Prato: Minifestival CONI ART n.2

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Gli artisti trasformano il centro storico di Prato in una galleria d’arte a cielo aperto dipingendo le serrande dei locali chiusi. Laddove c’è arte arriva il rispetto: è un modo molto semplice non solo per abbattere il senso di abbandono, ma anche per rendere realmente più sicuri i luoghi e restituire la città a chi desidera viverla serenamente.

Dal 7 al 20 dicembre 2024 sette artisti lavoreranno a recuperare le serrande chiuse di sette locali del centro storico di Prato: si tratta del secondo mini-festival ideato da Lauraballa, che ha ideato la prima azione artistica in autogestione con il patrocinio gratuito del Comune di Prato, facendo “fiorire” le serrande chiuse in collaborazione con artisti volontari. Nacque così, nella primavera del 2024, la prima edizione di Coni Art, che prende il nome dai coni colorati dei filati così tipici della produzione tessile di Prato: si trattava inizialmente di installazioni temporanee che utilizzavano un materiale di recupero identitario della città. A seguire sono iniziati i dipinti sulle serrande di via Mazzini e delle strade limitrofe, in accordo con i proprietari.

Per questa seconda edizione il Comune di Prato – attraverso il supporto dell’assessora allo Sviluppo Economico Benedetta Squittieri e l’assessore al Centro storico Diego Blasi – in collaborazione con la Confcommercio Prato e Pistoia e la Confesercenti di Prato, sostiene attivamente un progetto più articolato, che vede tornare gli artisti in un mini festival della durata di circa tre settimane: un’azione nello stile di Artist Invasion, che si propone di invadere pacificamente le strade animandole con spirito positivo, lavorando a cielo aperto e sotto gli occhi dei passanti.

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Il tema delle immagini, in una zona dove il verde pubblico è piuttosto carente, sarà il rapporto tra Uomo e Natura come strumento di rinascita: si recupera così uno spazio urbano da vivere, con l’intenzione di restituire sicurezza e colore a una zona di pregio della città, anche proponendosi riportando le attività in una zona rimasta chiusa a seguito della pandemia, come è accaduto purtroppo in tanti centri storici del nostro Paese.

Gli artisti coinvolti sono Caterina Betti, Enzo Correnti, Murat Önol, Gibo, Pier Giorgio De Pinto, Rinascimento Punk, Alberto Tognetti e lavoreranno su sette serrande messe a disposizione dei proprietari dei locali chiusi in via del Serraglio 11, 58 e 60, via Magnolfi 7, via Santa Margherita 4, via dell’Accademia 15 e via dell’Angiolo 21. leggi il resto dell’articolo»

 

ARTISTI COINVOLTI

CATERINA BETTI, 1978. Illustratrice freelance e educatrice professionale, promuove il linguaggio dell’arte e dell’illustrazione attraverso laboratori artistici ed espressivi in vari contesti educativi e scolastici. Si muove nella sperimentazione di tecniche miste sia tradizionali che digitali, alla ricerca di soluzioni visive nuove rispetto al percorso già tracciato.

Realizzerà Scimmia azzurra in via Santa Margherita, a partire dalle 16.00 dell’8 dicembre. 

ENZO CORRENTI (l’Uomo Carta), Misilmeri 1953. Performer, poeta visivo, mail artista, collagista, arte parassita, installazioni, pittura, fotografia, camminatore, fondatore dello Spazio G43 la più piccola galleria alternativa di Prato, curatore da 17 anni dell’evento di Mail-art Esserci senza esserci. Realizzerà “Spazi nascosti pieni di vita e colori” in via del Serraglio 58 dal 9 dicembre alle 9.30.

