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Una giornata di aggiornamento, confronto e dibattito sulla qualità dell’aria negli edifici scolastici. È stato questo il tema principale del Convegno “A SCUOLA TIRA UN’ARIA NUOVA: STRATEGIA REGIONE MARCHE E TECNOLOGIA VMC, PER COSTRUIRE IL FUTURO IN AMBIENTI DI QUALITÀ”, tenutosi il 5 dicembre a Fano (PU) presso la Mediateca Montanari (Piazza Pier Maria Amiani).

L’evento, realizzato in collaborazione con il Comune di Fano, inserito all’interno del progetto necessARIA e finanziato dal Ministero della Salute nell’ambito del Piano Nazionale Complementare “Salute, Ambiente, Biodiversità, Clima”, è stato finalizzato a presentare i primi risultati della ricerca realizzata dall’Università Politecnica delle Marche sull’impatto socio-economico dell’adozione della tecnologia VMC (Ventilazione Meccanica Controllata), documento che rappresenta una base scientifica per il mondo della scuola, i soggetti politici decisori e le imprese del settore.

Dopo l’apertura con il saluto dell’Assessore alla Cultura e Beni Culturali del Comune di Fano Lucia Tarsi, l’Assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Regione Marche Francesco Baldelli ha introdotto la strategia della Regione Marche e il perché di questo innovativo progetto: “Le Marche si confermano una regione pilota, sia in Italia che in Europa, per l’innovazione tecnologica al servizio della salute e del benessere. Durante la pandemia di COVID-19, mentre molti puntavano esclusivamente su misure restrittive, noi abbiamo creduto fermamente nella ricerca e nella tecnologia, mobilitando i nostri ingegneri per studiare soluzioni capaci di ridurre la trasmissione delle malattie aeree. È in questo contesto – ha proseguito Baldelli – che è nata l’idea di utilizzare la ventilazione meccanica controllata. Le prime ricerche, come quelle condotte dalla Fondazione Hume sul sistema di ventilazione adottato nelle Marche, hanno dimostrato che, se correttamente applicata, questa tecnologia è in grado di abbattere la diffusione non solo del COVID-19 ma di tutti i virus a trasmissione aerea, con una riduzione fino all’80%. Ǫuesta soluzione avrebbe potuto evitare la chiusura delle scuole, garantendo ai nostri ragazzi la possibilità di continuare a studiare in presenza, mantenendo rapporti sociali fondamentali con i loro coetanei e insegnanti. La scuola, infatti, non è solo un luogo di apprendimento, ma un pilastro formativo essenziale per la crescita dei nostri giovani”.

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Oggi – ha concluso l’assessore – la Regione Marche vuole estendere questo sistema innovativo non solo agli istituti scolastici, ma a tutti gli edifici pubblici. L’obiettivo è offrire alle nostre comunità ambienti più sicuri, sani e socialmente vivibili, dai municipi agli ospedali, garantendo un livello di tutela della salute mai raggiunto prima. Investiamo nel ‘Fattore Ǫ’ il fattore qualità, non solo nelle scuole ma anche negli ospedali con l’Architettura del Benessere. Stiamo investendo oltre un miliardo di euro per riformare la sanità di questa regione e lanciarla finalmente, correggendo gli errori del passato, verso il 3º millennio”.

La Regione Marche è stata coinvolta nel progetto necessARIA mettendo a disposizione i dati provenienti dall’investimento di 10 milioni di euro per dotare 2.500 aule di impianti di questo tipo, con l’obiettivo di migliorare la salubrità degli ambienti scolastici frequentati da oltre 34mila ragazzi attraverso il ricambio d’aria, a seguito delle problematiche emerse nel periodo pandemico.

