Neve, piogge e allerta meteo in diverse Regioni: una trentina di incidenti in Trentino

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Allerta meteo, pioggia e neve in diverse province. Una trentina incidenti, senza feriti gravi, sono stati registrati in Trentino-Alto Adige. Avviso di allerta gialla in Sardegna e Campania, arancione in Emilia-Romagna. Neve in Piemonte e Veneto.

Emilia-Romagna – Dalle 12 di oggi fino a domani in particolare per neve, frane e piene dei corsi minori nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ravenna. E in quella di Ferrara per lo stato del mare e mareggiate. La Regione segnala che l’allerta arancione perdurerà fino a domani: per piene dei fiumi nelle province di Reggio Emilia e Modena; per temporali, frane e piene dei corsi minori nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Le precipitazioni in atto e quelle previste potranno generare incrementi lungo i tratti vallivi dei corsi d’acqua della pianura regionale e nel settore collinare bolognese. Sui settori centro occidentali saranno possibili diffusi ruscellamenti lungo i versanti, innalzamenti dei livelli idrometrici nel reticolo minore e fenomeni franosi. È inoltre prevista un’intensificazione dei venti, con venti di burrasca moderata (62-74 km/h) provenienti da nord-est, lungo la costa, in particolare tra il Ferrarese e il Ravennate, e sulla pianura emiliana. Per lunedì 9 dicembre sono previste ancora precipitazioni sul settore centro-orientale della regione, intense e persistenti sulla Romagna, dove potranno assumere carattere di rovescio o temporale. Le nevicate saranno limitate a quote superiori ai 800-900 metri. È prevista la propagazione delle piene in atto nei tratti vallivi dei fiumi emiliani generate dalle precedenti precipitazioni. Sui settori centro orientali saranno possibili diffusi ruscellamenti lungo i versanti e fenomeni franosi.

Neve – La Protezione civile del Trentino ha attivato la sala operativa dedicata al piano neve e per monitorare l’intenso traffico legato alla festività dell’Immacolata. Al momento i disagi sono contenuti. A partire dagli 800 metri di altitudine, si sono accumulati mediamente tra i 5 e i 20 centimetri di neve, con i massimi di 45 centimetri sul Grosté, a 2.258 metri. In Valsugana, le nevicate hanno causato accumuli tra i 5 e i 20 centimetri, mentre nella valle dell’Adige, la neve si è mescolata tratti alla pioggia. Durante la notte e la prima mattinata, la centrale operativa ha ricevuto una trentina di chiamate di emergenza relative a incidenti stradali senza feriti gravi e veicoli bloccati. Come previsto in Liguria è caduta la prima neve stagionale a S.Stefano d’Aveto e sulla fascia dell’appennino. Da sabato sera una leggera coltre di neve si è fermata in centro cittadino mentre oltre 10 cm si registrano a Prato della Cipolla. La temperatura scesa sotto lo zero durante la notte si è assestata a un grado in paese e a meno 5 alle Casermette del monte Penna ed a monte Bue. Pronti i mezzi spazzaneve e spargi sale dell Anas per garantire la percorribilità sulla statale della Val d Aveto Neve anche a Varese Ligure dove sono caduti 14 cm in un’ora, 7 cm a Urbe e 3 centimetri a Dego, nel savonese. In provincia di Imperia, sulle alture, 5 centimetri di neve è caduta in un’ora a Osiglia. È atteso a fine mattinata di oggi l’aggiornamento dell’allerta gialla per neve emanato ieri da Arpal nell’entroterra ligure. Temperature in picchiata in tutta la regione, con una minima di -4,9°C a Poggio Fearza;, nel Comune imperiese di Mendatica. La Liguria è inoltre; interessata da venti intensi, con raffiche oltre i 100 km/h nell’entroterra e attorno ai 90 km/h lungo la costa.

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Piogge e qualche fiocco di neve in provincia di Alessandria per una Festa dell’Immacolata all’insegna delle basse temperature. Non manca il vento, con raffiche fino a 52,2 chilometri orari a Bric Berton di Ponzone (nell’Acquese) e di 51,8 a Capanne di Cosola (Alta Val Borbera). Le webcam della Protezione Civile hanno immortalato le località montane innevate. Neve nella notte anche nel Tortonese, Novese, Acquese, Ovadese, imbiancando la pianura. A causa del maltempo sono stati rinviati alcuni eventi che erano programma.

Veneto – Nel capoluogo alessandrino rimandato a venerdì 13 dicembre ‘Musae Novae’, spettacolo itinerante luminoso per le vie del centro con la parata poetica ‘Crystal Wings’. Nevicate anche abbondanti hanno interessato nella notte le montagne del Veneto, con precipitazioni che sono state più copiose sulle Prealpi vicentine rispetto alle Dolomiti. Sull’altopiano di Asiago si registrano in quota fino a 45 centimetri di neve fresca, 18 nella cittadina capoluogo, dai 20 ai 30 centimetri la coltre che si misura sulle Prealpi veronesi, Monte Tonba e Monte Baldo. Sferzata invernale anche sulle Dolomiti, dove per ora le precipitazioni nevose sono più contenute: si va dai 5 centimetri di Ra Valles, sopra Cortina, ai 10 centimetri delle zone in quota tra Arabba e Falcade. In tutta la regione il clima è freddo e ventoso. A Venezia si è ripresentato il fenomeno dell’acqua alta, ma la città è rimasta protetta dalle barriere del Mose, alzatosi prima dell’arrivo del picco massimo di marea, che nella laguna interna è rimasta così intorno agli 80 centimetri sul medio, 110 centimetri circa la misura registrata invece in mare aperto.

Campania – La Protezione Civile della Regione Campania, ha prorogato la vigente allerta meteo di livello Giallo per precipitazioni sparse, anche con rovesci e temporali intensi che insisteranno su tutta la Campania, di ulteriori 24 ore: la criticità permarrà fino alle 23.59 di domani, lunedì 9 dicembre. Fino alle 23.59 di oggi, oltre ai temporali, si prevedono anche venti forti sud-occidentali, con locali rinforzi e possibili raffiche. Mare agitato, con possibili mareggiate lungo le coste esposte ai venti. Dalla mezzanotte i venti e il moto ondoso si attenueranno e sulla zona 4, Alta Irpinia e Sannio, diminuiranno anche le piogge e si passerà al livello verde. Sul resto della Campania la perturbazione porterà rovesci e temporali associati a fenomeni di dissesto idrogeologico: saranno possibili allagamenti, esondazioni, ruscellamenti, caduta massi e frane in considerazione della fragilità dei territori e della saturazione dei suoli. Si ricorda ai Sindaci di tutta la Campania di mantenere attivi i Centri Operativi Comunali (COC), di attuare tutte le misure previste dai rispettivi piani di protezione civile e di monitorare il verde pubblico e le strutture esposte alle sollecitazioni degli agenti atmosferici.



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