotte che poi sfociarono nel 68 lucano e poi nelle grandi iniziative del febbraio 1972 e nella vertenza Basilicata.
Tempi di elaborazione teorica e di vertenze sindacali e sociali dentro i luoghi di lavoro, nel territorio e nelle scuole.
Si respirava l’aria della libertà di costruire un futuro diverso, replicando i grandi movimenti storici della lotta per la terra e contro il latifondo e quelle per lo sviluppo industriale in Val Basento dopo la scoperta dei giacimenti di metano.
Giovanni, come tanti giovani militanti di sinistra, si impegno molto nella costruzione di una rete di presidi di democrazia e per sviluppare vertenze territoriali con pochi obbiettivi ma concreto. Scelse i contadini ed il comparto agricolo per affrontare le fasi della forte trasformazione in corso nelle campagne per tutelare i contadini e le piccole imprese del settore.
Una esperienza di innovazione, anche organizzative, in una struttura in competizione con la Coltivatori diretti di matrice democristiana.
Belle esperienze anche di alleanza con le rivendicazioni della Federazione Cgil, Cisl, UIL in particolare nella vertenza per l’acqua che cambio il volto territoriale della Basilicata e della Puglia.

Un piano per superare la sete e irrigare i campi ideata da Vittorio Foa che alla fine della vertenza nazionale portò alla realizzazione dello schema idrico appulo lucano in questi mesi messo in crisi dalla mancata gestione della diga del Camastra e dalla discussa amministrazione delle altre dighe e sorgenti.
Dopo l’esperienza dell’agroalimentare Giovanni fu indicato dal PCI,d ove molti di noi eravamo confluiti, per ricoprire incarichi in Consiglio Regionale, divenne anche Presidente del Consiglio.
Eravamo insieme portatori di esperienze diverse ma uniti nella rappresentanza delle forze del lavoro, dell’anti fascismo,  per la democrazia.
Desidero sottolineare la sua lealtà di fronte ai tentativi di divisione praticati in quella fase,l a precisione e la preparazione dimostrate a livello non solo istituzionale.
Giovanni veniva da Roccanova come Gerardo Chiaromonte e tanti altri importanti esponenti del PCI e del Psiup  e seppe cin intelligenza e passione contribuire alle grandi lotte di una fase storica importate e decisiva”.

 



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