A poco più di un anno dall’ingresso di Lifenet Healthcare come partner strategico, Cab Polidiagnostico continua la sua crescita nel settore della sanità privata. Il 2024 è stato un anno pieno di novità, per la realtà nata a Barzanò, ma oggi punto di riferimento per tutto il territorio brianzolo. Nel mese di gennaio è stata inaugurata la nuova sede di Fino Mornasco (CO); nel mese di luglio viene inaugurato a Lissone (MB) il nuovo polidiagnostico di oltre 1000mq con i servizi di endoscopia ed odontoiatria; infine a novembre è stata finalizzata l’acquisizione di una nuova stuttura per la realizzazione di un nuovo centro a Milano.
Com’è andato il 2024 per Cab Polidiagnostico
Sono tempi di nuove acquisizioni e importanti investimenti per Cab, che ad oggi conta sul territorio 10 poli diagnostici e 30 punti prelievo Glab, e ha tutta l’intenzione di continuare in questa direzione, come ha spiegato il direttore di Cab Polidiagnostico Paolo Godina.
Qual è il bilancio di questo primo anno di partenrship con Lifenet Healthcare?
Il bilancio è estremamente positivo. Lifenet ha rispettato la promessa che ci eravamo fatti all’inizio di questo percorso insieme, ci ha dato piena libertà sui progetti di sviluppo, contribuendo con competenza e velocità decisionale. Non si limitano a essere soci di capitale: sono anche ottimi consulenti. Questa collaborazione strategica ci permette di sfruttare sinergie reciproche, Lifenet sta diventando uno dei principali erogatori di servizi sanitari privati in Italia, e per noi è molto importante e stimolante poterci confrontare con loro.
Qual è l’attuale dimensione del vostro gruppo in termini di personale?
Abbiamo 185 dipendenti, oltre a circa 500 medici. Se consideriamo tutte le collaborazioni esterne, parliamo di un totale di oltre 700-800 persone coinvolte. Siamo cresciuti tanto e questo ci consente di offrire un servizio sempre più capillare e specializzato.
Il nuovo centro di Milano e i progetti per il futuro
Con la recente acquisizione del Poliambulatorio Metica San Gregorio, Cab è arrivata anche a Milano, quali sono state le ragioni alla base di questa operazione?
Si tratta di un centro medico storico che rappresenta una vera e propria “foto copia” delle nostre attività principali: medicina ambulatoriale, medicina del lavoro e odontoiatria.
Per noi era quindi una grande opportunità, per aprirci ad un nuovo territorio, molto competitivo, con la garanzia di avere una struttura già consolidata. Inoltre, essendo vicino al centro operativo di Lifenet, ci consente di creare ulteriori sinergie operative. Siamo orgogliosi che la proprietà abbia scelto noi per proseguire il progetto di crescita e sviluppo della sede. Daremo continuità a tutto quanto è stato realizzato, ampliando l’offerta dei servizi e introducendo nuove professionalità, tecnologie e innovazione.
I particolare, avete grandi progetti per quanto riguarda la medicina del lavoro …
La medicina del lavoro è un settore strategico per noi, lo è sempre stato. In questo ultimo anno abbiamo agito ulteriormente, per rafforzare la nostra presenza in questo ambito, abbiamo investito in nuovi uffici dedicati e assunto 12 persone specializzate per migliorare ulteriormente il servizio. La domanda è alta, grazie anche alle collaborazioni con grandi aziende. Per il 2025 puntiamo a una crescita importante e abbiamo acquisito quote di una importante società di medicina del lavoro del territorio così da condividere un progetto di forte crescita: attualmente questo settore genera un fatturato di 5 milioni di euro ed è uno dei segmenti che cresce più rapidamente.
Avete altri progetti significativi per il prossimo futuro?
Stiamo lavorando su diversi fronti. Il nostro laboratorio sta registrando ottimi risultati, così come le campagne di prevenzione, che quest’anno hanno superato i 33mila accessi, rispetto ai 25mila dell’anno scorso. Investiremo molto nella diagnostica per immagini: a primavera installeremo una TAC ad altissima tecnologia a Monticello e apriremo una nuova radiologia ad Arcore. Inoltre, stiamo valutando l’apertura di altre due strutture nei prossimi anni.
Come è cambiato Cab in questi anni
Crescere così tanto implica anche nuove sfide, soprattutto nel mantenere il contatto con il territorio. Come affrontate questo aspetto?
È vero, crescere significa anche fare uno sforzo maggiore per restare vicini al territorio. Per questo abbiamo un ufficio marketing e commerciale dedicato all’ascolto delle richieste locali. Da sempre abbiamo una grande attenzione all’ascolto e cogliamo ogni segnale che arriva dall’esterno per cercare di migliorare i nostri servizi il nostro ufficio relazioni con il pubblico che ci aiuta a cogliere ogni richiesta, abbiamo inoltre un ufficio qualità che monitora regolarmente alcuni indici che vengono visionati e gestiti con regolarità nell’obbiettivo di continuo miglioramento. Inoltre, ogni nostra struttura è soggetta a un rigoroso controllo di qualità, che valuta anche le performance di ciascun professionista. Infine, analizzo personalmente tutte le critiche: migliorare continuamente il servizio è una priorità assoluta.
Un ’ultima domanda: come vi state preparando per gestire la nuova sede di Milano?
La sede di Milano sarà operativa dal 1° dicembre e sarà impegnativa da gestire, vista l’elevata domanda di servizi. Stiamo lavorando su due fronti: incrementare i punti prelievo l’offerta di servizi e guadagnare la fiducia del territorio migliorare la visibilità del nostro servizio, puntando sempre sulla qualità e su tariffe adeguate. La fiducia dei pazienti si conquista con un servizio impeccabile, ed è su questo che continuiamo a investire.
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