Claudio, abito a Maiorca e sogno di comprare una casa qui

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Claudio: abito a Maiorca e sogno di comprare una casa qui

Originario della Sicilia, Claudio ha deciso di lasciare l’Italia dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’Università Luiss. Quella scelta l’ha portato prima a Newcastle, poi a Londra – dove ha conosciuto Luz, la sua ragazza, che è spagnola – e, infine, a Maiorca, dove ha messo radici.

“Ho sempre fatto parte del mondo del turismo, lavorando per Hundredrooms e Trivago, mentre adesso lavoro per un’azienda che si chiama Logitravel, dove sono un marketer e mi occupo della gestione della pagina italiana di voli e hotel” racconta l’uomo che ha anche avviato, con un socio, una start-up, Ethics4growth, uno studio d’innovazione sociale che offre servizi di coaching e consulenza sull’impatto sociale e ambientale per start-up e aziende che vogliono portare innovazioni nel settore.

Inoltre, Claudio gestisce, insieme alla fidanzata, un blog di viaggi dedicato a mete poco conosciute in Italia e in Spagna. Parlando di Maiorca, Claudio tesse le lodi del suo mare, della gente del posto e di uno stile di vita a contatto con la natura anche se, da quando vi è arrivato, l’uomo ha notato diversi cambiamenti.

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L’isola è presa d’assalto dal turismo di massa, nei mesi più caldi dell’anno, e questo fa sì che molti posti, che prima erano frequentati solo dai locals, ora siano quasi inaccessibili per via delle folle. In più, comprare o affittare casa a Maiorca è diventato piuttosto difficile, perchè i prezzi sono alle stelle.

Ciao Claudio, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao a tutti, mi chiamo Claudio, sono siciliano e vengo da Messina. Ho 32 anni e lavoro per una compagnia di viaggi che ha sede a Maiorca. Mi piacciono le lingue straniere: parlo inglese, francese e spagnolo e anche un po’ di tedesco. Mi piace viaggiare e questa mia passione mi ha spinto ad aprire, insieme alla mia ragazza, un blog di viaggi in lingua spagnola, Fly and Grow, nel quale raccontiamo dei nostri viaggi, soprattutto in Italia e in Spagna, in zone poco conosciute

Quando e perchè hai deciso di lasciare l’Italia?

Ho deciso di lasciare l’Italia nel 2010, subito dopo la laurea conseguita a Roma in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’Università Luiss. Vedevo che molti colleghi decidevano di completare il loro percorso di studi all’estero e allora, spinto dalla curiosità, mi sono traserito a Newcastle, dove ho frequentato un Master in Media and Public Relations. Sicuramente i primi tempi non sono stati facili, non tanto per la lingua, quanto per il modo diverso di affrontare le nuove relazioni sociali con i colleghi anglosassoni.

Nel 2015, finito il Master, ho deciso di trasferirmi a Londra, dove ho conosciuto la mia ragazza, Luz, che è spagnola. Anche lei si era trasferita per migliorare l’inglese. Londra è una città dalle mille risorse e possibilità, che ti permette di conoscere anime diverse e che ha una multiculturalità impressionante.

La mia vita da giramondo mi ha portato a Bruxelles (nel 2016), dove ho fatto un internship di 6 mesi presso il Consiglio dell’Unione Europea, partecipando in prima persona all’inaugurazione del Palazzo Europa. Nel 2017, spinto dall’amore per la Spagna, ho trovato lavoro a Palma di Maiorca e, durante quell’esperienza, mi sono innamorato dell’isola.

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C’eri già stato, prima di andarci a lavorare?

La verità è che non ero mai stato a Maiorca ma, essendo un isolano, posso dire che il feeling è scattato subito. Sicuramente, il clima è una delle motivazioni che mi ha spinto ad andare sull’isola, passando dal freddo del Nord Europa a quasi 300 giorni di sole l’anno. In questo contesto, anche l’anima si sente meglio. Onestamente, non sapevo cosa aspettarmi: dalle poche cose che avevo sentito, mi avevano detto che c’era un mare spettacolare, ma non credevo che l’isola fosse così bella.

Hai notato dei cambiamenti sull’isola, da quando sei arrivato a ora?

Sì, l’isola è cambiata molto da quando sono arrivato. Molti piccoli negozi hanno chiuso, mentre si sono affermate le grandi catene, ma c’è un ricambio continuo, anche di attività italiane.

