La Cantina Frentana di Rocca San Giovanni sempre ‘più sostenibile, sempre più col territorio’

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Una società cooperativa che riunisce circa 600 viticoltori (in prevalenza piccole aziende familiari); una superficie vitata di oltre 1.450 ettari, di cui il 20% coltivati in biologico e produzione integrata; l’utilizzo di energie rinnovabili, che provengono dagli impianti fotovoltaici aziendali, resi sempre più performanti, e, in piccola parte, dall’acquisto esclusivo di energia certificata da fonti rinnovabili.

Il 2024 di Cantina Frentana di Rocca San Giovanni (Ch) conferma le buone prassi ambientali, etico-sociali ed economiche e vara il primo e completo bilancio di sostenibilità. Una certificazione, quella Equalitas, che investe tutti i livelli della filiera del vino dell’azienda cooperativa di Rocca San Giovanni, a partire dalle dinamiche produttive, per arrivare al prodotto e alla cura e alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio.

“Da 1958, Cantina Frentana guarda alle persone e alle nostre colline come risorse imprescindibili e coltiva, insieme ai vigneti, il valore della cooperazione e del dialogo continuo ed aperto con il territorio – ha spiegato il presidente di Frentana Carlo Romanelli –. Quest’anno abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti con la Certificazione Equalitas e il conferimento del marchio di “Cantina Sostenibile”, raggiungendo i primi rilevanti risultati in tema di ottimizzazione dei consumi energetici e di produzione in proprio di energia pulita. Grazie all’impegno collettivo ed ogni livello aziendale, siamo sulla buona strada per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.

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Il tradizionale incontro di fine anno con la stampa di Cantina Frentana, organizzato per tracciare un bilancio degli ultimi dodici mesi di attività dell’azienda di Rocca San Giovanni, ed ospitato, lunedì 3 dicembre, nella sala esperienziale della Torre Vinaria (che festeggia nel 2024 il decennale dell’inaugurazione post restauro), è un’occasione per raccontare l’annata vitivinicola e i tanti progetti della cantina.

 “Pensiamo che non sia più sufficiente garantire il massimo della remunerazione per la nostra base sociale se i profitti non generano buone prassi per la costruzione di un mondo migliore. Raggiungere tutti gli obiettivi della certificazione di sostenibilità, – ha spiegato il direttore di Frentana Felice Di Biase – ci permetterà non solo di essere protagonisti del nostro territorio ma di lavorare per esso e per un futuro più green. Nonostante i timori e il calo produttivo a causa dei forti atti peronosporici, – ha aggiunto Di Biase – con 89.134 quintali di uve trasformate nella vendemmia 2023/2024 che hanno fatto registrare un – 60% (rispetto al 2022/2023), l’annata di Frentana è stata comunque performante rispetto alla media regionale dove la diminuzione del raccolto è arrivata a – 70%. Abbiamo lavorato sulle economie di scala, ridotto i costi, utilizzato un solo stabilimento. Siamo stati resilienti. Resta il sacrificio dei soci che non hanno conferito per assenza di uve, ma possiamo dire di aver attutito il colpo. I ricavi dell’imbottigliato hanno superato per il primo anno i 4,45 milioni di euro con un incremento rispetto al 2022 del + 2%. Per la vendemmia 2023 si è riscontrato un aumento medio del +30% dei prezzi del vino all’ingrosso. La liquidazione ai soci è passata da € 37,16/q.le ad € 55,52/q.le. La vendemmia 2024, invece, ci ha rincuorati. Pur non essendo mancati i problemi generati dalla prolungata siccità, la quantità di uve conferite e la gradazione zuccherina sono state soddisfacenti. Questo andamento incerto della produzione viticola – ha concluso il direttore Di Biase – è un altro elemento che rafforza la nostra scelta di unire le forze delle cantine del territorio della Costa dei Trabocchi e che conferma che la scelta di integrare Frentana e Cantina Sangro è stata strategica in termini di riduzione dei costi, di operatività degli impianti e di posizionamento sul mercato. Continua anche la collaborazione con Cantina San Giacomo, al centro di una zona viticola ad alta vocazione, avviata da alcuni anni, che è arrivata a una fase avanzata e che prelude alla nascita, in un prossimo futuro, di una sola famiglia cooperativa”.

E’ il direttore tecnico della cantina e presidente di Assoenologi Abruzzo, l’enologo Gianni Pasquale a raccontare la vendemmia 2024. Iniziata il 5 agosto scorso con le varietà bianche precoci (Chardonnay e Pinot grigio), la raccolta è terminata il 15 ottobre, dopo le piogge ristoratrici di fine agosto e settembre, con le ultime partite di Montepulciano, toccando un record storico di durata. Le uve sono state conferite nei tre stabilimenti di Cantina San Giacomo (uve biologiche), Cantina Frentana (uve bianche e rosse) e Sangro (principalmente uve rosse).

“Sono stati vinificati complessivamente 216.000 quintali di uve. Le uve precoci sono state caratterizzate da gradi zuccherini più bassi della media storica a causa di un certo stress idrico, mentre le uve rosse e tardive, che hanno potuto beneficiare delle piogge di agosto e settembre, – ha raccontato Pasquale – hanno recuperato peso e accumulato zuccheri. Il risultato complessivo è soddisfacente per la qualità dei vini, anche per l’ottimale stato sanitario delle uve e la totale assenza di muffe”.

“La stagione 2024 sarà ricordata come molto calda e siccitosa – ha precisato l’agronomo Maurizio Gily – con temperature che già da gennaio si presentavano anomale rispetto alle medie storiche e precipitazioni scarse: solo 45 millimetri di pioggia nei primi tre mesi dell’anno (gennaio-marzo), e poco più di 200 dal primo aprile fino alla fine dell’estate”. Alcuni dati sull’anomalia termica del 2024 in base alle rilevazioni della stazione meteo Cantina Sangro a Fossacesia.

Sono stati 94 i giorni con massime oltre i 30 gradi (17 giorni a giugno, 28 a luglio, 31 ad agosto cioè tutti i giorni, 15 a settembre e 1 a ottobre); 54 i giorni con massime oltre i 35 gradi; 4 quelli con temperature superiori ai 39 gradi ed 1 giorno, il primo agosto, con massima assoluta di 42 gradi. Notti tropicali con minime superiori a 20 gradi sono state 28. Un clima che ha determinato un anticipo di tutte le fasi fenologiche, dal germogliamento fino alla maturazione e, di conseguenza, l’inizio della vendemmia più precoce degli oltre sessanta anni di storia della cantina. 03 dic. 2024

Servizio di SERENA GIANNICO e MASSIMILIANO BRUTTI

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