Edison Next accompagna le nuove configurazioni dell’autoconsumo dai primi passi fino ai servizi smart, promuovendo un modello in cui l’energia è al centro e diventa il motore per l’evoluzione, anche sociale, delle comunità. Mette a disposizione dei clienti competenze, progettualità e capacità di investimento. Un esempio concreto? La nuova CER avviata nel Torinese e integrata con un impianto di teleriscaldamento sempre di Edison Next, modello virtuoso di collaborazione con il territorio
Collaborazione, integrazione e valorizzazione. Questi sono i tre fattori che contraddistinguono la nuova Comunità Energetica Rinnovabile (CER) avviata da Edison Next nel Torinese. Un vero modello virtuoso di cooperazione territoriale, strettamente legato alla transizione energetica dal basso. Il progetto, infatti, non solo valorizza le nuove opportunità legate all’autoconsumo virtuale a beneficio della comunità locale, ma si integra anche con una delle tecnologie che meglio rappresenta la connessione tra risorse e bisogni locali. È infatti la centrale di teleriscaldamento di Alpignano di Edison Next a ospitare l’impianto fotovoltaico messo a disposizione della nuova CER. Un progetto nato sul territorio e per il territorio, in cui l’azienda energetica ha messo a disposizione tutta la propria esperienza, progettualità, competenza e persino i propri spazi.
“Siamo orgogliosi di dare il via a un percorso di transizione energetica del territorio del torinese che vede i nostri impianti diventare attori fondamentali per la diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili sul territorio, mettendo a disposizione le competenze maturate in diversi ambiti”, ha commentato Roberto Ronca, Direttore Smart Cities & Tertiary di Edison Next. “Il teleriscaldamento e le Comunità Energetiche Rinnovabili sono due strumenti chiave di condivisione dell’energia che integrandosi possono accelerare l’indipendenza energetica dei territori e il loro percorso di decarbonizzazione, portando benefici ambientali, economici e sociali per le comunità”.
La CER del Torinese, un modello di sinergia
La Comunità Energetica Rinnovabile, che Edison Next ha avviato nella zona di Torino, è una realtà estesa. Al momento coinvolge 13 privati cittadini e un’impresa (serviti da 10 cabine primarie) ma mira ad accogliere in futuro nuovi membri, sia pubblici che privati. Il progetto si fa notare sia per la sua capacità di aggregare diversi soggetti che per il livello di integrazione nel territorio.
Uno dei punti di forza? L’energia pulita da condividere arriva da un nuovo impianto fotovoltaico che la stessa Edison Next ha realizzato nella sua centrale del teleriscaldamento di Alpignano (2 MWe – 2 MWth). Quest’ultima, attiva dal 2022, soddisfa i fabbisogni termici di un ampio bacino di utenti locali, fra PA, enti del terziario e circa 300 famiglie.
Il sistema fotovoltaico realizzato in situ, con i suoi 103 kW di capacità, contribuirà sia al fabbisogno della centrale che all’autoconsumo delle CER, in un rapporto di 30 a 70. Per la precisione circa 85 MWh saranno messi a disposizione dei membri della Comunità Energetica Rinnovabile.
Nel progetto, infatti, Edison Next riveste il ruolo di “produttore terzo”, ossia un produttore che non figura come socio o membro della Comunità Rinnovabile, ma che mette a sua disposizione l’energia green prodotta da un impianto rinnovabile di sua proprietà.
Non solo. Per l’iniziativa torinese, la società si è fatta carico della costituzione del soggetto giuridico, della presentazione dell’istanza al GSE per la valorizzazione e incentivazione dell’energia condivisa e delle relative comunicazioni, gestendo quindi tutta la parte tecnica ed amministrativa e si sta occupando della gestione della CER, svolgendo anche il ruolo di Referente.
Ma l’impegno non si ferma qui. Oggi Edison Next supporta l’ampliamento della CER facilitando l’adesione di nuovi membri supportando, tramite la sua piattaforma integrata di servizi, tecnologie e competenze, chi oggi voglia sfruttare il contributo PNRR a fondo perduto del 40% per la realizzazione degli impianti fotovoltaici nei comuni sotto i 5mila abitanti.
“Edison Next è in prima linea nella valorizzazione dei territori e delle risorse locali, supportando sia la nascita e la crescita delle CER, sia la diffusione di fonti energetiche sostenibili”, sottolinea Ronca. “Questa iniziativa rappresenta solo il primo passo di un più ampio percorso che stiamo portando avanti in Piemonte e che potrà abbracciare altre aree della Regione”.
