Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha promesso ieri nuovi aiuti militari all’Ucraina per un totale di 650 milioni di euro, al suo arrivo a Kiev, per una visita non annunciata e colloqui con il presidente Volodymyr Zelensky, mentre è in corso la campagna elettorale per le elezioni legislative in Germania. Questo viaggio a sorpresa arriva in un momento in cui le forze ucraine si stanno ritirando dal fronte e mentre l’imminente arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca fa temere una cessazione degli aiuti americani a Kiev. Inoltre, la visita di Scholz – la prima in due anni e mezzo e la seconda del cancelliere nel Paese dall’inizio della guerra – avviene poco più di due settimane dopo una conversazione telefonica tra il capo del governo di Berlino e il presidente russo Vladimir Putin, che ha procurato al leader tedesco una forte ondata di critiche. Obiettivo della visita, secondo la cancelleria tedesca, è “esprimere solidarietà all’Ucraina”, proprio come avvenuto ieri con l’arrivo del nuovo capo della diplomazia europea, Kaja Kallas, e del presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. Alla stazione di Kiev, Scholz è stato accolto da Oleksandr Mishchenko, viceministro degli Affari esteri ucraino.
“Per più di 1.000 giorni l’Ucraina si è difesa in modo eroico contro la spietata guerra d’aggressione russa”, ha spiegato subito dopo il suo arrivo. “Vorrei chiarire qui che la Germania rimarrà il più forte sostenitore dell’Ucraina in Europa”, ha aggiunto, annunciando nuovi aiuti militari tedeschi per un ammontare di 650 milioni di euro, che verranno consegnati a partire da dicembre. “L’Ucraina può contare sulla Germania: diciamo quello che facciamo. E facciamo quello che diciamo”, ha insistito. Ma nonostante le ripetute richieste del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il cancelliere non cambierà la propria posizione sui Taurus: i missili tedeschi a lungo raggio non saranno ceduti a Kiev. Il cancelliere, sottolinea la Bild, continua a pensare che sia troppo pericoloso. Se l’Ucraina lanciasse i Taurus tedeschi in profondità in Russia, infatti, secondo il capo del governo di Berlino la guerra potrebbe espandersi. Ma Scholz resta piuttosto freddo anche sull’ipotesi di accelerare l’adesione dell’Ucraina alla Nato. Anche se questo fine settimana il presidente ucraino ha nuovamente chiesto di aderire all’Alleanza atlantica, passo “necessario per la sopravvivenza” dell’Ucraina, la Germania è uno degli alleati di Kiev che ritiene prematuro questo approccio. Intanto, dopo quasi tre anni di guerra, le richieste di avviare negoziati con Mosca si fanno sempre più pressanti. Così uno degli obiettivi della visita di Scholz è proprio scoprire in una conversazione altamente confidenziale come il presidente Zelensky valuta la situazione sul terreno. E, in particolare, capire con maggiore esattezza su cosa lui e il suo Paese sarebbero eventualmente pronti a negoziare. Scholz, ricorda Bild, ha infatti più volte sottolineato che “niente dovrebbe essere deciso sopra le teste degli ucraini”.
Ricerca della pace che è anche al centro dell’iniziativa diplomatica della ministra Annalena Baerbock oggi in Cina. In missione nel Paese asiatico, la ministra ha detto che lo scopo della sua visita è proprio l’inizio del processo che dovrebbe portare a una soluzione negoziata del conflitto. “Posso solo sottolineare ancora una volta: per proteggere la nostra sicurezza tedesca ed europea, ora dobbiamo sostenere l’Ucraina, ed è altrettanto importante unirci al processo di pace in tutto il mondo, ed è per questo che sono qui in Cina oggi”, ha detto Baerbock ai giornalisti, evidenziando a questo proposito proprio la missione del cancelliere a Kiev.
Ma oltre ai tentativi di trovare una strada per la pace, il viaggio di Scholz in Ucraina ha certamente una grande valenza politica, sul fronte interno. Scholz è un leader indebolito, la cui coalizione è andata in pezzi all’inizio di novembre. Candidato del partito socialdemocratico alle elezioni legislative anticipate che si terranno il 23 febbraio, è dato perdente dai sondaggi contro i conservatori. Nella sua campagna, così, sta cercando di presentarsi come cancelliere della pace e sostenitore della moderazione, mentre i conservatori sostengono un aumento degli aiuti all’Ucraina. Sabato, in un discorso elettorale, Scholz ha promesso di mantenere la calma sulla questione della guerra tra Russia e Ucraina, denunciando i toni aggressivi del suo avversario conservatore Friedrich Merz. Quest’ultimo è favorevole, a determinate condizioni, alla consegna a Kiev di missili Taurus tedeschi, che consentirebbero di colpire in profondità il territorio russo. Una linea rossa per Scholz, che su questo punto si oppone ai suoi alleati americani, francesi e britannici, in un Paese attraversato da una significativa corrente d’opinione filo-russa.
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