Il turismo è cresciuto notevolmente rispetto al 2017. Mentre prima la maggior parte degli aerei veniva dalla Germania, con il tempo ci sono stati sempre più aerei provenienti da svariate parti del mondo, persino da New York. Questo aumento spropositato del turismo, ha causato spesso problematiche durante i periodi estivi e rende impossibile visitare qualsiasi posto nell’isola, data la grande quantità di gente che si trova in qualsiasi luogo.

Per farvi un esempio, zone come Calo d’es Moro e Sa foradada, che erano luoghi frequentati da gente del posto, si sono trasformati in veri e propri agglomerati di persone, dove non è possibile recarsi.

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Di cosa ti occupi?

Ho sempre fatto parte del mondo del turismo, lavorando per Hundredrooms e Trivago, mentre adesso lavoro per un’azienda che si chiama Logitravel, dove sono un marketer e mi occupo della gestione della pagina italiana di voli e hotel.

Sono sicuro che un nuovo mondo sia possibile e debba essere più sostenibile, per questo, insieme a un collega dell’università, abbiamo aperto Ethics4growth. Ethics4growth è uno studio d’innovazione sociale che offre servizi di coaching e consulenza sull’impatto sociale e ambientale per start-up e aziende che vogliono portare innovazioni nel settore. Lo studio è anche impegnato in progetti di sviluppo sostenibile/sociale per i territori. In Ethics4growth, ci occupiamo dello sviluppo socio-economico del territorio, in particolare della sostenibilità in diversi ambiti, aiutando piccole e medie imprese, start-up e altre organizzazioni nella loro transizione ecologica. Al momento, siamo attivi in alcuni progetti in Sicilia, Svizzera e Spagna, ai quali diamo una prospettiva “globale”, mettendo in relazione il territorio con le buone pratiche internazionali.

Pensi che sia facile, per un italiano, trovare lavoro lì?

Sì, non è difficile trovare lavoro a Maiorca, soprattutto per chi è amante del settore del turismo. Nell’isola hanno sede 7 delle 10 top catene di hotel mondiali. Nell’ambito dell’hotelerie ci sono sempre tanti lavori e proprio in queste grandi catene alberghiere cercano sempre persone che ne sappiano di turismo e di sviluppo di piattaforme come app e pagine web.

Ovviamente, una piccola barriera all’inizio potrebbe essere quella linguistica, ma dopo un paio di mesi e grazie ai corsi di spagnolo che si trovano, questo scoglio viene facilmente superato.

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Come valuteresti il rapporto costo/qualità della vita?

Sicuramente, rispetto ad altre città spagnole, il costo della vita qui è alto. Vi faccio un esempio: la birra costa mimino 4€, mentre nella penisola iberica puoi trovarla a partire da 2€.

Anche gli affitti per le case sono alti e c’è poca offerta. Questo è dovuto alle tante richieste.

Uno stipendio medio si aggira attorno ai 1000€ il mese, anche se la metà se ne va nell’affitto della casa.

Puoi dirci i costi medi per servizi e beni di uso comune?

I costi sono variabili, per esempio, per una spesa settimanale “normale” si spende una media di 40/50€ a persona. La benzina costa tra 80 e 90€ Euro per un pieno

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I ristoranti sono relativamente cari, con una media di 30/40€ a persona a pasto.

Ovviamente, vivendo sul posto, riesci a sapere quali sono i posti o i ristoranti con le migliori offerte e con un buon rapporto qualità/prezzo.

Come ti sei mosso per trovare un alloggio?

All’inizio mi sono appoggiato a un Airbnb per qualche giorno. Pian piano, cercando sui vari siti come Idealista, Milanuncios o Fotocasa, sono riuscito a trovare varie stanze. Il primo appartamento in affitto, invece, l’ho trovato grazie al passaparola. Un amico mi disse che un vicino lasciava casa e quindi ne ho approfittato, cogliendo l’occasione.

I costi per gli alloggi sono aumentati sensibilmente dal 2017 e, se non erro, Palma di Maiorca è la terza città più cara, dopo Madrid e Barcelona, per quanto riguarda gli affitti. Anche l’eccessiva domanda e la poca offerta, fanno sì che i prezzi schizzino alle stelle.

Come sei stato accolto dalla gente del posto?

Sono stato accolto veramente bene, anche se ho iniziato conoscendo persone di tutti le nazionalità, anche tanti connazionali. Per quanto riguarda la gente del posto, mi sono trovato benissimo sin da subito, anche se avevo un po’ di difficoltà con il mallorquino, il dialetto tipico che parlano i locals. Adesso capisco quasi tutto ma non so parlarlo.