Le CER solidali e la scuola come baricentro della comunità
Oltre a essere un modello di sostenibilità ambientale ed economica, le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano un’opportunità per innescare dei processi virtuosi per lo sviluppo del tessuto sociale. Da un lato, infatti, rafforzano il ruolo dei cittadini, creando nuove relazioni e collaborazioni, e dall’altro possono rendere l’energia un bene comune con la possibilità di impiegare i proventi derivanti dal sistema di incentivazione nella promozione di opere e beneficio del territorio.
In quest’ottica Edison Next sta portando avanti in un comune di 150.000 abitanti un progetto di efficientamento energetico che ha come obiettivo la riduzione dei consumi e delle emissioni degli edifici scolastici del territorio e che si affianca alla costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile per massimizzare l’utilizzo delle risorse da parte della comunità.
In questo progetto è prevista la realizzazione di diversi interventi di efficientamento energetico sugli edifici scolastici, che consentiranno di sbloccare risorse per realizzare impianti fotovoltaici sulle coperture delle scuole, con capacità di produrre energia superiore al fabbisogno. Questa CER è progettata con uno scopo sociale, in quanto i membri rinunceranno alla loro quota di incentivo per finanziare interventi e attività a favore delle scuole e dei loro studenti.
Il coinvolgimento delle scuole, può permettere, inoltre, di trasformare queste ultime nel cuore pulsante della Comunità: partendo, infatti, da interventi infrastrutturali e di efficientamento energetico, gli edifici scolastici possono trasformarsi in centri innovativi, sicuri e polifunzionali, offrendo servizi aggiuntivi a studenti e famiglie nelle fasce pomeridiane e serali e in parte il periodo estivo, venendo così incontro alle esigenze dei nuovi nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano. Si tratta di un nuovo modello di scuola portato avanti da Edison Next in cui l’energia è al centro e diventa il motore per l’evoluzione, anche sociale, dei territori.
Perché prendere parte a una Comunità Energetica Rinnovabile?
I progetti di Edison Next si collocano nel solco tracciato dalle nuove norme a supporto dell’energy sharing. Oggi cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, cooperative così come enti di ricerca, religiosi e del terzo settore possono fare squadra e condividere virtualmente (ossia senza bisogno di un collegamento fisico da produttore a consumatore) l’energia rinnovabile generata da impianti nella disponibilità della Comunità ed essere premiati per questo.
In Italia, dopo un primo periodo di sperimentazione, è entrato in vigore a gennaio 2024 il Decreto CACER, figlio del recepimento della Direttiva comunitaria sulle rinnovabili. Di cosa si tratta? Dell’atto ministeriale che disciplina in maniera definitiva l’incentivazione delle CER e dell’Autoconsumo Diffuso.
Nel dettaglio, il provvedimento ha introdotto una tariffa incentivante ventennale sull’energia rinnovabile autoconsumata virtualmente dai membri della Comunità Energetica. L’incentivo varia tra 60 e 120 euro il MWh in base alla taglia dell’impianto e al valore di mercato dell’energia elettrica, prevedendo alcune premialità in funzione della localizzazione geografica della CER; a ciò va aggiunto il corrispettivo di valorizzazione ARERA che varia ogni anno in funzione di corrispettivi determinati dalla stessa Authority.
Inoltre, nel caso in cui la CER si trovi in comuni con meno di 5mila abitanti, è possibile anche richiedere un contributo PNRR a fondo perduto del 40% sulle spese per gli impianti.
In altre parole, i vantaggi economici sono molteplici e tangibili, ma non sono gli unici. Come ricorda lo stesso decreto ministeriale, lo scopo principale di una CER è anche quello di fornire benefici ambientali e sociali ai propri membri o soci e alle aree locali in cui opera.
La lista è lunga, ma in estrema sintesi le Comunità Rinnovabili: contribuiscono alla decarbonizzazione nazionale; rappresentano una delle leve con cui l’Italia può aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili; aiutano a promuovere la cultura della sostenibilità e una nuova consapevolezza in tema di consumi; possono creare nuove reti sociali sul territorio e generare degli indotti a beneficio delle comunità locali.
Edison Next, un partner affidabile per CER su misura
Gli ultimi dati sulle CER in Italia, pubblicati nell’Electricity Market Report 2024 dell’Energy&Strategy mostrano un’attenzione crescente per queste nuove configurazioni. Il documento ha contato 168 iniziative avviate su territorio nazionale, a maggio 2024, tra Comunità Rinnovabili vere e proprie e autoconsumo collettivo; cifra quasi doppia a quella di fine 2023. Ma lo stesso rapporto ha messo in luce anche una serie di sfide ancora aperte.
Come strumenti della transizione dal basso, le Comunità Energetiche Rinnovabili nascono principalmente dalla volontà di cittadini, piccole imprese ed enti locali, ma districarsi tra gli aspetti progettuale e gestionali (operativi, amministrativi, fiscali e giuridici) non è un compito semplice.
