Nell’ambito della campagna d’ascolto sul Welfare Culturale che Letture Lente di AgenziaCult sta popolando in questi mesi, abbiamo intervistato investitori sociali e amministratori pubblici per comprendere l’evoluzione dei modelli di intervento. Un territorio effervescente è il Piemonte, dove, oltre alla solida presenza di Fondazioni di origine bancaria, come Fondazione Compagnia di San Paolo (FCSP) e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, è presente anche l’agenzia per la trasformazione culturale Hangar Piemonte (d’ora in poi HP), progetto dell’Assessorato alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte realizzato dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, le cui attività sono realizzate col sostegno di FCSP. Il budget complessivo di HP varia di anno in anno ma mediamente si attesta intorno ai 400 mila euro.
HP, nato nel 2014 su volontà dell’Assessorato Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte per supportare liberi professionisti, associazioni ed enti no profit o istituzioni, in dialogo con l’Assessorato regionale fornisce input al legislatore sui temi dell’innovazione e dello sviluppo strategico dell’ecosistema generale. Dal 2022 la direzione di HP è stata affidata a Mara Loro, che riassume in sé competenze ed esperienze in ambito sia economico che artistico. Intervistata per approfondire le specificità di HP, il primo termine che ha utilizzato per rappresentare la filosofia e la prassi operativa dell’iniziativa che guida è stato “dialogo”: una postura da primus inter pares per un soggetto catalizzatore di processi di innovazione sociale a base culturale.
HP offre strumenti e competenze utili a realtà e reti che vogliono realizzare una trasformazione culturale di spazi, luoghi e territori, creando, favorendo o implementando l’attivazione di reti e di connessioni tra soggetti pubblici e privati, individuali e collettivi che operano in ambito culturale, economico e sociale mettendo in dialogo territori e discipline differenti, così da intercettare energie e bisogni, collocandosi sulla soglia tra i settori, i saperi, gli approcci, le pratiche e le teorie. L’agenzia valorizza e connette l’ecosistema territoriale, nazionale e internazionale di cui è parte, mantenendo uno sguardo vivo (fatto di analisi e riflessione sugli scenari del tempo presente), individuandone le urgenze e le narrazioni, condividendo domande e traiettorie di ricerca, interrogandosi sui valori culturali di riferimento. Di fatto è un osservatorio capace di incontrare i bisogni dei territori regionali, sperimentare direttamente sul campo e mettere in atto processi, strumenti e pratiche di innovazione.
EXPERTISE ED ECOSISTEMA COLLABORATIVO
HP non eroga risorse ma servizi ad alto valore aggiunto attraverso un gruppo di lavoro che per il 70% è composto da under 30, con diverse professionalità, ingaggiate a geometria variabile in relazione ai bisogni del territorio (cittadini, organizzazioni, policy maker, reti): esperte in project management, sviluppo sostenibile, comunicazione strategica, consulenza organizzativa, esperti in fundraising e in digital trasformation; artisti/performer, architetti, ricercatrici, curatrici e curatori su diverse tematiche della trasformazione culturale, designer di processo, graphic recorder, illustratori e fotografi. L’ecosistema collaborativo di HP è formato dal team di esperti/e, da alleati (rappresentati da operatori/strutture e reti sociali, culturali, artistiche e economiche che operano a livello locale, regionale, nazionale, internazionale nell’ambito della trasformazione culturale), da policy maker ed enti filantropici (con cui condivide obiettivi strategici pluriennali di sviluppo del comparto culturale e territoriale), da realtà culturali presenti in ogni provincia (con cui immaginare, condividere, supportare azioni di trasformazione culturale nel medio e lungo termine), da realtà sociali quali imprese, scuole, ospedali, operanti nell’ambito della rigenerazione urbana e del turismo dove avvengono ricerche, sperimentazioni, azioni di supporto alla trasformazione culturale. Costruire l’ecosistema, nella matrice di lavoro adottata da HP, significa fare rete ed essere comunità di pratica, riscoprendo il proprio valore ogni giorno attraverso lo sguardo della società civile. La condivisione di un linguaggio permette di costruire un terreno comune di speculazione e l’orientamento all’impatto rinsalda il legame di fiducia e reciprocità che si crea fra i professionisti che fanno parte del gruppo di lavoro di HP e tutte le realtà culturali beneficiarie degli interventi di supporto.