All’evento è intervenuta in collegamento l’Assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi: La Regione Marche ha investito con convinzione nel progetto di ventilazione meccanica controllata all’interno delle scuole, con l’obiettivo di garantire il benessere dei giovani e offrire loro un ambiente il più salubre possibile – ha affermato – Siamo orgogliosi di essere al fianco dei nostri ragazzi, affinché, grazie a una migliore qualità dell’aria, possano vivere e studiare in ambienti più confortevoli e sicuri. Ǫuesto non solo contribuisce a preservare la loro salute, riducendo drasticamente il rischio di affezioni influenzali e allergie, ma favorisce anche un più alto livello di concentrazione, migliorando il rendimento scolastico. Investire nella salute e nel futuro dei nostri giovani significa investire in una società più forte e consapevole”.

Numerosi i relatori intervenuti, provenienti da istituzioni di rilevanza nazionale, il Ministero della Salute, la Regione Marche, la Provincia Autonoma di Bolzano, l’Università Politecnica delle Marche, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, oltre ai rappresentanti degli Ordini Professionali degli Ingegneri delle Marche e della provincia di Pesaro e Urbino.

Sono stati analizzati i primi risultati scientifici sull’impatto della VMC in termini di salubrità e sicurezza nelle scuole, il ruolo della tecnologia nella riduzione dei livelli di CO2 e nel miglioramento dell’attenzione e dell’apprendimento degli studenti, il monitoraggio dell’efficacia degli impianti installati nelle Marche, regione pioniera in questo ambito. Il Professor Costanzo Di Perna dell’Università Politecnica delle Marche ha infatti confermato: “Da questi risultati è possibile affermare che il ruolo della ventilazione meccanica è cruciale per ottenere una buona qualità dell’aria interna e che la ventilazione naturale da sola non è sufficiente”.

I benefici non si limitano alla salute: come evidenziato da Marco Giuliani, docente di Economia Aziendale presso l’Università Politecnica delle Marche, la riduzione della diffusione delle patologie ha generato un significativo abbattimento dei costi per il Servizio Sanitario Nazionale e per il sistema produttivo, con effetti positivi per l’intera economia regionale: “La presente analisi preliminare si basa sui dati demografici e sociali raccolti con riferimento a 34 scuole della Regione Marche con il supporto delle scuole stesse e sui dati tecnici relativi a 194 scuole. Pertanto – ha concluso il professor Giuliani – i benefici economici complessivi ottenuti nell’arco della vita utile dell’investimento risultano superiori ai costi sostenuti per l’acquisto, l’installazione, il funzionamento e la manutenzione degli impianti”.

L’evento è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Fano, inserito all’interno del progetto necessARIA e finanziato dal Ministero della salute nell’ambito del Piano Nazionale Complementare “Salute, Ambiente, Biodiversità, Clima”.

IL PROGETTO necessARIA

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Il progetto necessARIA nasce dall’esigenza di analisi, promozione, sviluppo, collaborazione e condivisione delle competenze e delle politiche sul tema della qualità dell’aria, a partire dagli edifici scolastici. L’obiettivo primario dello studio è di garantire la salute delle persone all’interno degli ambienti di vita e di lavoro. Migliorare la qualità dell’aria indoor nelle scuole si tradurrà in un beneficio significativo per tutta la vita sulla salute degli studenti, del personale docente, tecnico amministrativo, del personale di ditte esterne e non, anche nell’ottica dell’inclusione, come sottolineato nelle DPCM 26 luglio 2022.

Il progetto necessARIA mira, inoltre, ad analizzare il tema della qualità dell’aria nelle scuole e individuare soluzioni tecniche e tecnologiche, per migliorare lo stato di salute degli occupanti e ridurre i consumi energetici.

Il progetto necessARIA coinvolge realtà territoriali del nord, centro e sud Italia con caratteristiche climatiche diverse anche all’interno delle stesse regioni e province, di fatto è quindi rappresentativo di tutto il territorio nazionale. Sono coinvolti nel progetto edifici scolastici montani in climi rigidi (Provincia di Bolzano e Regione Abruzzo), edifici di pianura, edifici scolastici sul mare (Regione Marche, Abruzzo e Puglia), edifici appartenenti alle realtà metropolitane (Roma, Bari) e edifici in contesti rurali.



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