Il suolo rappresenta una risorsa vitale per l’intera umanità, un elemento imprescindibile per garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale. Secondo i dati forniti dalla Fao, il 95% del cibo che consumiamo deriva, direttamente o indirettamente, dai terreni coltivati. Questo dato evidenzia quanto sia cruciale preservare la salute dei campi per assicurare una produzione alimentare stabile, proteggere la biodiversità e affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.
In occasione della Giornata Mondiale del Suolo, FederBio ha ribadito l’importanza di adottare pratiche di gestione sostenibile, fondamentali per preservare questa risorsa preziosa. L’evento annuale rappresenta un’opportunità per riflettere sul legame tra suolo in salute e benessere dell’intero ecosistema, sottolineando come una corretta gestione possa contribuire a mitigare i danni ambientali e a sostenere la produzione alimentare globale.
Giornata Mondiale del Suolo 2024, dieci anni di impegno per la sostenibilità globale
Il 5 dicembre si celebra la Giornata Mondiale del Suolo 2024 (Wsd), un appuntamento annuale che richiama l’attenzione sull’importanza del suolo per la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale. Quest’anno, l’evento segna il decimo anniversario dalla sua istituzione ufficiale e si terrà, per la prima volta, fuori dalla sede della Fao a Roma. La Thailandia ospiterà le celebrazioni, simboleggiando il legame tra tradizione e futuro.
Il tema di quest’anno, “Prendersi cura del suolo: misurare, monitorare, gestire”, evidenzia la necessità di raccogliere dati scientifici accurati per comprendere meglio le caratteristiche dei terreni e adottare pratiche di gestione sostenibile. Una corretta gestione del suolo è fondamentale per prevenire l’erosione, contrastare la desertificazione e tutelare la biodiversità.
Questa celebrazione coinciderà con la Cop16 della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione, a Riyad, in Arabia Saudita, dal 2 al 16 dicembre 2024. La concomitanza tra i due eventi sottolinea l’urgenza di un’azione globale per proteggere il suolo, risorsa vitale per affrontare il cambiamento climatico.
La Giornata Mondiale del Suolo fu proposta nel 2002 dall’Unione Internazionale delle Scienze del Suolo (Iuss) e riconosciuta ufficialmente dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2013. La data del 5 dicembre è stata scelta in onore del Re Bhumibol Adulyadej di Thailandia, figura chiave nella promozione di una gestione sostenibile del suolo, scomparso nel 2016.
In dieci anni, questa ricorrenza ha sensibilizzato governi e cittadini sull’urgenza di proteggere il suolo per garantire una produzione agricola sostenibile e preservare il delicato equilibrio del nostro ecosistema. Investire nella salute del suolo significa tutelare il futuro del pianeta e delle prossime generazioni.
Un suolo sano per un pianeta resiliente
Un suolo ricco di materia organica e biodiversità è essenziale non solo per la produzione di cibo, ma anche per il mantenimento di un equilibrio naturale. La presenza di organismi come batteri, funghi, insetti e lombrichi favorisce la fertilità e garantisce un ciclo continuo di rigenerazione del terreno. Questi elementi naturali svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione dell’erosione, una delle principali minacce alla stabilità dei suoli, che rischia di compromettere la capacità produttiva delle terre coltivate.
Inoltre, i suoli sani migliorano la capacità di adattamento agli impatti climatici. Un terreno ben curato riesce a trattenere meglio l’acqua, riducendo il rischio di siccità e inondazioni. Queste caratteristiche rendono il suolo un vero e proprio alleato contro il cambiamento climatico, in grado di assorbire il carbonio presente nell’atmosfera e contribuire così alla riduzione dei gas serra.
La gestione sostenibile del suolo come chiave per il futuro
La gestione sostenibile dei suoli non è solo una necessità per garantire una produzione agricola efficiente, ma un impegno imprescindibile per salvaguardare il futuro del pianeta. FederBio ha sottolineato come l’adozione di pratiche biologiche, come la rotazione delle colture, l’utilizzo di compost e l’integrazione di colture di copertura, possa migliorare significativamente la qualità dei terreni.
In un contesto globale in cui il degrado del suolo avanza rapidamente, la sensibilizzazione e l’educazione alla sostenibilità diventano cruciali. Eventi come la Giornata Mondiale del Suolo mirano proprio a diffondere una maggiore consapevolezza sul ruolo strategico di questa risorsa, incoraggiando cittadini, istituzioni e agricoltori ad agire concretamente per preservarla.
Suolo e agroecologia: una soluzione contro la crisi climatica
Una gestione agricola basata sull’agroecologia, come i metodi biologico e biodinamico, può svolgere un ruolo cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico. Questi approcci permettono al suolo di assorbire grandi quantità di carbonio, contribuendo così a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera e aumentando la resilienza dei terreni agli eventi climatici estremi come siccità e piogge torrenziali.
Il suolo non è solo un supporto per le colture: la sua capacità di trattenere e rilasciare acqua in modo graduale lo rende un alleato prezioso nella gestione delle risorse idriche. Questa caratteristica aiuta a mitigare sia le inondazioni provocate da precipitazioni intense sia gli effetti della siccità prolungata, offrendo una risposta concreta alle sfide imposte dai cambiamenti climatici.
Uno studio condotto da FiBL e Agroscope nell’ambito del progetto “Recycle4Bio” ha confermato l’efficacia della gestione biologica del suolo. La ricerca, durata sette anni, è stata riassunta nel video presentato a giugno 2024 intitolato “Fertilizzanti organici a confronto: effetto sul clima, la resa e la biologia del suolo”. I risultati dimostrano come l’uso di fertilizzanti organici e una gestione sostenibile possano migliorare sensibilmente la fertilità del suolo e la sua capacità di trattenere acqua, rafforzandone la capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici.
Non è un caso che il suolo sia considerato il secondo regolatore climatico al mondo, subito dopo gli oceani. La sua corretta gestione può diventare una soluzione fondamentale per contrastare la crisi climatica, garantendo al contempo una maggiore sostenibilità ambientale e una produzione agricola più resiliente. Investire nella salute del suolo significa, quindi, investire nel futuro del pianeta e delle prossime generazioni.
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