CULTURA DEL DATO E METODI DI VALUTAZIONE DELL’IMPATTO
Un elemento di coerenza fondamentale consiste nell’opportunità di fornire evidenze dei benefici prodotti attraverso sistemi di valutazione dell’impatto delle iniziative, siano essi di carattere quantitativo piuttosto che qualitativo, ad esempio concentrandosi sul numero di persone coinvolte e sul conseguimento di risultati misurabili oppure sulla tipologia e sulla profondità del cambiamento registrato, testimoniato e descritto dai diretti interessati attraverso micro-narrazioni che segnano come l’esperienza li abbia cambiati.
In particolare, quali elementi concorrono al ben-essere di una persona e di una comunità? Per rispondere a questa domanda, in collaborazione con la Regione Piemonte e con FCSP, è stato realizzato un vademecum per orientare le organizzazioni nell’attività di descrizione del valore sociale generato, aiutando la misurazione della sostenibilità degli enti culturali coinvolti, integrando aspetti quantitativi e qualitativi.
Nella sezione MEDIATECA del sito web di HP è disponibile la documentazione promossa e condivisa negli ultimi tre anni.
In questo contesto, quando si tratta di valutare l’impatto di un programma, quale può essere il contributo dello sguardo e del pensiero artistico? Seguendo questa intuizione, HP ha invitato lo scorso anno Jaime Serra Palou (Infographic Designer con collaborazioni con giornali come La Nación, El Financiero e El Mundo e tra i più noti esperti dell’uso delle infografiche) con lo scopo di scoprire e comprendere il lavoro di HP per ricavare una sintesi visuale dei risultati prodotti.
AREE DI INTERVENTO
HP sviluppa la propria progettualità attraverso quattro aree di intervento, tutti i servizi che eroga sono a titolo gratuito.
L’Area Accompagnamento incarna la vocazione di Hangar a mettere a disposizione di realtà, reti e territori le competenze di esperti ed esperte in tecniche di project management, curatori e curatrici e artisti ed artiste, strumenti e relazioni diverse per condividere competenze, saperi e strategie utili per realizzare un’effettiva trasformazione culturale di luoghi e territori che riconoscono nella cultura una leva di cambiamento. Si declina in due azioni strategiche: Hangar Point e Hangar Point su Misura.
L’accesso all’accompagnamento Hangar Point avviene attraverso un bando annuale e il percorso dura 18 mesi nel corso dei quali HP accompagna organizzazioni e reti che lavorano sulla trasformazione culturale di spazi artistici, ma anche sociali a vocazione culturale come scuole, ospedali, centri per anziani, biblioteche, parchi pubblici. Lo fa attraverso una serie di percorsi che offrono un accompagnamento transdisciplinare nell’ambito del project management, dell’organizzazione aziendale, della sostenibilità, della comunicazione strategica, del fundraising, delle pratiche artistiche legate al benessere e alla focalizzazione dei bisogni, declinandole in maniera creativa, adeguando metodi e strumenti in base alle necessità e particolarità dei soggetti coinvolti.
In particolare, questo approccio ha generato strumenti innovativi come BUSSOLA, una due giorni immersiva per stimolare riflessioni, networking e creazione di reti anche grazie all’ideazione dell’omonimo gioco “Bussola” e alla sua interpolazione con strumenti di analisi più classici che ha portato poi alla creazione di un nuovo strumento di analisi delle traiettorie culturali, il Cultural Process Model Canvas.
