Repubblica Futura, erede in tutto di Alleanza Popolare, sembra aver deciso di intraprendere una missione ben definita: colpire GiornaleSM a ogni costo. Non si tratta di una battaglia per il rispetto delle regole o per una maggiore trasparenza nell’informazione, ma di una vera e propria crociata politica contro chi ha avuto il coraggio di mettere in luce verità scomode su quel partito e sulle sue relazioni passate e presenti.
Parliamo di un partito che annoverava, e annovera ancora oggi, personaggi che hanno avuto rapporti discutibili con individui vicini alla famigerata CRICCA. Il loro obiettivo non è certo quello di tutelare il pluralismo o di garantire una corretta applicazione della legge, bensì di portare avanti una strategia di distrazione di massa, volta a nascondere i propri scheletri nell’armadio e le contraddizioni che continuano a macchiare la loro storia politica.
Questo accanimento contro GiornaleSM è un chiaro esempio di strumentalizzazione politica delle leggi, che non vengono utilizzate per il bene comune, ma come arma per cercare di screditare e silenziare chi non si piega al loro volere. Un comportamento che non solo tradisce i principi democratici, ma pone interrogativi seri sul rispetto delle istituzioni e delle regole del gioco politico.
La Legge Lonfernini sull’Informazione, approvata nel 2023, rappresenta un esempio lampante di come il diritto possa essere piegato per servire fini politici. Questa norma, oltre a essere tecnicamente discutibile, è palesemente indirizzata a colpire determinate voci scomode, travalicando i confini del buon senso e della giurisdizione.
Infatti, la legge pretende di regolare chi parla “ricorsivamente” di San Marino, arrivando a includere persino siti esteri. Avete letto bene: una normativa locale che si arroga il diritto di imporre vincoli a chi opera al di fuori del territorio sammarinese. Questo approccio sfida apertamente i principi giuridici internazionali e ha già attirato critiche, con diversi esperti europei che l’hanno definito autoritaristico. Non è difficile immaginare che anche gli organismi europei si esprimeranno presto in termini simili, denunciandone l’incompatibilità con le normative sovranazionali.
Ma il vero problema non è solo la legge, bensì il modo in cui viene strumentalizzata. Chi stabilisce chi è in regola e chi no? Apparentemente, Repubblica Futura ha assunto il ruolo di giudice e giuria, colpendo esclusivamente GiornaleSM mentre ignora decine e decine di siti, anche sammarinesi, che sembrano non rispettare gli obblighi imposti dalla normativa.
Questa applicazione selettiva è non solo scorretta, ma anche una chiara manifestazione di intenti persecutori contro una voce libera e indipendente.
Un esempio lampante di questa disparità di trattamento (DUE PESI E DUE MISURE) è quello di Tribuna Politica Web, un sito che, in base agli allegati a questo articolo, presenta gravi incongruenze rispetto alla legge n.40/2023. Ecco i punti più rilevanti:
– Non risulta registrato come testata giornalistica:
Secondo quanto emerge dal sito dell’Autorità Garante per l’Informazione, Tribuna Politica Web non figura tra le testate registrate, nonostante si autoproclami tale. Sul proprio sito, infatti, il portale si definisce una “TESTATA,” ma tale affermazione appare priva di fondamento legale.
– Non rispetta le prescrizioni della Legge Lonfernini:
Tribuna Politica Web non sembra aver inviato l’elenco dei finanziatori né indicato gli importi ricevuti, come richiesto dalla legge n.40/2023. Questo obbligo è stato puntualmente sollevato contro GiornaleSM, ma completamente ignorato nei confronti di questo sito.
– Un direttore politicamente coinvolto:
Il sito è diretto da Francesco Chiari, figura politica e candidato alle ultime elezioni con il partito Domani – Motus Liberi, assieme al dott. CODICE’.
Questo legame diretto con un partito politico solleva ulteriori interrogativi sulla trasparenza e sull’imparzialità della denuncia pubblica da parte di Repubblica Futura.
