Baroni a caccia di un record storico

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La Lazio ha scoperto il fattore campo, la sua missione è mantenere lo stadio Olimpico un fortino inespugnabile. Napoli in Coppa Italia, Inter e Atalanta in Serie A: tre big del nostro calcio proveranno nelle prossime settimane l’impresa che da marzo in poi non è riuscita a nessuno tra Italia ed Europa, battere la Lazio a domicilio. Dall’11 marzo ad oggi l’aquila è rimasta imbattuta nella Capitale. Quel Lazio-Udinese 1-2 fu la goccia che fece traboccare il vaso: Maurizio Sarri dedusse dalla ripresa con i friulani che la squadra avesse bisogno di voltare pagina. Di lì in poi, in effetti, Igor Tudor e Marco Baroni hanno inanellato ben 16 partite senza conoscere la sconfitta interna: 13 vittorie e 3 pareggi complessivi, suddivisi in 5 vittorie e un segno X con il tecnico croato, 8 vittorie e 2 pari con il mister fiorentino. Tudor iniziò il 30 marzo – con Lazio-Juventus 1-0, gol di Marusic nel finale – un filotto di risultati positivi che all’inizio di dicembre ancora non si è interrotto. La Lazio non conosce sconfitta a Roma da ben 249 giorni. Le 16 gare utili sono un unicum assoluto nel nuovo millennio.

BOTTINO INVIDIABILE – Nell’era Tudor allo stadio Olimpico è caduta per due volte la Vecchia Signora, una in Serie A, l’altra nella semifinale di ritorno di Coppa Italia.

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Anche Salernitana, Verona ed Empoli furono regolate agevolmente dai biancocelesti, che frenarono all’ultima giornata della scorsa stagione (1-1 col Sassuolo). Dall’avvento di Baroni, la Lazio si è sbarazzata di Venezia, Verona, Empoli, Genoa, Cagliari e Bologna in campionato, oltre che di Nizza e Porto in Europa League, pareggiando soltanto con Milan (2-2) e Ludogorets (0-0). Le 16 gare senza macchie rappresentano un ruolino di marcia fragoroso. Infatti, mai nell’era Lotito la Lazio era riuscita ad arrivare a tanto. I biancocelesti, al massimo, si erano fermati a 15 partite consecutive senza perdere.

PRECEDENTI – Tra il marzo e il novembre 2021 Simone Inzaghi e Maurizio Sarri avevano infilato 15 appuntamenti casalinghi senza conoscere il gusto amaro del k.o.. Dopo la rovinosa caduta in Champions League con il Bayern Monaco (1-4), il 12 marzo del 2021 Inzaghi aveva battuto il Crotone nel finale (3-2) con una zampata di Felipe Caicedo. La Lazio in estate si sarebbe separata dal tecnico piacentino, e Sarri avrebbe perso soltanto il 20 novembre con la Juventus (0-2 con doppietta di Bonucci), a 253 giorni di distanza dall’ultima volta. La Lazio era arrivata a 15 match interni di seguito senza sconfitte già altre due volte. Il 22 maggio 2005 Giuseppe Papadopulo pareggiò all’Olimpico con la Fiorentina (1-1), lasciando la squadra in estate a mister Delio Rossi, che avrebbe perso a Roma soltanto il 26 febbraio 2006, proprio nel derby della Capitale (0-2 con le reti di Taddei e Aquilani), ben 280 giorni dopo, tra tutte le competizioni. Delio Rossi portò dunque la striscia a 15 (che includendo le due gare di Intertoto con Tampere United e Marsiglia sarebbero 17). Quindici risultati utili di fila arrivarono anche tra il 20 gennaio e il 19 settembre 2001. Dopo la sconfitta del 7 gennaio col Napoli (1-2), Sven-Göran Eriksson sconfisse l’Inter (2-0) dando inizio a una striscia che si sarebbe interrotta in Champions League il 19 settembre con i francesi del Nantes, che sconfissero la creatura di Dino Zoff alla seconda giornata della prima fase a gironi della competizione, dopo 242 giorni di imbattibilità casalinga. Vladimir Petkovic si fermò a 14 gare interne utili: dopo la sconfitta col Genoa del 23 settembre 2012 sotto i colpi di Marco Borriello, dal 2-1 sul Siena del 30 settembre 2012 la Lazio dell’ex c.t. della selezione svizzera sarebbe tornata a perdere all’Olimpico soltanto il 26 gennaio 2013: il Chievo di Eugenio Corini espugnò la casa dei biancocelesti con una rete di Alberto Paloschi, a 117 giorni di distanza dall’ultima battuta d’arresto nella Città Eterna.

RECORD ASSOLUTO – Negli ultimi 25 anni, soltanto una Lazio ha conquistato più dei 16 risultati utili consecutivi – striscia ancora aperta – della Lazio del 2024. Ne mise in fila addirittura 20 tra il marzo e il dicembre del 2000. Eriksson scivolò col Feyenoord (1-2) il 29 febbraio, ma col 2-2 con l’Inter dell’11 marzo avrebbe aperto una serie positiva che sarebbe durata addirittura 269 giorni, fatta di 20 gare all’Olimpico senza delusioni tra Serie A, Champions League, Coppa Italia e Supercoppa italiana. Sarebbe stato il Leeds in Champions League (0-1) a chiudere il cerchio e tornare a fare assaporare ai biancocelesti il sapore della sconfitta, proprio in un gelido 5 dicembre.

COPPA ITALIA – Domani sera, ben 24 anni dopo, proprio il 5 dicembre lo stadio Olimpico sarà teatro di un altro match di cartello. La Lazio si augura che il Napoli non sia il nuovo Leeds. L’ambizioso obiettivo è seguire la scia del compianto Eriksson. Infilare altre 4 gare senza k.o. e raggiungere le 20 sfide consecutive senza perdere davanti ai propri tifosi significherebbe eguagliare il record realizzato da una delle formazioni biancocelesti più forti di sempre, e soprattutto uscire dal tour de force casalingo con Napoli, Inter e Atalanta senza aver fallito gli scontri diretti. A confortare la Lazio sono i numeri: nell’ultimo lustro i biancocelesti hanno mantenuto nel mese di dicembre la nobile media di 2,00 punti a partita. Persino chiudere sotto la media vorrebbe dire terminare il girone di andata in prossimità della zona Champions League. Vorrebbe dire, in altre parole, continuare a sorprendere.

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