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Con la pioggia e il freddo il lunedì è più impegnativo, ma le cosa da fare la sera in questo periodo frizzante e pre festivo possono sollevare l’umore: musica, teatro, eventi a tema natalizio e incontri culturali. Restano aperti anche dal lunedì al venerdì i market di Natale e qui manteniamo il nostro bel riassunto di quelli aperti in questi giorni: la mappa dei mercatini 2024. Per gli appassionati di presepi, non manca un bell’itinerario da esplorare: qui tutte le più belle natività a Bologna e dintorni. E visto che siamo in tema, perché non organizzare una bella pattinata sul ghiaccio? Ecco tutte le piste!

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Ma ci sono anche tante mostre, tutte diversamente belle. Al Museo della Musica per esempio c’è quella di Luca Carboni“Rio Ari O. Luca Carboni, 40 anni tra musica e arte”. A Palazzo Fava per esempio c’è quella di Ai Weiwei; al Museo Civico Archeologico “Martin Parr – Short & Sweet”;  nella Galleria del Cinema Modernissimo quella su Vittorio De Sica mentre Antonio Ligabue raddoppia con ben due mostre, una a Palazzo Albergati e l’altra a Palazzo Pallavicini (dove è visitabile anche la bellissima mostra dedicata a Tina Modotti). 

Presepi, balletti e musical: tutti gli eventi a tema Natale 

Fra i “concertoni” della settimana l’11 dicembre all’Unipol Arena c’è Antonello Venditti, giusto per aggiungere un altro tassello alle celebrazioni del suo 40ennale album capolavoro “Cuore”, che contiene brani che sono diventati storia della musica italiana ed
inni generazionali come “Notte prima degli esami”. Sul palco l’artista, accompagnato dalla sua superband, porterà live quelle canzoni insieme a molti grandi successi della sua storia musicale.

Martedì 10 dicembre (ore 21) fa tappa al Teatro Duse di Bologna il tour Crooning – Teatri Italiani di Mario Biondi con cui il progetto Crooning Undercover supera la quota dei cento concerti in tutto il mondo nel biennio 2023-2024. Biondi proporrà uno spettacolo elegante ed essenziale, calandosi in un’atmosfera intima e raccolta, accompagnato sul palco da un trio inedito composto da Elisabetta Serio al pianoforte, Aldo Capasso al basso e contrabbasso e Francesca Remigi alla batteria. Una scelta che nasce da un incontro in un contesto davvero speciale e caro a Mario. “L’incontro fra me ed Elisabetta Serio – racconta, infatti, l’artista – è avvenuto in occasione dell’ultimo tour di Pino Daniele nel 2014 quando ho avuto l’onore di essere ospite in diverse date. Elisabetta era la pianista di Pino e già all’epoca ci eravamo promessi che avremmo collaborato in futuro. Negli anni siamo rimasti in contatto e di recente è nata l’idea del trio per il mio tour nei teatri. Ci siamo confrontati a lungo e insieme abbiamo individuato anche gli altri due componenti: Aldo Capasso e Francesca Remigi”. Con questa nuova formazione, dunque, Biondi arricchisce e rinnova ulteriormente il proprio repertorio live, proponendo nuovi brani oltre ai maggiori successi e ai progetti d più recente pubblicazione (Crooning Undercover, L’Oro) che verranno arrangiati ad hoc per questo talentuoso trio di musicisti.

Nel giardino incantato di via Azzurra, torna (rinnovato) il magico presepe del dottor Chimenti | VIDEO

Fra gli appuntamenti a tema natalizio di questa settimana, giovedì 12 dicembre alle ore 21 “A Christmas Carol Musical” al Teatro Celebrazioni: l’incantevole e magico Musical di Natale. Il celebre romanzo di Natale di Charles Dickens, adattato per il teatro musicale da Melina Pellicano, è pronto a far sognare adulti e bambini. Un grande musical Made in Italy con musiche, testi e arrangiamenti originali, che trasforma in musica e gesto teatrale una storia intramontabile, capace di parlare al cuore di tutti. Sul palco un cast artistico di 20 elementi, effetti speciali, 150 costumi ed imponenti scenografie. La trama è ben nota: il vecchio Ebenezer Scrooge – interpretato da Fabrizio Rizzolo – dopo la morte del suo socio d’affari Jacob Marley continua a condurre il suo banco d’affari con cinica avarizia, rifuggendo da ogni rapporto umano e affamando il suo sfortunato impiegato Bob Cratchit. Scrooge odia il Natale, ma la notte della vigilia riceve la visita del fantasma del suo defunto socio Marley che gli annuncia la visita di tre spiriti, i quali gli faranno capire il vero significato di questa festa. Dopo la loro visita, Scrooge cambierà nell’anima e da quel momento in poi non mancherà più di festeggiare il Natale e non perderà nessuna occasione per fare del bene.