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Gli spagnoli sono accoglienti e calorosi come noi. Le uscite, gli aperitivi e le grandi mangiate li caratterizzano e, quindi, è stato facile creare un buon feeling sin dall’arrivo.

Come descriveresti le loro vite?

I maiorchini sono isolani e, come tutti gli abitanti delle isole, si contraddistinguono per la loro calma e pacatezza. È abbastanza difficile vedere un maiorchino arrabbiato. I locals sono persone dalle mille risorse e con una gentilezza incredibile. A volte sono un po’ riservati ed è difficile essere subito amici ma quando entrano in confidenza sono disposti a fare di tutto per te.

Quali sono state le difficoltà più grandi che hai dovuto affrontare?

Il primo periodo non è stato molto facile, dover iniziare praticamente da zero in una nuova città, cercare un alloggio, sbrigare le necessarie pratiche burocratiche… tutto questo ha richiesto tempo. In quel contesto, il supporto della mia azienda è stato decisivamente positivo e mi ha semplificato la strada. A questo aggiungiamo il fatto che non parlavo così bene lo spagnolo ma me la sono cavata. Per fortuna, dopo qualche mese, mi ha raggiunto la mia ragazza e abbiamo affrontato tutti i problemi insieme, quindi, è stato più facile superarli.

E quali, invece, le gioie e soddisfazioni?

Vivere in un paradiso naturale ha molti più vantaggi di quanti non possiamo immaginare. Poter stare a contatto con il mare è qualcosa d’indescrivibile. Io amo molto passeggiare sulle rive e nuotare, possiamo dire che per me l’acqua è una cosa fondamentale.

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L’isola ti permette di andare anche in montagna, questo è un plus soprattutto per fare grandi passeggiate durante il periodo autunnale o quello primaverile.

La più grande gioia sarebbe poter comprare una casa a Maiorca, vicino al mare, e poterci vivere per sempre, ma purtroppo i prezzi sono veramente alti.

Quali sono, secondo te, gli errori più comuni fatti dagli italiani che si trasferiscono a Maiorca?

Molti pensano che Maiorcia sia le Canarie, invece, non è proprio così. Diciamo che Maiorca si trova nello stesso parallelo di Napoli, quindi, la temperatura è molto simile a quella napoletana. Purtroppo, non si può andare a fare un bagno in mare dopo novembre, perché l’acqua è già fredda.

A quelli che vogliono essere imprenditori sull’isola, dico di non avere fretta. Ho conosciuto molte realtà che pensavano di venire sull’isola e fare fortuna ma, purtroppo, non sempre è così. Molte attività hanno chiuso proprio per questa frenesia e per la poca pazienza nell’affermarsi sul territorio, senza riuscire a integrarsi con la popolazione locale.

Che consigli daresti a chi vorrebbe andare in vacanza a Palma di Maiorca?

1° consiglio: entrare nel mio blog Flyandgrow e visitarlo, lì è possibile trovare un sacco d’informazioni interessanti su Maiorca.

Chi viene per la prima volta a Maiorca, deve visitare la città di Palma, con il Born, la SEO e il centro storico. Se è amante degli apertivi, consiglio di prendersi un cocktail in uno dei tanti rooftops che si trovano sparsi nei vari punti della città.

2° consiglio: visitare le zone di mare, che sono veramente spettacolari e con l’acqua cristallina. Qualsiasi zona è bella. Se dovessi scegliere, la parte che più mi piace è quella a sud-est dell’isola.

3° consiglio: conoscere i piccoli paesini che si trovano all’interno come Inca, Valldemossa o Soller, che sono dei piccoli gioielli e molto interessanti.

4° consiglio: dal punto di vista gastronomico, provare alcuni piatti tipici come: frito mallorquin, lomo con col (carne avvolta in una foglia di cavolfiore) e l’immancabile ensaimada, un dolce a forma di spirale, veramente buono.

Se potessi tornare indietro, faresti qualcosa diversamente?

Sicuramente no. Non sono una persona che si pente di quello che ha fatto, specie perché ogni passo avanti ha significato un cambiamento che, bene o male, mi ha portato nel punto in cui mi trovo adesso. Il mio presente è frutto delle decisioni prese nel mio passato, che influenzeranno positivamente il mio futuro.

Progetti futuri?

Investire il mio tempo e gli sforzi nella start-up che ho fondato con il mio socio e dedicare molto più tempo al mio blog di viaggi, che porto avanti con la mia ragazza.

Per seguire e contattare Claudio:

Sito web: https://flyandgrow.com/

Social: https://www.instagram.com/flyandgrow/

E-mail: info@flyandgrow.com





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