Hangar Point su Misura invece realizza l’accompagnamento ad hoc per i policy maker che ne fanno richiesta, elaborando percorsi mirati che si modulano di volta in volta rispetto alle necessità.
L’Area Sviluppo Sostenibile contiene strumenti e percorsi di accompagnamento alla co-progettazione e formazione ad hoc per offrire informazioni e competenze utili a rendere progetti e territori sostenibili e capaci di esprimere al meglio l’impatto culturale generato dalle loro attività. L’area si declina in due azioni strategiche Hangar Plus e MVR.
- Hangar Plus è un percorso che sostiene e orienta le organizzazioni e le reti nei processi di co-progettazione, rispetto ai temi dello sviluppo sostenibile: una sfida da affrontare per garantire resilienza, ripresa e sviluppo dei territori. Supporta inoltre nell’individuazione delle opportunità di finanziamento di progetti di sviluppo sostenibile, collegate ai finanziamenti europei e a quelli rilevanti a livello regionale e territoriale. Plus è un dispositivo realizzato in collaborazione con ANCI e con il sostegno di FCSP.
MVR, “Misurare, Valutare e Rendicontare la sostenibilità degli e negli Enti Culturali” è un percorso partecipato realizzato anche grazie al sostegno di FCSP e con il coinvolgimento dell’Assessorato alla Cultura della Regione, col quale HP sperimenta metodologie di valutazione e misurazione d’impatto, sviluppando e diffondendo approcci e strumenti specifici per gli operatori culturali e le politiche e azioni culturali.
L’Area Visioni osserva e analizza lo scenario culturale, sociale e geopolitico del tempo presente promuovendo dialogo, riflessione e confronto. VISIONI è il luogo del dibattito in cui porsi domande, individuare buone pratiche, interventi teorici e contributi utili ad arricchire il nostro sguardo intorno alle tematiche del contemporaneo e agli obiettivi dell’Agenda 2030. Quest’area propone webinar di riflessione e approfondimento, momenti laboratoriali, articoli dedicati alle sfide del nostro tempo e alle opportunità che possiamo cogliere. I destinatari sono le organizzazioni e le reti della Regione Piemonte, ma anche soggetti interessati a livello nazionale. Ognuna di queste attività viene immaginata e realizzata in dialogo con realtà e reti nazionali e internazionali. L’obiettivo è comprendere come le istituzioni culturali raccolgano, interpretino, e interroghino i temi proposti, partendo da casi studio/pratiche/esperienze.
Un esempio relativo al 2023 è stato il ciclo di webinar “Per una drammaturgia del presente”, realizzato in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali. Nel corso di un programma di dieci incontri sugli scenari della trasformazione culturale e sul ruolo che possono assumere le istituzioni artistiche e culturali, i portavoce di istituzioni culturali nazionali – musei, centri culturali, festival o eventi – sono stati invitati a raccogliere, interpretare e ulteriormente interrogare otto temi di discussione proposti: ecologia, decoloniale, all gender, accessibilità, narrazioni, digitale, partecipazione, cura. Analogamente, di anno in anno le narrazioni più rilevanti vengono riformulate per seguire l’evoluzione socioculturale e accompagnare la comunità nella riflessione.
L’Area Ricerca è quella più sperimentale di HP, in cui si studiano e testano nuovi metodi e strumenti capaci di accompagnare i processi di trasformazione culturale. HP indaga il valore di arte e cultura per i diversi contesti culturali (il mondo della scuola, dell’impresa, dell’arte, della cultura e della salute, ecc.), elabora nuovi strumenti e approcci per un dialogo strategico e generativo di innovazione e sviluppo con ogni specifico contesto. Strumenti e approcci immaginati e sperimentati grazie ad una comunità di ricerca composta da esperti ed esperte, curatori e curatrici e artisti e artiste di HP insieme ai destinatari e alle destinatarie dei laboratori o percorsi di accompagnamento (insegnanti, imprenditori, operatori sanitari, operatori sociali, ecc.), alle Università e Centri di ricerca, ai policy makers. La comunità di ricerca ha la funzione di produrre nuove conoscenze ma anche di informare i policy maker delle potenzialità e criticità di uno specifico contesto o territorio. L’Area contiene le progettualità inerenti il welfare culturale e si declina in due progetti strategici: Educare alla Bellezza e Art For Change.