Con il romanticismo di Robert Schumann, Fryderyk Chopin e Felix Mendelssohn si chiude la Stagione di concerti 2024 della fondazione lirico-sinfonica felsinea, che ha visto in programma 16 appuntamenti all’Auditorium Manzoni. Lunedì 9 dicembre alle 20.30 ad essere protagonisti sono la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna guidata dal suo Direttore principale Roberto Abbado, vincitore nel 2008 del “Premio Abbiati” e recentemente ospite del cartellone lirico con il Trittico pucciniano al Nouveau, e il pianista Pietro De Maria, che ha collezionato i premi “Čajkovskij” di Mosca, “Dino Ciani – Teatro alla Scala di Milano”, “Géza Anda” di Zurigo e “Mendelsshon” di Amburgo. Interprete di riferimento di Chopin, primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale della produzione pianistica dell’autore in sei concerti, registrata per la Decca, De Maria suona a Bologna le Variazioni per pianoforte su “Là ci darem la mano” op. 2. Uno Chopin ancora diciassettenne le scrisse sulla celeberrima aria del Don Giovanni di Mozart e le interpretò con successo per la prima volta a Vienna nel 1829. A lanciare la carriera europea del giovane pianista e compositore polacco fu proprio Schumann con la sua recensione delle Varazioni op. 2 sulla «Berliner Allgemeine Zeitung» dove scriveva: “Giù il cappello, signori, un genio!”. Di Schumann è invece il singolare lavoro sinfonico proposto all’inizio del concerto, chiamato Ouverture, Scherzo e Finale op. 52, e composto nel 1841 (il cosiddetto “anno delle sinfonie”) insieme, appunto, a due sinfonie e a una fantasia per pianoforte e orchestra. La ricezione del pubblico alla prima esecuzione al Gewandhaus di Lipsia, con Ferdinand David sul podio al posto di Mendelssohn, non fu positiva, come scrisse lo stesso autore all’amico Karl Kossmaly: il trittico «non ha riportato il successo della precedente [Prima Sinfonia]. Credo di aver fatto troppo in una volta sola, e poi Mendelssohn ci è mancato come direttore. Ma non fa nulla: so che questi pezzi non sono inferiori alla prima sinfonia, e prima o poi saranno apprezzati per il loro valore».

Non poteva, quindi, che essere un’opera di Mendelssohn a completare il programma, e nello specifico la Sinfonia n. 5 in re maggiore “Riforma” op. 107. Si tratterebbe della sua seconda sinfonia in ordine di composizione, ma il musicista tedesco – che la creò ancora ventenne nel 1830 in occasione del terzo centenario della Confessione protestante di Augusta e che la potè dirigere solo nel 1832 – non riuscì mai pubblicarla in vita: fu infatti stampata nel 1868 come n. 5, dopo le altre quattro sinfonie, ventuno anni dopo la sua morte. Biglietti da 10 a 40 euro. 

Un lunedì melodrammatico al Teatro Mazzacorati (e non solo) 

Al Teatro Mazzacorati 1763 di Bologna rivive il melodramma, con una serata dedicata alle magiche atmosfere dell’opera lirica che animavano non solo i teatri ma anche i salotti. L’occasione è il concerto gratuito “Operisti a salotto”, in programma lunedì 9 dicembre alle 21. Nel nuovo appuntamento organizzato da Succede solo a Bologna, sarà protagonista il Trio Eccentrico, composto da Massimo Ghetti (flauto), Alan Selva (clarinetto) e Javier Adrian Gonzalez (fagotto).

Il fenomeno del melodramma è troppo imponente per limitarsi ai confini nazionali, per questo il viaggio musicale parte con la celeberrima “Le Nozze di Figaro” di Mozart. In quel tempo, però, la scuola italiana la fa da padrona attraverso i lavori di numerosi suoi esponenti. Di Gaetano Donizetti, viene proposta una divertentissima e ricercata “Fantasia” sull’opera buffa Don Pasquale, composta dal M° Michele Mangani. Come spesso accade, nell’opera lirica tra un atto e l’altro si trova l’Intermezzo. L’accenno a questa particolare composizione ricorda immediatamente le note dell’Intermezzo di Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. L’omaggio ai grandi operisti italiani prosegue quasi in un crescendo con una selezione di arie da “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini; a seguire una parafrasi da concerto sulle opere verdiane “ll Trovatore” e “Rigoletto”. La conclusione di questo ipotetico “ultimo atto” non poteva essere che con Giacomo Puccini, artefice indiscusso di pagine memorabili segnate dall’eleganza e la modernità disarmante che hanno sancito l’apice del belcanto italiano e che rivivono, in veste inedita, nella rivisitazione delle arie più celebri, da Tosca a Bohème.

