Una vasta operazione guidata dalla polizia britannica ha scoperto un sistema di riciclaggio di denaro miliardario che ha consentito a spie russe e trafficanti di droga europei di eludere le sanzioni
Il bitcoin, che ha appena superato i 100 mila dollari, è la criptovaluta più popolare ma è circondata da mistero, scandali e una reputazione ancora oscura. E ora finisce al centro di una operazione della polizia britannica su un sistema di riciclaggio tra Londra, Mosca e Dubai.
Nei 16 anni trascorsi dall’invenzione del bitcoin, nessuno è stato in grado di identificare con assoluta certezza il suo fondatore. Tutto ebbe inizio nell’ottobre del 2008, quando un «libro bianco» di nove pagine attribuito a un certo Satoshi Nakamoto presentò i principi di questa valuta virtuale che «consentirebbe di effettuare pagamenti online da un istituto finanziario all’altro senza passare per le istituzioni finanziare».
L’intuizione originaria
L’idea era quella di sfuggire al controllo delle banche centrali, tradizionalmente le uniche istituzioni in grado di creare moneta. Ma Satoshi Nakamoto è un nome vero? Uno pseudonimo? Una squadra di persone? Ci sono diverse teorie, ma il mistero persiste. Uno scienziato informatico australiano di nome Craig Wright affermò di aver scritto questo libro bianco, ma l’Alta Corte di Giustizia di Londra escluse che si trattasse del mitico Nakamoto. Fin dalla sua creazione, Bitcoin ha ricevuto accuse di essere la valuta utilizzata nel deep internet per pagamenti illegali che non lasciano traccia. È anche la valuta rivendicata dagli hacker nei loro attacchi informatici.
L’indagine della polizia britannica
Ora la questione sta diventando pure geopolitica. Il presidente eletto Usa, Donald Trump, sarebbe persino pronto a creare una sua stablecoin, ovvero una criptovaluta ancorata al valore del dollaro, tramite la piattaforma World Liberty Financial costituita a settembre. Notizia alla base della recente impennata del suo valore, ma la popolare cripto sta diventando il tramite di organizzazioni criminali e entità statuali che vogliono nascondere i proventi di attività illecite. Una vasta operazione guidata dalla polizia britannica ha appena scoperto un sistema di riciclaggio di denaro multi-miliardario gestito tra Londra, Mosca e Dubai che ha consentito a spie russe e trafficanti di droga europei di eludere le sanzioni, ha riportato in apertura il quotidiano britannico Financial Times. La National Crime Agency del Regno Unito ha affermato mercoledì 4 dicembre che la sua indagine Operation Destabilise si è concentrata su due società, Smart e TGR, che hanno agito come hub per criminali ricchi di denaro e individui colpiti dalle sanzioni occidentali destinate agli oligarchi di Mosca finiti in black-list che facevano affidamento sulla criptovaluta al di fuori del sistema bancario.
La rete cripto usata da trafficanti di coca
La NCA ha affermato che la rete era stata utilizzata da clienti tra cui il cartello Kinahan, noti trafficanti di cocaina irlandesi collegati a numerosi omicidi su commissione, nonché per finanziare gruppi ransomware e «operazioni di spionaggio russe» dalla fine del 2022 alla metà del 2023. La rete illecita, operativa in oltre 30 Paesi, illustrerebbe l’interazione tra stati ostili e criminali organizzati poiché le sanzioni economiche hanno costretto Paesi come la Russia a trovare modi per operare in Occidente. Il caso mostra anche il crescente utilizzo di criptovaluta da parte di coloro che sono tagliati fuori dal sistema bancario globale, ha spiegato ancora il Financial Times.
Rob Jones, direttore generale delle operazioni presso la NCA, ha definito l’indagine «la più significativa operazione di riciclaggio di denaro» che la sua agenzia abbia mai intrapreso. Aggiungendo che «ti porta da McMafia, attraverso Narcos, attraverso [John] le Carré, perché hai lo spionaggio, il crimine organizzato transnazionale e hai riciclatori di denaro e criminali informatici di lingua russa d’élite».
Tether valuta di riferimento
La rete ha utilizzato corrieri per raccogliere denaro da criminali in un Paese come il Regno Unito in cambio di criptovaluta, con Tether come valuta di riferimento. Il denaro sarebbe poi stato riciclato tramite aziende e il valore equivalente reso disponibile in altri Paesi. Questo commercio bidirezionale ha esplicitato in modo chiaro che i boss della cocaina iper-liquidi di denaro hanno aiutato contemporaneamente i criminali informatici e le élite russe a riciclare criptovalute rubate e ad accedere al denaro eludendo le sanzioni occidentali. Tether ha sostituito bitcoin diventando la «criptovaluta del momento», secondo i funzionari della NCA, poiché il suo legame con il dollaro USA aiuta i criminali a garantire che il valore del denaro venga mantenuto.
Gli azionisti e i faccendieri
Cantor Fitzgerald ha acquisito una quota del 5% in Tether. Howard Lutnick, proprietario di maggioranza e amministratore delegato di Cantor, è diventato un evangelista della stablecoin, che ora è un grande cliente della sua azienda. Lutnick, che è co-presidente del team di transizione di Donald Trump, è stato nominato a capo del dipartimento del commercio dal presidente eletto degli Stati Uniti. Il gruppo mediatico statale russo RT, colpito dalle sanzioni, ha anche utilizzato la rete Smart per spostare denaro in segreto per supportare «le attività di un’organizzazione mediatica in lingua russa nel Regno Unito», ha affermato la NCA. Oltre 100 miliardi di sterline vengono riciclati nel o attraverso il Regno Unito ogni anno, secondo i funzionari della NCA, fino a 5 miliardi di sterline dei quali vengono ottenute tramite criptovaluta.
Gli hub fisici dove riciclare denaro
TGR, che ha un ufficio vicino a Oxford Circus a Londra e anche a Dubai, avrebbe collaborato con Smart ricevendo grandi somme di denaro fisico per conto della proprietaria di Smart, Ekaterina Zhdanova. Si tratta di una 38enne di Mosca che ha occupato le copertine delle riviste economiche in Russia ed è stata accusata dal Tesoro degli Stati Uniti di aver trasferito più di 100 milioni di dollari negli Emirati Arabi Uniti per conto di un oligarca non identificato colpito dalle sanzioni. Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a Zhdanova l’anno scorso; ora è in custodia ai domiciliari in Francia. TGR è gestita da George Rossi ed Elena Chirkinyan, secondo la NCA, entrambi sottoposti a sanzioni dal Tesoro degli Stati Uniti proprio a partire da mercoledì 4 dicembre. La NCA ha anche arrestato 84 persone, molte delle quali sono in prigione, e sequestrato 20 milioni di sterline in contanti e criptovalute.
Il fenomeno dei mixer
Fra i sistemi più utilizzati per riciclare l’incasso illecito, ha raccontato qui il Corriere della Sera, ci sarebbero anche le frodi sull’Iva attraverso il meccanismo dei mixer. Strumenti che raccolgono criptovalute da un numero elevato di utenti. Secondo Bankitalia, che ha elaborato un dossier sul tema, sarebbero in grado di mischiare l’ammontare complessivo del denaro virtuale ottenuto per poi ri-trasferirlo ad altri indirizzi riconducibili agli stessi utenti che hanno compiuto la prima operazione, facendone perdere traccia. I mixer sarebbero «decentralizzati»: cioè gli sviluppatori del protocollo hanno un ruolo iniziale nel versamento, ma poi il sistema diventa autonomo.
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