È ufficiale: la Bcc di Carate Brianza e la Bcc di Treviglio vanno verso la fusione. La nuova Bcc si chiamerà “Banca di Credito Cooperativo Carate Brianza e Treviglio” e avrà la sede legale a Carate e quella amministrativa a Treviglio.
Ok da Iccrea, si va verso la fusione tra le Bcc di Treviglio e di Carate Brianza
In una nota congiunta, oggi pomeriggio i Cda delle due banche hanno confermato che lo scorso 28 novembre il Consiglio di Amministrazione di Iccrea SpA, quale Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, ha approvato il progetto di aggregazione tra le due Banche, “rilasciando il proprio assenso all’operazione e formalizzando la presentazione dell’istanza all’Autorità di Vigilanza per il rilascio dell’autorizzazione all’operazione di fusione”. In caso di approvazione da parte della BCE, l’iter deliberativo sull’opera-zione di fusione si concluderà con l’approvazione delle Assemblee straordinarie dei Soci delle due Banche.
Una delle più importanti banche cooperative della Lombardia
La fusione delle due Bcc darebbe vita ad una delle più grandi Bcc della Lombardia per numero di Soci, per patrimonio netto e per totale dell’attivo, “in grado di valorizzare maggiormente la propria funzione sociale nell’ambito dei territori storicamente presidiati dalle due Banche, composto da 230 Comuni, suddivisi prevalentemente tra le province di Monza-Brianza, Milano, Bergamo, Lecco e Cremona, in continuità con identità e valori del Credito Cooperativo secondo una visione condivisa, coerente con i fondamenti della vocazione mutualistica” spiegano le due Bcc in una nota congiunta.
Molti soci (a Treviglio) e molti soldi (a Carate): i numeri
Bilanci del 2023 alla mano, se la nuova super Bcc brianzolo-trevigliese fosse già esistita l’anno scorso avrebbe gestito 65 sportelli, e generato una raccolta totale (la somma dei depositi in conto corrente e dei depositi per investimenti) superiore a sette miliardi di euro. Un dato superiore a quello maturato da Bcc Milano, la Cassa rurale che nel 2022 ha «assorbito» la Bcc di Bergamo. Nel dettaglio, nel 2023 Treviglio ha raccolto 2,4 miliardi di euro, mentre Carate 4,7 miliardi.
Volendo sommare (in modo molto brutale) i dati dei due bilanci, nel 2023 una Bcc Treviglio-Carate avrebbe generato un utile di poco inferiore ai 54 milioni di euro, somma dei 17,92 milioni di Treviglio e dei 35,9 di Carate. Ma se sul fronte delle masse economiche è la Bcc brianzola a tirare le fila, sul fronte della compagine sociale sarebbe l’esatto contrario. La nuova banca post-fusione conterà circa 27mila soci, e in questo caso sarebbe proprio Treviglio a portare in dote la quota maggiore di teste: alla fine dell’anno scorso erano 20mila e 966, contro i 6475 di Carate Brianza.
“Rafforzare la vocazione mutualistica”
“I vertici delle due BCC sono convinti altresì che dall’aggregazione nascerà una nuova Banca rafforzata nell’organizzazione e nella vocazione mutualistica, che manterrà salde relazioni con le comunità di riferimento e favorirà la creazione di un maggior valore rispetto a ciò che le due Banche potranno conseguire operando separatamente – continua la nota congiunta delle due banche – Tale maggior valore andrà a vantaggio dei Soci, dei Clienti e delle Comunità locali, favorendo la mutualità, le relazioni di lunga durata, la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile dei territori nei quali la “nuova Banca” opererà”.
Proprio sulla vocazione mutualistica e sul legame con il territorio si era molto discusso nelle scorse settimane: il timore di molti analisti, primo tra i quali il presidente della Federazione lombarda delle Bcc Alessandro Azzi, era proprio sulla tenuta del radicamento locale e dei legami con i rispettivi territori delle due banche.
Il nome: “Banca di Credito Cooperativo Carate Brianza e Treviglio”
La nuova realtà bancaria sarà denominata “Banca di Credito Cooperativo Carate Brianza e Treviglio – Società Cooperativa” e avrà sede legale a Carate Brianza e sede amministrativa a Treviglio.
“I Consigli di Amministrazione delle due Banche, tramite i rispettivi Presidenti, sottolineano che la denominazione prescelta è stata fortemente voluta quale segno della volontà di mantenere vivo il radicamento della nuova Banca rispetto agli storici territori di competenza – spiegano i due presidenti Ruggero Redaelli (Carate) e Giovanni Grazioli (Treviglio) nella nota congiunta. – Nell’ambito del progetto di fusione sono state, inoltre, previste alcune modifiche statutarie che garantiranno, per il futuro, la continuità e la stabilità nella rappresentanza delle rispettive compagini sociali all’interno del Consiglio di Amministrazione della nuova Banca”.
Carate lavorerà su corporate, Treviglio sul retail
Dalla nota congiunta emerge anche qualche elemento sulle linee di sviluppo futuro della nuova banca post-fusione, caratterizzata da un’anima “corporate” – incarnata da Carate – e una “retail” che ha la sua forza nella popolosissima base sociale trevigliese.
“La nuova Banca, oltre ad accrescere le esperienze attuali delle due BCC nei settori tradizionali del credito e della finanza retail, consentirà lo sviluppo ed il consolidamento delle peculiarità tipiche di ciascuna di esse, rappresentate, per quanto riguarda la BCC di Carate Brianza dalla vocazione di banca “corporate” e per quanto riguarda la BCC di Treviglio con la caratteristica di banca “retail”, migliorando ulteriormente il rendimento di molteplici attività e l’offerta di prodotti e servizi e rafforzando, anche in ottica evolutiva, la propria operatività – così la nota congiunta – Inoltre, il contesto territoriale risulta favorevole all’impego di sinergie commerciali tra le due Banche per garantire un adeguato presidio del territorio, necessario a rispondere agli eterogenei fabbisogni della clientela attuale e potenziale”.
La leva degli impieghi: aumenteranno i volumi di prestiti e mutui
Anche sul fronte dell’operatività, la strategia condivisa è di aumentare gli impieghi. L’obiettivo è “per sostenere maggiormente le attività economiche del territorio storico di competenza della BCC di Treviglio, che sarà assicurato dal maggior apporto patrimoniale e di liquidità da parte della BCC di Carate Brianza”.
Personale: nessun taglio per mobilità né incentivi all’esodo per esubero
“Infine, l’aggiornamento del modello organizzativo e distributivo della nuova Banca consentirà, oltre ad un efficace presidio dei territori di competenza caratterizzati da una forte vocazione produttiva, una maggiore specializzazione nell’ambito dell’attività consulenziale offerta alla clientela, sia con riguardo al credito che relativamente alla finanza retail. I Direttori Generali sottolineano che l’aggregazione intende promuovere un forte impulso alla valorizzazione delle risorse umane ed al rafforzamento delle competenze del personale e che non verrà attuata alcuna procedura di mobilità e di incentivi all’esodo per esubero di personale. Per quanto riguarda i target previsti dal piano industriale, i dati saranno specificatamente esaminati e discussi in sede di approvazione del progetto di aggregazione che avverrà nel corso delle Assemblee che saranno convocate dopo l’approvazione della BCE” continua la nota.
Ora le assemblee, dopo l’ok della Banca centrale Europea
La palla passa quindi ora alla Bce e quindi ai soci, che dovranno confermare la fusione nelle due Assemblee straordinarie dei Soci, che si terranno presumibilmente nei prossimi mesi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link