La Regione Abruzzo in difficoltà sui finanziamenti per progetti di vita indipendente

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Dal 2012, la Regione Abruzzo ha introdotto i progetti di vita indipendente per garantire l’autodeterminazione delle persone con disabilità grave. Queste iniziative, finanziate attraverso la legge regionale n. 57, mirano a combattere l’isolamento e a facilitare la vita all’interno della comunità. Il contesto attuale, però, risulta preoccupante per le famiglie coinvolte, specialmente alla luce dei recenti sviluppi amministrativi.

Progetti di vita indipendente: una risorsa essenziale

I progetti di vita indipendente si concentrano su persone con disabilità grave, conformemente all’articolo 3, comma 3, della Legge 104/1992. Rivolti a residenti della Regione Abruzzo di età superiore a 18 anni, questi progetti offrono un’opportunità unica per l’autogestione assistita. Attraverso il finanziamento di assistenti personali, si cerca di garantire una maggiore integrazione sociale, vitale per evitare forme di isolamento.

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Ogni anno, l’ambito distrettuale sociale competente pubblica un bando con scadenza al 31 gennaio, per le domande di accesso a questi fondi. Le richieste vengono valutate in base a quattro livelli di bisogno assistenziale: molto alto, alto, medio e basso. Questa classificazione si basa su specifici criteri stabiliti dalla legge, tenendo in conto anche la necessità di supporto continuo. Ad esempio, le persone con necessità di sorveglianza h24 ricevono maggiore attenzione nella valutazione.

Negli ultimi due anni, il finanziamento da parte della Regione Abruzzo ha visto un incremento, con 4 milioni di euro spesi nel 2022 e 4,5 milioni nel 2023. Questi fondi hanno permesso di supportare 511 richieste nel 2023, un segnale positivo per le famiglie in attesa di assistenza.

La situazione attuale e le nuove domande

Oggi, la situazione si fa complicata. Mentre nel 2023 sono state presentate 683 domande, solo una frazione di queste potrebbe ricevere finanziamenti a causa di fondi limitati. Infatti, a pochi giorni dalla fine dell’anno, il budget stanziato di soli 600.000 euro mette in serio rischio la copertura delle richieste. Considerando i costi medi di un progetto di vita indipendente, la cifra disponibile è nettamente insufficiente. Un progetto di fascia molto alta può costare fino a 12.000 euro l’anno, mentre le altre fasce ricevono meno: 10.000, 8.000 e 6.000 euro.

La distribuzione delle domande presentate è varia: 49 nella fascia “molto alta”, 322 in quella “alta”, 151 “media” e 161 “bassa”. Solo un numero ridotto di progetti potrà essere finanziato se non ci sarà un incremento delle risorse disponibili. Attualmente, sembra che meno del 10% delle domande potrà ricevere aiuto, una notizia devastante per molte famiglie che si erano a lungo affidate a questo supporto finanziario.

Urgenza di trovare soluzioni

Dopo aver tracciato questo scenario critico, è evidente la necessità di una rapida risposta da parte delle istituzioni. Per le famiglie con disabili gravi, il mancato accesso ai finanziamenti significa affrontare difficoltà quotidiane enormi. Spesso, le persone che si prendono cura di un familiare hanno dovuto rinunciare a lavoro e altre responsabilità. La richiesta di maggiore attenzione da parte del presidente Marsilio è quindi fondamentale; si chiede di reperire risorse adeguate che possano garantire almeno livelli di finanziamento simili a quelli del 2023.

Recentemente, una modifica alla legge regionale ha cercato di ampliare la platea dei beneficiari, eliminando il limite ISEE di 20.000 euro. Tuttavia, non ha senso accettare più domande senza un’idonea disponibilità economica. La copertura delle richieste deve essere garantita in modo concreto, altrimenti si rischia di allargare il bacino di persone ammissibili senza poter aiutare nessuno realmente.

La questione dei progetti di vita indipendente non è solo un tema amministrativo, ma tocca profondamente il piano sociale e umano. Con la nuova finanziaria in preparazione per il 2025, si auspica che le istituzioni possano rispondere adeguatamente a queste necessità, evitando che più famiglie debbano dover affrontare sfide insormontabili.

Ultimo aggiornamento il 3 Dicembre 2024 da Marco Mintillo

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