Comune di Genova, Piciocchi: “250mila euro per abbattere le barriere architettoniche”

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«Continua il lavoro per rendere sempre più accessibili i luoghi e i palazzi pubblici, gli impianti e le aree sportive, i percorsi cittadini, anche in contesti non semplici come il centro storico, con un dialogo e un confronto costante con la Consulta comunale delle persone con disabilità. In questi giorni abbiamo approvato il progetto di fattibilità tecnico economica per interventi diffusi in città per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per un totale di 250.000 euro, nell’ambito della seconda annualità dell’accordo quadro stipulato, all’interno degli immobili della civica amministrazione che, per la loro storicità, necessitano di opere di adeguamento per superare le barriere esistenti, facendo ricorso anche all’installazione di impianti meccanici». Lo dichiara il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi.

«Stiamo portando avanti il Piano eliminazione delle barriere architettoniche che, tra i primi Comuni in Italia, abbiamo reso fruibile e di semplice lettura non solo per gli addetti ai lavori, con un database condiviso degli interventi, schede relative agli interventi e costi standard, disponibile sul Geoportale istituzionale. Inoltre, tutti i nuovi progetti di lavori pubblici prevedono l’azzeramento delle barriere architettoniche: il Waterfront di Levante, il Palasport, i percorsi pedonali, le nuove scuole che stiamo realizzando con Pnrr e tutte le nuove progettualità sono pensate per il massimo dell’accessibilità», conclude Piciocchi. 

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Sull’accessibilità, sono in corso interventi nell’area di accesso a Porta Soprana rientrano nel Piano eliminazione barriere architettoniche, fisiche e sensoriali. Nell’ambito dell’asse operativo di “Manutenzione e innovazione tecnologica”, il progetto di manutenzione percorsi per garantire l’accessibilità nel centro storico ha come obiettivo l’accessibilità al centro storico. In particolare, sarà realizzata una rampa per raggiungere la Casa di Colombo, il chiostro di Sant’Andrea e Porta Soprana in autonomia, per tutte le persone. I lavori fanno parte dei fondi PNRR per migliorare l’accessibilità urbana.

Il nuovo percorso accessibile per raggiungere la Casa di Colombo si collega alla piazza Dante e via Petrarca, con una rampa a norma, lunga 35 metri e larga 1,60 metri, composta da sette tratti di lunghezza inferiore ai 10 metri, interrotti da pianerottoli di sosta di 160×150 m.

La rampa sarà pavimentata in calcestruzzo architettonico, per avere una superficie omogenea, senza interruzioni o discontinuità, usando poi la ghiaia spaccata per aumentare l’aderenza in caso di pioggia. La gradonata di vico Dritto Ponticello sarà integrata con una rampa sul lato destro con ringhiera, per migliorare l’accessibilità e consentire il transito in autonomia con sedia a ruote motorizzata sino alla Porta Soprana.

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Sarà mantenuta e recuperata la pavimentazione originale di vico Dritto Ponticello. Per un’accessibilità completa anche a livello sensoriale, verranno inseriti codici podotattili in gres bianco: sia sull’attraversamento pedonale di via Dante, sia su vico Dritto Ponticello, per segnalare gli accessi alla Casa di Colombo e al chiostro di Sant’Andrea. Verrà applicata anche una mappa tattile di fianco alla palina della fermata del bus lungo via Dante. Per tutte le info: https://smart.comune.genova.it/sezione/molo

Gli ambiti del PEBA, il piano per eliminare le barriere architettoniche, sono anche presenti sul geoportale.

«Lo sforzo compiuto da questa amministrazione per rendere più accessibile la città è imponente – dice l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente – e quanto stiamo realizzando nell’area tra piazza Dante e Porta Soprana sarà un vero punto di svolta in questo senso. L’abbattimento delle barriere architettoniche in un Centro Storico così peculiare come il nostro è una sfida che abbiamo accettato con determinazione, fermamente convinti dell’importanza di rendere fruibili alcuni dei nostri monumenti più identitari a tutti quelli che si decideranno di visitare la nostra città. Questo è un percorso che intendiamo portare avanti con il Piano Integrato Caruggi e siamo certi che i risultati ci ripagheranno tutti».

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