È qui che viene in aiuto Edison Next, società del Gruppo Edison che ha la missione di accompagnare territori, PA e aziende nel percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica. Grazie alla grande competenza maturata nel campo delle energie rinnovabili e agli oltre 30 anni di esperienza nei servizi energetici ambientali, oggi Edison Next rappresenta un punto di riferimento per la nuova era della condivisione energetica.
L’azienda è in grado di agire come interlocutore unico e affiancare i futuri membri della Comunità – imprese ed enti della Pubblica Amministrazione – in tutte le fasi di creazione e gestione delle CER, attraverso un approccio tagliato personalizzato e sostenendo, dove possibile, l’investimento negli impianti rinnovabili asserviti alla Comunità Energetica.
Le fasi di creazione di una CER secondo i modelli Edison Next
Edison Next mette a disposizione un approccio completo, seguendo passo dopo passo i propri clienti in tutte le fasi di creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile. Dall’analisi preliminare, alla progettazione. Dalla realizzazione, alla gestione fiscale e degli oneri amministrativi.
Il punto di forza? Avere figure professionali con ampia esperienza del sistema energetico italiano e formate sulle novità normative e regolatorie che caratterizzano le configurazioni dell’autoconsumo diffuso. Nel dettaglio l’azienda mette a disposizione un esperto CER – interfaccia tra i clienti e il proprio team multidisciplinare – che supporta gli utenti nella definizione del progetto. Un professionista dedicato grazie a cui è possibile mettere a punto un percorso in più step, adattando fin da subito l’iniziativa alle esigenze del cliente.
Prima fase: Origination
Il primo step si focalizza sull’identificazione dell’opportunità e la definizione delle esigenze dei potenziali membri della CER. Edison Next fornisce un’analisi preliminare della CER, in termini di dimensionamento degli impianti e della Comunità stessa, e modella un percorso progettuale.
Seconda fase: Progettazione
In questa fase il progetto prende forma, Edison Next progetta gli impianti e definisce un programma di realizzazione. Elabora, inoltre, l’iniziativa CER individuando la configurazione migliore e definendo tipologie di consumatori e volumi di consumo necessari per ottimizzare la sostenibilità della Comunità stessa.
Terza fase: Delivery
Questa fase prevede la messa a terra del progetto: alla realizzazione dell’impianto di energia rinnovabile si accompagna la creazione della CER. Questa attività necessità di competenze di tipo legale-amministrativo. Infatti, la CER è un soggetto giuridico che può avere diverse forme (associazione, cooperativa, consorzi, ecc.) e, in quanto tale, richiede la definizione di statuto, atto costitutivo e regole di ripartizione dell’incentivo. Alla creazione della CER, seguono la raccolta delle adesioni dei vari membri e la registrazione sul portale CER del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Quarta fase: Gestione
Gestire una CER significa doversi fare carico di una serie di attività che richiedono competenze specifiche e strumenti adeguati.
Edison Next offre supporto amministrativo, contabile e fiscale. Inoltre, mette a disposizione una piattaforma digitale che consente a ogni membro della CER di visualizzare i benefici generati e ottenere consigli di sostenibilità. In qualità di Referente, si occupa, inoltre, della distribuzione dell’incentivo e della gestione del rapporto con il GSE.
Servizi aggiuntivi
L’offerta di Edison Next viene ulteriormente valorizzata da servizi aggiuntivi pensati per massimizzare i benefici delle CER. Grazie alla propria piattaforma integrata di servizi, tecnologie e competenze, la società può proporre interventi che spaziano dall’efficientamento energetico, alla digitalizzazione dei consumi ed elettrificazione della domanda dei vari edifici o utenze coinvolti, a forme di autoproduzione, a servizi di smart city e progetti di rigenerazione urbana, a soluzioni di mobilità sostenibile mettendo in campo tutti e tre i vettori, elettrico, biometano e idrogeno, a soluzioni di circular economy per la valorizzazione di tutte le risorse, dall’energia, all’acqua, ai rifiuti.
Attraverso un approccio end-to-end, parte dalla comprensione della carbon footprint e degli obiettivi di decarbonizzazione del caso specifico, per poi definire una roadmap di intervento con le soluzioni più idonee, valutandone il rapporto costi- benefici, arrivando a progettare, realizzare ed eventualmente gestire, gli interventi, anche partecipando all’investimento. Successivamente si occupa del monitoraggio dei risultati degli interventi realizzati e individua possibili ulteriori aree di miglioramento.
Da un lato, quindi, migliora l’autoconsumo e, dall’altro, permette di rendere ancora più “visibili” i vantaggi della transizione energetica.
In collaborazione con Edison Next
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