HP E IL WELFARE CULTURALE
Promosso da Fondazione Piemonte dal Vivo, Educare alla Bellezza interviene sullo sviluppo di progettualità artistiche e culturali per le scuole di ogni ordine e grado in dialogo con esperti ed esperte sui temi della salute e ricercatori e ricercatrici sui nuovi metodi dell’innovazione didattica. Il progetto si sviluppa a partire da una domanda chiave: in che modo il linguaggio e i luoghi delle arti e della cultura possono rappresentare un valore e un senso per la scuola oggi? Il percorso, a cura di HP, ha messo in campo nell’ultimo anno pratiche e formule innovative, ha creato nuove reti e collaborazioni transettoriali e transdisciplinari, realizzando nuovi modelli nella costruzione di progettualità capaci di unire i mondi scolastici, culturali e della salute, così da determinare anche nuove policy da attuare a livello istituzionale.
L’incontro fra i docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado con gli artisti di 13 compagnie del circuito del teatro ragazzi del Piemonte, in dialogo con gli esperti di Hangar, il dipartimento delle Scienze Umane Riccardo Massa dell’Università di Milano Bicocca ed esperti di DoRS Piemonte (Centro di Documentazione Regionale per la Promozione della Salute), ha consentito di analizzare i bisogni del mondo scolastico e ha stimolato un nuovo modo di lavorare in sinergia. Le compagnie, infatti, si sono aggregate liberamente per creare dei gruppi di lavoro operativi in cui elaborare nuove proposte artistiche in risposta ai bisogni emersi. Il risultato, dopo una fase di accompagnamento a cura di HP e Milano Bicocca, ha visto la realizzazione di sette progetti specifici, ossia sette laboratori che le ASL della Regione Piemonte hanno inserito nei propri cataloghi di proposte alle scuole nell’ambito dei percorsi di Promozione della Salute.
L’anno scolastico piemontese 2023-2024 si è così arricchito di queste nuove opportunità per lavorare con gli studenti e i docenti attorno ad alcuni temi-chiave: benessere psico-fisico, cura delle emozioni, relazione con il patrimonio culturale del proprio territorio e prevenzione della dispersione scolastica, affrontati nel corso dei sette laboratori. Inoltre, si sono svolte alcune residenze artistiche legate alla già esistente progettualità de “Il Miglio intorno alla scuola”, nata per incentivare percorsi artistici nella natura e in città nelle aree limitrofe agli edifici scolastici.
Educare alla Bellezza si è avvalsa anche di una comunità di ricerca (composta da policy maker, ricercatori e compagnie teatrali, guidata da un team di ricercatori di Milano Bicocca), che ha raccolto le esperienze vissute nel corso dei sette laboratori, per leggere i dati emersi sul campo e aprire occasioni di dialogo nell’arco di quattro incontri tenutisi fra dicembre 2023 e giugno 2024 in cui è stato possibile confrontarsi sulle sfide, ma anche sulle opportunità riscontrate nel lavoro sul campo. Il percorso è proseguito con le attività di formazione per docenti e artisti attraverso cinque seminari itineranti a cura della formatrice e coreografa Doriana Crema; ciascun seminario è stato preceduto da un webinar di approfondimento a cura di Giulia Schiavone e Nicoletta Ferri, ricercatrici del team di Unimib, fra novembre 2023 e aprile 2024.
