di Francesco Ingardia
Primo Natale da sindaca di Firenze per Sara Funaro. La città sta cambiando pelle. Grandi opere, turismo sostenibile, sicurezza, le sfide da vincere di qui ai prossimi cinque anni.
Sotto l’albero i fiorentini troveranno la Vacs, la nuova linea tramviaria che collega Fortezza-Libertà-San Marco?
“La data si saprà a breve, le prove con la commissione di Agibilità sono terminate il 28 novembre. È un’infrastruttura molto attesa e determinante per una mobilità efficiente, innovativa e sostenibile”.
Al G7 ha chiesto ha chiesto al ministro Santanchè una norma quadro sugli affitti brevi e una legge speciale sul modello Venezia. Armi per combattere l’overtourism?
“Abbiamo detto in più occasioni quanto sia necessario e urgente promuovere un modello di turismo più sostenibile. C’è bisogno di una legge speciale per la nostra città, come quella che ha Venezia, auspichiamo quindi un intervento normativo nazionale. Nel frattempo, come amministrazione lavoriamo per tutelare Firenze. Siamo già intervenuti con lo stop nel centro storico Unesco agli affitti brevi, che rappresentano una parte importante di questa problematica, ora abbiamo messo in campo un piano che prevede una serie di azioni concrete per arginarne le conseguenze più impattanti, dal divieto delle keybox sulle facciate dei palazzi in area Unesco alle limitazioni per i mezzi atipici per i servizi turistici e il divieto di uso di amplificatori e altoparlanti per le guide, ancora più controlli, fino a un tavolo di lavoro permanente su questi temi, campagne di comunicazione e sensibilizzazione e l’organizzazione degli Stati generali del Turismo, un’occasione importante di confronto con tutti gli attori istituzionali e gli stakeholders, sia pubblici che privati”.
Turismo non solo di massa, ma qualificato e congressuale: in questi anni è stato fatto molto ma la Fortezza è ancora sotto i ferri. Quanto manca per lo sprint finale?
“Il piano di riqualificazione della Fortezza sta andando avanti come da tabella di marcia per avere finalmente un centro congressuale di respiro europeo. È un progetto imponente, al termine del quale 27mila metri quadri di superficie espositiva si aggiungeranno agli esistenti. Via via stiamo completando i vari interventi, il piano prevede la costruzione di due nuovi padiglioni e la riqualificazione delle architetture esistenti. Sono già in corso i lavori per il nuovo padiglione Bellavista e in gara quelli per il Canaviglia. L’anno prossimo è previsto il termine del restauro dei bastioni, che al momento è già oltre il 70% e della riqualificazione del padiglione Machiavelli, che sarà il cuore dell’accoglienza al polo fieristico, allo Spadolini sono già stati svolti importanti interventi di manutenzione durante i mesi di luglio e agosto per non ridurre la funzionalità del padiglione”.
Come immagina (la sua) Firenze tra vent’anni?
“Consapevole della sua storia ma con lo sguardo ben attento al futuro e alle trasformazioni globali, dinamica e innovativa. Una città policentrica, in cui convivano una dimensione metropolitana, che comprenda le esigenze di tutti i comuni dell’area e una di prossimità, con servizi alla portata di tutti e un ruolo essenziale dei quartieri. Una città attrattiva per imprese e startup, inclusiva e accogliente, capace di offrire opportunità a chi nasce qui e a chi qui sceglie di studiare, cercare lavoro, costruire la propria vita”.
Quali dovranno essere i punti di forza del suo mandato per vincere le sfide del futuro?
“Il tema dell’abitare è centrale, agiremo su social housing, edilizia residenziale pubblica, recupero di contenitori vuoti in sinergia anche con altri attori della città. Una delle sfide dell’oggi è quella della conciliazione di tempi di vita e di lavoro, per questo punteremo all’estensione degli orari scolastici con ulteriori attività, all’aumento di posti negli asili nido grazie a nuove strutture, al rafforzamento dei centri estivi. La sicurezza è un diritto di tutti e una priorità per l’amministrazione, stiamo lavorando in questo senso assieme a Prefettura, Questura e forze dell’Ordine. Nello stesso tempo vogliamo promuovere sempre di più una cultura diffusa perché una città più viva è anche più vivibile e sicura. Fondamentale poi la sostenibilità ambientale, su cui siamo impegnati con tutte le azioni necessarie”.
Sui cambiamenti climatici e alluvioni, per esempio, considera urgente il tema delle città spugna? Firenze lo è?
“È un concetto sul quale abbiamo elaborato la pianificazione di diversi interventi, a partire dalla creazione di nuovi spazi verdi, l’uso di asfalti drenanti e un progetto per andare a stombare i corsi d’acqua su cui abbiamo avviato uno studio specifico. A livello metropolitano la Regione sta portando avanti interventi importanti per la mitigazione del rischio idraulico che vanno sempre in questa direzione, a partire dalle casse d’espansione dell’Arno”.
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