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Il concerto, come tutti gli spettacoli di Succede solo a Bologna, è gratuito con donazione facoltativa; la prenotazione è obbligatoria sul sito www.succedesoloabologna.it. A completare la settimana di appuntamenti al Teatro Mazzacorati, c’è lo spettacolo “Il cavaliere inesistente”, messo in scena dalla Fraternal Compagnia. Il cavaliere inesistente è un’esperienza teatrale che trascina lo spettatore al centro di una profonda riflessione sull’esistenza: ispirandosi all’opera di Italo Calvino, lo spettacolo indaga l’assurdo, il quale diventa il mezzo per interrogarsi sull’essere e il non essere. Lo spettacolo è in programma da giovedì 12 a sabato 14 dicembre alle 21 e domenica 15 dicembre alle 17. Per informazioni e prenotare i biglietti, scrivere all’indirizzo organizzazione@fraternalcompagnia.it.

Osteria Giacobazzi 

Dopo il successo delle due precedenti stagioni che lo hanno visto protagonista per tredici date tutte esaurite, Giuseppe Giacobazzi, insieme ad Andrea Vasumi, torna per il terzo anno consecutivo con la sua Osteria Giacobazzi. Lo spettacolo è in programma al Teatro Celebrazioni di Bologna per cinque repliche, fra cui quella del 10 dicembre 2024. Il Teatro si trasforma ancora una volta in una vera e propria osteria, con tavoli imbanditi, vino e vettovaglie serviti durante lo show ad alcuni commensali che siedono sul palco. Accanto a Giacobazzi e Vasumi – pronti a intrattenere il pubblico con storie, battute e aneddoti – ogni sera saranno presenti ospiti a sorpresa e i Masa con le loro parodie musicali. Lo spettacolo Osteria Giacobazzi è a cura di Ridens Produzioni. Prezzi: intero 31,00 € – ridotto 28,00 € – under 29 25,00 euro. 

Massimo Cacciari a Bologna per dialogare sulla Madonna di Piero della Francesca

Nell’ambito della rassegna Le Voci dei Libri  martedì 10 dicembre 2024 alle ore 18:30 Fondazione MAST ospiterà al MAST.Auditorium il Professor Massimo Cacciari per la presentazione di La passione secondo Maria (Il Mulino, 2024). Nell’occasione l’autore converserà con la filosofa ed artista Monica Ferrando e al termine firmerà copie del libro. Due Angeli aprono il sipario e disvelano la Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi. Una Madonna che mostra da quale ferita si generi Dio: una Donna sta al centro del mistero dell’incarnazione. Nella potente icona di Piero della Francesca, Maria sostiene il suo grembo pieno, e si slaccia la sua veste per rendere manifesto l’enigma: è un cosmo che genera e che dona. Il grido che Ella pronuncia partorendo si ripeterà sotto la Croce, e poi di nuovo ‒ ma forse di gioia ‒ al momento dell’Assunzione. Nell’immagine di questa Donna, attesa e promessa, angoscia, speranza, abbandono, si uniscono senza confondersi e senza età.  Nell’ambito della rassegna Le Voci dei Libri, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0

Massimo Cacciari, filosofo, saggista, politico e opinionista. Con Metafisica concreta del 2023, ha concluso l’esposizione del suo sistema filosofico, avviata nel 1990 con Dell’Inizio (entrambi per Adelphi). Per il Mulino ha scritto, con E. Bianchi Ama il prossimo tuo (2011), con P. Prodi Occidente senza utopie (2016) e Generare Dio (2017).

Monica Ferrando, filosofa e artista, dirige la rivista online De pictura. È autrice di Il regno errante. L’Arcadia come paradigma politico (2018) e di L’elezione e la sua ombra. Il Cantico tradito (2022), entrambi per Neri Pozza. Per il Mulino ha scritto, nella serie “Icone” diretta da M. Cacciari, Arcadia Sacra (2024). 