Le compagnie teatrali coinvolte nei sette laboratori inseriti nel catalogo delle ASL hanno avuto modo di affinare il proprio percorso e le proprie progettualità durante l’anno per poi proseguire il lavoro in team e implementare i laboratori esistenti o generarne di nuovi da proporre per l’anno scolastico successivo. La conclusione di questa edizione di Educare alla Bellezza è stata un momento di restituzione, il convegno del 26 novembre 2024, con l’intervento di tutti gli attori del percorso per narrare le esperienze vissute, i dati emersi, i bisogni e le proposte, per trovare sempre nuovi stimoli affinché la connessione tra processi educativi e linguaggi artistici sia sempre più efficace e costruttiva. Un percorso articolato e complesso che esplora e afferma il valore dell’arte e della cultura per il mondo della scuola, valorizzando – per costruzione – il protagonismo delle e degli insegnanti.
La metodologia impiegata per “Educare alla bellezza” è stata applicata nel contesto scolastico. “Scuole che promuovono salute. Catalogo dei progetti a.s. 2023-2024” raccoglie i progetti proposti alle scuole, un importante strumento di supporto per un approccio integrato e multidisciplinare per la promozione della salute, con particolare attenzione all’equità.
La collaborazione all’interno di Educare alla Bellezza tra le ASL piemontesi e gli Istituti scolastici, consolidata nel corso degli anni, ha permesso di costruire la sezione culturale dei cataloghi delle ASL, definendo una serie di percorsi educativi su alcuni temi prioritari per la salute. Tali iniziative sono state coordinate da operatori di varie strutture dell’ASL, col coinvolgimento di stakeholders quali Comuni, Associazioni di Volontariato, Fondazioni, ecc.
L’obiettivo dei progetti contenuti nel Catalogo è promuovere stili di vita sani e attivi tra gli studenti, attraverso l’acquisizione di conoscenze e abitudini necessarie per vivere in modo salutare. Per ottenere una maggiore efficacia, l’ASL inserisce e diffonde con il catalogo pratiche supportate da prove di efficacia e pratiche raccomandate; inoltre, l’adesione ai progetti in catalogo rappresenta una delle azioni previste nell’ambito della rete delle Scuole che promuovono Salute. Anche in questo caso, il cuore dell’iniziativa sta nella co-progettazione tra artisti e insegnanti, supportati dagli esperti HP.
Per quanto riguarda i numeri, il catalogo è stato diffuso in 4595 plessi scolastici. Il 36% di questi (1400) hanno risposto, raggiungendo 200 mila studenti (su 505 mila complessivi) e oltre 6500 insegnanti (il 10% del totale). È emerso che la domanda di proposte culturali è maggiore dell’offerta disponibile: a fronte di 150 plessi interessati sono stati realizzati 47 percorsi che hanno ingaggiato 820 studenti (su 9408 potenzialmente raggiungibili in base alle manifestazioni di interesse).
Con Art For Change, a partire dalla domanda “Qual è il valore dell’arte e della cultura per il mondo dell’impresa oggi?”, HP sviluppa situazioni di benessere nei luoghi di lavoro e propone metodologie e strumenti artistici per lo sviluppo delle competenze trasversali (soft skills) nei contesti lavorativi, in dialogo con le istituzioni, gli artisti del territorio piemontese ed esperti di welfare aziendale. Il suo principale strumento è WAP – Welfare art Project, un catalogo (costruito attraverso un bando) che raccoglie un ampio panorama di proposte artistiche e culturali per il welfare aziendale e istituzionale, da offrire alle imprese per il ben-essere dei lavoratori e del territorio regionale. I destinatari sono gli enti del Terzo Settore che operano negli ambiti delle arti performative e visive – dal teatro all’arte di strada, dalla danza al circo contemporaneo, fino alla musica, e poi grafica, multimedia e design, cinema e audiovisivo – e alle organizzazioni che si occupano di programmazione artistica e culturale, disposte a intraprendere nuovi percorsi che utilizzino forme e linguaggi artistici destinati a quelle imprese interessate a intraprendere soluzioni non tradizionali per il benessere individuale dei lavoratori e dell’organizzazione.
