arriva lo sconto fino a 16 mesi per alcune lavoratrici con figli

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Nel 2025, la pensione di vecchiaia diventa più vantaggiosa per le lavoratrici con figli. Si tratta di una piccola e importante novità, considerando il fatto che nella Legge di Bilancio del 2025 non riserva molto spazio al capitolo pensioni.

Nonostante questo piccolo anticipo cui potranno fruire le lavoratrici madri, la pensione di vecchia e quella anticipata non subiranno modifiche.

Vediamo subito come funziona lo sconto e di quanto sarà.

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Come andare in pensione nel 2025

La Legge di Bilancio per il 2025 non sembra riservare molto spazio al capitolo pensioni. Non ci sono novità all’orizzonte e rimangono le uscite ordinarie e anticipate già in vigore quest’anno. Alcuni lavoratori, però, possono fare domanda di pensionamento anticipato.

La stessa pensione di vecchiaia, contrariamente a quanto erroneamente si pensa, prevede quattro diverse modalità di uscita dal mondo del lavoro.

La pensione di vecchiaia ordinaria prevede il raggiungimento dei 67 anni d’età e il versamento di 20 anni di contributi. Tuttavia, se chi accede alla pensione ha iniziato a versare i contributi solo dal 1996 può utilizzare la formula contributiva che prevede il possesso dei seguenti requisiti:

  • 67 anni d’età;
  • 20 anni di contributi versati;
  • La pensione almeno pari all’assegno sociale INPS.

C’è una terza opzione per chi non riesce a soddisfare i suddetti requisiti può accedere alla pensione al raggiungimento dei 71 anni d’età, con una contribuzione di soli 5 anni. In questo caso, non è necessario rispettare al alcun limite d’importo.

La quarta e ultima possibilità è rivolta esclusivamente agli invalidi. In questo caso, occorre avere un’invalidità di almeno l’80%. Si chiama pensione anticipata e, oltre ai suddetti, si deve avere:

  • 20 anni di contributi;
  • 56 anni d’età per le donne e 61 anni d’età per gli uomini.

Come funziona lo sconto per le lavoratrici madri

Se non cambia nulla (o quasi) per la pensione di vecchiaia in generale, c’è una piccola novità che spicca per le lavoratrici madri. Nel 2025, le lavoratrici con molti figli possono smettere di lavorare con sedici mesi di anticipo rispetto a quanto previsto dalla pensione di vecchiaia.

L’anticipo spetta grazie allo sconto di quattro mesi che si aggiunge alle diverse agevolazioni per le donne con figli previste dalla Legge Dini.

Le lavoratrici possono fruire di uno sconto di quattro mesi per ogni figlio, fino a un massimo di un anno. L’agevolazione è molto utile perché, con essa, l’accesso alla pensione di vecchiaia per chi ha 3 o più figli avviene al compimento dei 66 anni d’età, anziché 67 anni.

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C’è anche un’alternativa. Si può godere di un ricalcolo più favorevole applicando un coefficiente di trasformazione più alto.

Per il 2025, la Legge di Bilancio prevede condizioni più vantaggiose: viene mantenuto lo sconto di 4 mesi e viene incrementato il limite che passa a 16 mesi. Vengono favorite le lavoratrici con almeno 4 figli. Incrementando il limite dello sconto, che passa da 12 a 16 mesi, una donna con 4 figli potrà andare in pensione a 65 anni d’età e 8 mesi. In questo modo si anticipa davvero molto il momento per lasciare il mondo del lavoro.

Tornando al coefficiente di trasformazione, anche questo diventa ancora più favorevole. Alle donne con uno o due figli, questo viene maggiorato di un anno, mentre a quelle con più di due figli viene maggiorato di due anni.

Quali sono i requisiti per fruire dello sconto

Lo sconto di 4 mesi è un’ottima opportunità che le lavoratrici potranno cogliere al volo. Purtroppo, però, non si applica a tutte. Per potervi beneficiare, le lavoratrici devono rientrare integralmente nel regime contributivo.

La misura, quindi, si rivolge esclusivamente alle lavoratrici che hanno iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996. Nel periodo precedente tale data non devono aver versato contributi.

Pensione di vecchiaia 2025 in sintesi

Nel 2025, le lavoratrici madri potranno andare in pensione con un anticipo massimo di 16 mesi. Questa agevolazione riguarda solo chi ha iniziato a versare contributi dal 1996.

La pensione di vecchiaia ordinaria non subisce modifiche, con i consueti requisiti di età e contributi. L’agevolazione è utile per le madri che vogliono ritirarsi prima dal lavoro.

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Il coefficiente di trasformazione delle pensioni sarà anche maggiorato per le donne con figli.





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