PIER GIORGIO DE PINTO, Civitavecchia (Roma), 1968. Vive in Ticino, Svizzera. È un artista transdisciplinare, performer, curatore, teorico ed addestratore di Intelligenza Artificiale. In molte delle sue opere, suoni, oggetti, acquerelli, disegni, video, architetture funzionali ed installazioni interattive creano spazi reali e virtuali. Le sue opere si trovano in collezioni internazionali pubbliche e private. Dipingerà “Do Robots Dream of AI-Generated Sheep?” in via del Serraglio 60, a partire dal 7 dicembre alle 14.30

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GIBO, Fiesole 1989. Laureata a Londra affronta la strada dipingendo in maniera irriverente e libera. Ricerca soggetti cattura occhio (ispirati spesso alla natura) che strappano un sorriso all’osservatore e allo stesso tempo gioca (per chi volesse capirlo) con tematiche di disagio sociale in un paese storico dove ormai l’artista soffoca e non ha spazio di esprimersi se non plagiandosi a trend commerciali. Sarà all’opera con “A Day in Spring” in via dell’Angiolo 21 dal 7 dicembre alle 10.00

MURAT ÖNOL, Instanbul 1971 (in Italia dal 2001). La sua esperienza di vita ha plasmato la sua pratica artistica e il mio impegno nel dare voce alle realtà marginalizzate. Il suo percorso artistico abbraccia diversi linguaggi espressivi, tra cui poesia, pittura, video e performance art. Membro dei collettivi artistici, il Collettivo Superazione e RiCreAzionƎ, con i quali ha organizzato festival e laboratori incentrati su tematiche sociali. Dipingerà “Non Fiore” in via del Serraglio 11 a partire dal 9 dicembre alle 9.30.

RINASCIMENTO PUNK, Firenze 1977. Si esprime attraverso molteplici canali (murales, posters e stickers art, installazioni e opere in studio realizzate su supporti classici o di recupero). Predilige una pittura provocatoria, poco avvezza al compiacimento, sempre in bilico tra intimismo e visionarietà. Predilige un’arte indipendente, spontanea, caratterizzata da opere fruibili in più contesti: dalla galleria al marciapiede, dal muro al parco, dai palazzi all’argine di un fiume. Realizzerà “Anemone” in via Magnolfi 7 dal 9 dicembre alle 9.30.

ALBERTO TOGNETTI, Prato 1983. Ha sempre vissuto sull’Appennino Toscano, in Val di Bisenzio. Ha studiato a Firenze, Liceo Artistico e Architettura. Dice di sé: “mi colpisce la forma espressiva della nostra fantasia che alle volte chiamiamo arte.” Dipingerà “Leone” in via dell’Accademia 15 a partire dal 10 dicembre alle 10.30

LAURABALLA, Svizzera, 1975: per chi ama sogni e simboli. Dipinge, scolpisce, anche su richiesta, organizza eventi d’arte con una visione poetica, ideatrice di Artist Invasion, Gli Scocciatori e CONI ART (arte come segno di rinascita)

Dal 2001 lavora e vive a Prato dove crea ed espone nel suo studio/galleria in via Mazzini 88.

È la curatrice del progetto Coni Art 2.

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Artist Invasion: un’invasione d’arte nelle città e ovunque nel mondo.

Nasce a Prato nel 2021 nello studio della pittrice e scultrice Lauraballa. Si sviluppa 2018 e si pone come reazione positiva a un volgare atto vandalico verso la sua vetrina. Laura si ribella, va oltre e decide che l’arte esposta nella sua vetrina sarà la migliore risposta, la bellezza dell’arte contro la grettezza.

Quindi, partendo dalla sua strada, coinvolge altri spazi nel centro di Prato durante il periodo di chiusura imposto dalla pandemia: insieme organizzano delle piccole mostre gratuite per gli artisti, dando così vita a vero e proprio movimento. Pian piano ha coinvolto artisti, curatori e grafici da tutta Italia e oltre, con mostre in spazi non convenzionali – perfino un veliero! – spazi istituzionali e gallerie d’arte, contando al momento oltre 50 invasioni d’arte in tutta Italia, compresa la partecipazione alla sezione off al festival fiorentino L’Eredità delle donne, curato da Serena Dandini.

Artist Invasion è un progetto del tutto autofinanziato. Per candidarsi come artisti o spazi: artistinvasion.info@gmail.com



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