La “chiamata alle arti” è la prima azione di WAP – Welfare Art Project, lo strumento che segna l’incontro tra il mondo dell’arte e della cultura con quello dell’imprenditoria e dell’economia, con la volontà di creare percorsi dedicati al benessere delle persone durante il loro tempo lavorativo grazie a diversi linguaggi artistici e culturali. La call è sviluppata in collaborazione con Confcooperative Piemonte, che inserirà le proposte selezionate nelle proprie piattaforme di welfare aziendale e avvierà alcune sperimentazioni in realtà imprenditoriali del mondo cooperativo interessate alla sperimentazione. Le tipologie di esperienze ricercate per questa call sono state tre: Percorsi, Experience, Prod.
WAP Percorsi per creare un ambiente che favorisca l’equilibrio emotivo, la motivazione e la fiducia in sé stessi, prevenendo così lo stress dato dal carico di lavoro e incoraggiando relazioni positive. WAP Experience, attraverso una residenza artistica, trasforma lo spazio lavorativo in un contesto dinamico di creatività, empatia e connessione, stimolando nuove possibilità. WAP Prod crea un prodotto artistico unico, diverso da quelli usualmente realizzati dall’azienda, che possa diventare opportunità di confronto coi dipendenti, contribuendo così a promuovere una riflessione fertile attraverso l’arte.
Nato nell’ambito del progetto Art For Change, il catalogo WAP – Welfare Art Project rappresenta un utile supporto per integrare arte e cultura all’interno dei contesti aziendali. Attraverso un’offerta di esperienze diversificate Hangar propone l’approccio artistico-culturale come strumento di espansione delle conoscenze, delle sensibilità, delle creatività, delle competenze trasversali (soft skills) al fine di valorizzare le potenzialità dei singoli individui.
Nella nuova fase economica, in cui l’innovazione costante dei prodotti e dei processi aziendali richiede un coinvolgimento di tutti i lavoratori, a tutti i livelli e in tempi rapidi, va da sé che operare con adeguata motivazione, in un clima sereno e a conflittualità ridotta, diventa un forte antidoto alla resistenza al cambiamento e migliora le performance produttive. Il programma comprende 38 proposte che spaziando dalle arti visive alla danza, dalla letteratura alla musica, dal teatro al design, rispondono ai bisogni di tutte quelle organizzazioni che intendono attivare misure di welfare innovative, capaci di generare valore e promuovere collaborazioni durature con gli stakeholder del territorio.
“Vogliamo fare un passo avanti, – commenta Mara Loro – evidenziare maggiormente, in modo strategico e sistemico, il contributo che l’arte e la cultura possono offrire al mondo imprenditoriale nella nostra Regione. Oltre al benessere dei dipendenti, l’integrazione di pratiche artistiche e creative può apportare un valore aggiunto in termini di sviluppo di relazioni strategiche delle imprese con il territorio. È il momento di provare a costruire ponti più solidi tra questi mondi apparentemente distanti, ma in realtà complementari nel loro contributo alla crescita sostenibile della società”.
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ABSTRACT
What is the role of culture in contemporary society? How is it possible to create collaborative and innovative territorial ecosystems? What can be the contribution of creative practices and art thinking in the world of education, business and at every juncture of social coexistence? Hangar Piemonte is a cultural transformation agency that, starting from questions like these, works alongside grassroots movements, organizations and institutions active in its territory to stimulate the sharing of experiences, the growth of awareness and social impact through common challenges. Two significant research initiatives, ‘Art For Change’ and ‘Educare alla Bellezza’, mark a methodologically robust experimentation of cultural welfare activities that also involved territorial health agencies.
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