Il Gruppo Sbandieratori di Gubbio rappresenta una delle eccellenze culturali della città, una tradizione che intreccia storia, spettacolo e dedizione. Venerdì 6 dicembre, presso la Casa di S. Ubaldo, il gruppo presenterà ufficialmente i nuovi costumi, realizzati grazie alla collaborazione con Daniele Gelsi Costumi d’Arte e il supporto della Fondazione Perugia. Un progetto che rinnova l’immagine del gruppo, mantenendo però una profonda connessione con le radici storiche e artistiche di Gubbio.
La tradizione degli sbandieratori affonda le sue origini nel Medioevo e nel Rinascimento, quando le bandiere venivano utilizzate come segnali di comunicazione tra le milizie. Con il passare dei secoli, il lancio e la manipolazione delle bandiere hanno perso la loro funzione pratica, trasformandosi in un’arte spettacolare che celebra la cultura e l’identità dei comuni italiani.
A Gubbio, gli sbandieratori incarnano questa tradizione con una maestria unica. Fondato nel 1969, il gruppo ha portato l’arte della bandiera in Italia e nel mondo, rappresentando la città in prestigiosi eventi nazionali e internazionali. Le esibizioni degli sbandieratori sono un elemento fondamentale delle celebrazioni legate alla Festa dei Ceri, uno degli eventi più sentiti di Gubbio, e di altre manifestazioni storiche della città.
Il progetto di rinnovamento dei costumi degli Sbandieratori di Gubbio affidato a Daniele Gelsi
Il progetto di rinnovamento dei costumi del gruppo, affidato al costumista Daniele Gelsi, ha richiesto uno studio approfondito delle fonti iconografiche e storiche. L’obiettivo era quello di creare abiti che riflettessero l’estetica e il gusto del periodo medievale e rinascimentale, mantenendo un design che fosse funzionale per le esibizioni. Per raggiungere questo obiettivo, il lavoro si è basato su manoscritti e opere pittoriche conservate a Gubbio, che rappresentano figure dell’epoca e permettono di comprendere i dettagli dei costumi del tempo.
I nuovi costumi, che saranno presentati ufficialmente durante una manifestazione in Piazza Grande l’8 dicembre, uniscono tradizione e modernità. Con tessuti di alta qualità e una lavorazione artigianale di eccellenza, riflettono l’identità storica del gruppo eugubino, aggiungendo un tocco contemporaneo che li rende ancora più straordinari.
I costumi degli sbandieratori non sono semplicemente un abito, ma rappresentano una parte fondamentale della narrazione storica e artistica di ogni gruppo. Realizzati con colori vivaci e dettagli intricati, i costumi evocano il periodo medievale e rinascimentale, quando le bandiere erano simbolo di appartenenza e identità.
Per gli sbandieratori di Gubbio, i colori e i motivi dei costumi richiamano i simboli e i valori della città, conferendo un senso di appartenenza e orgoglio. Ogni costume è un pezzo unico, progettato per permettere agli sbandieratori di esibirsi con agilità, senza rinunciare all’eleganza.
Molte città Italiane vantano la presenza di compagnie di sbandieratori
La tradizione degli sbandieratori non è esclusiva di Gubbio, ma si inserisce in un panorama più ampio che abbraccia molte città italiane. Nell’antichità, l’uso delle bandiere si diffuse in tutta Italia, spesso associate a parate, tornei e celebrazioni. Ogni città sviluppò il proprio stile unico, trasformando le esibizioni con le bandiere in un’arte raffinata.
Tra i gruppi più celebri, oltre a Gubbio, ci sono quelli di Siena, Asti e Faenza, ognuno con caratteristiche e peculiarità che riflettono la storia locale. A Siena, per esempio, le esibizioni degli sbandieratori sono parte integrante del celebre Palio, mentre ad Asti accompagnano il Palio Storico. A Faenza, gli sbandieratori sono celebri per la loro straordinaria abilità tecnica.
Gubbio si distingue per la sua forte connessione con la tradizione medievale e il valore simbolico delle esibizioni degli sbandieratori. Ogni movimento, ogni lancio di bandiera è intriso di storia e rappresenta un omaggio al passato della città.
L’arte della bandiera richiede una combinazione unica di forza, coordinazione e grazia. Gli sbandieratori devono padroneggiare una serie di tecniche, che includono lanci, rotazioni e movimenti sincronizzati. Ogni esibizione è una coreografia complessa, che unisce abilità individuale e lavoro di squadra.
Le bandiere, opere d’arte realizzate con materiali leggeri ma resistenti
Le bandiere stesse sono opere d’arte. Realizzate con materiali leggeri ma resistenti, sono decorate con motivi che riflettono l’identità del gruppo. A Gubbio, le bandiere degli sbandieratori presentano spesso simboli legati alla città e alla sua storia, come il Palazzo dei Consoli o il patrono Sant’Ubaldo.
La presentazione dei nuovi costumi rappresenta un momento importante non solo per il gruppo degli sbandieratori, ma per tutta la città di Gubbio. È un’occasione per celebrare una tradizione che continua a vivere e a evolversi, mantenendo vivo il legame con il passato.
Grazie al supporto della Fondazione Perugia, il gruppo ha potuto investire in un progetto che non solo rinnova la loro immagine, ma rafforza il valore culturale e artistico delle loro esibizioni. Questo investimento dimostra come la valorizzazione del patrimonio immateriale possa contribuire a promuovere l’identità di una comunità e a consolidare il suo legame con la storia.
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