Il famoso DUE PESI E DUE MISURE!
Nonostante le evidenze che emergono su Tribuna Politica Web, Repubblica Futura non ha mai sollevato un’interpellanza o un interrogativo sul suo conto. Come mai questo silenzio?
La risposta è semplice: indulgenza strategica nei confronti di un possibile futuro alleato politico. Repubblica Futura dimostra di utilizzare la legge in modo selettivo, come uno strumento per fini personali, colpendo esclusivamente chi non si allinea alla propria narrazione e chi ha il coraggio di svelare la verità.
Il “crimine” di GiornaleSM? Aver raccontato la verità.
Questo include indagini e rivelazioni sulla CRICCA e sui rapporti di alcuni membri di Repubblica Futura con individui vicini a questa rete oscura. Negli anni, GiornaleSM ha pubblicato articoli che hanno fatto luce su episodi imbarazzanti e decisamente discutibili legati sia al passato di Alleanza Popolare che alle attuali dinamiche di Repubblica Futura. Esporre fatti scomodi è stato sufficiente per trasformare il sito in un bersaglio di attacchi politici e legali.
Ciò che rende questa vicenda ancora più grottesca è che GiornaleSM è un sito estero, e quindi fuori dalla giurisdizione sammarinese. Nonostante ciò, Repubblica Futura insiste nel portare avanti accuse prive di fondamento legale, ignorando completamente la realtà giuridica.
Il caso di Tribuna Politica Web, con tutte le sue possibili irregolarità, è emblematico. Repubblica Futura preferisce chiudere un occhio (anzi, entrambi), confermando un approccio che tradisce ogni principio di imparzialità.
Probabilmente il loro obiettivo non è perseguire l’interesse pubblico, bensì portare avanti campagne mirate contro la stampa libera, come quella rappresentata da GiornaleSM.
Una stampa libera che ha osato scoperchiare i loro segreti e ha portato alla luce verità inconfessabili che legano alcuni membri del partito a realtà scomode e inaccettabili per la democrazia come quelle di persone vicine alla CRICCA.
Non si tratta di far rispettare la legge, ma di utilizzarla per punire chi rappresenta una minaccia.
Questo approccio non solo è scorretto, ma è anche condannato dalle autorità europee, e recentemente anche dal GRECO, che hanno già espresso preoccupazioni sul controllo eccessivo dell’informazione da parte di governi locali. Lo stesso GRECO ha esortato il parlamento sammarinese a adottare un regolamento per i propri consiglieri che vieta di avvantaggiarsi della propria posizione politica non tutelando l’interesse collettivo ma solo quello proprio, personale o del proprio partito.
L’atteggiamento di Repubblica Futura non è una novità, un partito che ha sempre mostrato una sorprendente capacità di proteggere i propri interessi a discapito di chiunque si opponesse. Oggi, i “nipotini” di Alleanza Popolare continuano su questa strada, usando la legge, concepita male e fatta peggio, votata anche da loro come scudo per i propri interessi e come spada contro chi osa sfidarli.
Questa vicenda non riguarda solo GiornaleSM, ma il futuro della libertà di stampa a San Marino. Se un partito politico può utilizzare una legge per colpire un media indipendente, cosa impedisce che lo stesso accada ad altri? La libertà di informazione non è un privilegio, ma un diritto fondamentale che deve essere difeso a ogni costo.
La libertà di informazione è un diritto inalienabile, non un privilegio da concedere o ritirare a discrezione di chi detiene il potere. E quando questo diritto è sotto attacco, è un dovere alzare la voce e denunciare. Non solo a San Marino, ma anche in Europa, dove il rispetto per i diritti umani e la libertà di stampa sono pilastri irrinunciabili della civiltà. Repubblica Futura deve essere chiamata a rispondere delle sue azioni, e il popolo sammarinese ha il diritto di conoscere la verità.
La libertà di stampa non può essere piegata ai giochi di potere. È un diritto di tutti, e va difeso.
Comunicato stampa
Marco Severini – direttore di GiornaleSM
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