Influenza e Covid, vaccinazioni in aumento in Veneto grazie alle farmacie: a tirare le fila la provincia di Verona

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Nei primi due mesi di campagna vaccinale 2024-2025 si è verificato un vero e proprio boom di vaccini antinfluenzali somministrati nelle farmacie del Veneto. Ottimo il riscontro soprattutto nella provincia di Verona, capo-fila della regione (in copertina: immagine di repertorio).

Influenza e Covid, vaccinazioni in aumento in Veneto

Dopo otto settimane dall’avvio della campagna – partita lo scorso 7 ottobre – , secondo il report della Regione del Veneto al 2 dicembre 2024, le vaccinazioni in farmacia sono state 49.063 (43.210 esenti e 5.853 paganti).

Nell’analogo periodo della campagna 2023-2024 il numero totale di vaccinazioni era stato pari a 32.646 somministrazioni. Quest’anno, nello stesso arco temporale, si è registrato quindi un incremento di +16.417 vaccinazioni.

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A tirare le fila la provincia di Verona

Un ottimo riscontro quello di Verona, che si attesta la provincia veneta con il maggior numero di vaccinazioni antinfluenzali effettuate da inizio ottobre 2024.

La suddivisione territoriale:

  • ULSS 1 Dolomiti 2.063 somministrazioni (1.833 esenti/230 paganti);
  • ULSS 2 Marca Trevigiana 9.301 (8.138/1.163);
  • ULSS 3 Serenissima 5.878 (5.118/760);
  • ULSS 4 Veneto Orientale 697 (559/138);
  • ULSS 5 Polesana 3.421 (3.125/296);
  • ULSS 6 Euganea 8.737 (7.535/1.202);
  • ULSS 7 Pedemontana 2.111 (1.777/334);
  • ULSS 8 Berica 4.271 (3.555/716);
  • ULSS 9 Scaligera 12.584 (11.570/1.014).

I vaccini anti Covid

Per quanto riguarda la vaccinazione anti Covid, nelle otto settimane di monitoraggio le vaccinazioni eseguite in farmacia sono state 11.419 (191 le farmacie venete coinvolte con almeno una somministrazione). Anche in questo caso, alto il coinvolgimento nel Veronese.

A livello territoriale, le vaccinazioni sono così suddivise:

  • 135 nell’ULSS 1 Dolomiti;
  • 2.106 nell’ULSS 2 Marca Trevigiana;
  • 1.141 nell’ULSS 3 Serenissima;
  • 41 nell’ULSS 4 Veneto Orientale;
  • 354 nell’ULSS 5 Polesana;
  • 2.360 nell’ULSS 6 Euganea;
  • 437 nell’ULSS 7 Pedemontana;
  • 2.002 nell’ULSS 8 Berica;
  • 2.843 nell’ULSS 9 Scaligera.

Fra le fasce d’età, la più presente è quella 70-79 anni con 3.852 somministrazioni, seguita dalla fascia 60-69 (2.904) e 80+ (2.855). Fra i più giovani, in due settimane sono state eseguite 156 somministrazioni nella fascia 18-29; 316 nella 30-39; 431 nella 40-49; 905 nella 50-59.

“Come avevamo previsto, le vaccinazioni antinfluenzali in farmacia a novembre sono aumentate in maniera significativa andando ben oltre le aspettative, la rete delle farmacie venete sta volgendo uno straordinario lavoro. La Regione del Veneto ha dovuto rifornirci di ulteriori vaccini per poter soddisfare la domanda della cittadinanza – sottolinea Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto che rappresenta circa 1.200 farmacie – . I numeri assumono un valore ancor più tangibile se confrontati con quelli dell’anno scorso: nello stesso arco di tempo, abbiamo somministrato oltre 16.000 vaccinazioni in più e questo significa che farmacie e farmacisti stanno svolgendo un eccellente lavoro in termini di comunicazione, affidabilità e professionalità. L’invito alla cittadinanza è continuare a vaccinarsi anche a dicembre, un mese ancora utile per garantirsi la copertura. I vaccini sono disponibili in farmacia e poter prenotare l’appuntamento, senza mettersi in coda perdendo magari mezza giornata, è un grandissimo vantaggio. I cittadini lo apprezzano, così come la vicinanza della farmacia alla propria casa e l’ambiente familiare e di fiducia che trovano”.

Come fissare l’appuntamento

In farmacia – l’utente può fissare in autonomia l’appuntamento – possono essere vaccinati a carico del Sistema Sanitario Nazionale: i soggetti over 60 anni; i maggiorenni affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza e nel periodo post partum; i donatori di sangue; i soggetti dai 18 ai 59 anni addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo come, ad esempio, operatori sanitari, forze dell’ordine, vigili del fuoco, gli stessi farmacisti; i soggetti che, per motivi di lavoro, sono a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani

I soggetti tra 18 e 60 anni che non hanno diritto alla vaccinazione gratuita, ma vogliono ugualmente rivolgersi alla farmacia di fiducia, possono farlo a pagamento a un prezzo calmierato di 6.16 euro oltre al prezzo del vaccino.

In farmacia non possono invece essere vaccinati: soggetti di età inferiore ai 18 anni; soggetti che non hanno ricevuto in passato analoghe tipologie di vaccino; soggetti con pregressa reazione allergica/anafilattica a una vaccinazione o altre sostanze (es. farmaci o alimenti); soggetti che presentano una controindicazione o una precauzione alla vaccinazione rilevata al triage pre-vaccinale; limitatamente al vaccino anti Covid 19, soggetti estremamente vulnerabili (es. malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, fibrosi cistica, renali, autoimmuni, oncologiche, sindrome di Down, soggetti con trapianto di organi, HIV).

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