Florida Inspirational Singers

Mercoledì 11 dicembre alle ore 21.00 i Florida Inspirational Singers.Un ensemble costituito dai migliori solisti gospel della Florida Centrale. Il gruppo è diretto dalla talentuosa Nicole Taylor, già vincitrice del Gospel Prize del festival Celebration of Gospel come Best Gospel Singer, e da Pastor John Polk, nome ben noto al pubblico italiano per i suoi numerosi tour con la formazione dei Soul Voices. Insieme hanno cesellato un gruppo di cantanti e strumentisti che, nati e cresciuti nelle chiese Battiste di Orlando, Tampa e Atlanta, grazie al loro talento sono usciti dallo stretto ambito delle loro “churches” per imbracciare una carriera professionistica accanto ai più notevoli artisti della scena pop e gospel statunitense quali Robin Gibb (The Bee Gees), Simple Minds, Sinead O’Connor, Rini-tee 5:7, Ron Kenoly, Martha Munizzi e innumerevoli altri. Un concerto che include coreografie, virtuosismi vocali e strumentali e tanta interazione con il pubblico, nel più puro e tradizionale spirito gospel. Platea € 39 (under 29 anni € 36 )  – balconata € 34 (under 29 anni € 31,50). La biglietteria del Teatro EuropAuditorium è aperta dal lunedì al sabato, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, e anche al mattino, il martedì e il giovedì, dalle ore 11.00 alle 13.00 (Piazza Costituzione 5/f, Bologna – info@teatroeuropa.it – 051.372540).

Le illusioni magiche di Antonio Casanova 

È la vigilia di Natale e il Mago, Antonio Casanova, compare dal nulla per accompagnare il pubblico in un viaggio a ritroso nel tempo. All’improvviso, attraversata una porta e aperta una finestra che guarda sulla strada di casa, l’orologio comincia a scorrere all’indietro, attraverso ore, giorni e anni. Succede questo giovedì al Teatro Dehon di Bologna alle 21.00.  

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Antonio Casanova nella sua mansarda segreta comincia un viaggio incredibile, nel quale scopriremo di aver scordato molto di quanto abbiamo vissuto, sopratutto scopriremo di aver scordato qualcosa che conoscevamo bene, la Magia.
Incontreremo qualcuno, Houdini di cui avevamo celebrato le imprese come un supereroe quando eravamo piccoli, ma di cui avevamo perso la memoria, e ritroveremo le immagini antiche e fascinose di un certo Kellar e l’invenzione della levitazione totale, assieme a Maskelyne con le sue grandi apparizioni dal nulla che salvarono addirittura la seconda guerra mondiale, per poi scoprire che conoscevamo l’illusionista David Devant e i suoi fantasmi del teatro racchiusi negli specchi, fino ad arrivare ai giorni nostri dove il celebre effetto della donna tagliata a metà, rivoluzionato ed eseguito dallo stesso illusionista su se stesso, senza alcuna copertura, fa pensare al trucco televisivo. E invece è magia pura.
Tutto questo in un racconto visivo senza sosta, alla ricerca dell’illusione perfetta, quella che susciti meraviglia senza altri apparati in scena se non la presenza del Mago.

“De Los Muertos”: per tre giorni il percorso del collettivo artistico ZimmerFrei

Per tre giorni, da venerdì 13 a domenica 15 dicembre, la casa museo di Giosuè Carducci a Bologna ospita De Los Muertos, percorso creato dal collettivo artistico ZimmerFrei allestendo negli ambienti della dimora in cui visse il poeta oggetti, racconti e lasciti appartenuti a persone defunte. Defunte ma accomunate da una prerogativa particolare: essere ancora in grado di “agire” grazie alla collaborazione con persone vive a cui hanno affidato determinate azioni da compiere. L’intervento fa parte di un progetto di ricerca coordinato dalla regista e artista Anna de Manincor, in collaborazione con l’artista e performer Maria Caterina Frani e il musicista e sound designer Massimo Carozzi, che cura il percorso sonoro nella casa-museo.
Con De los muertos, Casa Carducci rinnova la possibilità, già sperimentata in passato, di aprire le sue porte e ospitare interventi di artiste e artisti contemporanei, che si relazionano con gli ambienti, la biblioteca, gli oggetti e la storia, lanciando un nuovo format: Casa Carducci Contemporanea. Iniziative e progetti in grado di inserirsi nel contesto e valorizzare le peculiarità di questo luogo saranno accolte periodicamente, dando luogo a dialoghi e accostamenti inediti.

Il percorso ideato da ZimmerFrei tra gli oggetti disseminati nella casa, assieme a quelli appartenuti al sommo poeta Giosuè Carducci e alla moglie Elvira Menicucci, è condotto dalle voci delle persone che oggi si occupano della conservazione, attuazione o movimentazione di tali lasciti, raccolti da ZimmerFrei nel corso di una ricerca durata tre anni, alle prese con la seguente domanda: Conoscete della persone morte che sono ancora attive nel presente?
Niente a che fare con spiriti e medium, si tratta piuttosto di istruzioni pratiche, azioni da eseguire, oggetti e racconti da recapitare, enigmi da risolvere e faccende da sbrigare. Ci si imbatte così in ricordi, istruzioni e azioni compiute, quali: “ogni anno, nel giorno dell’anniversario della morte di mia madre, fumo una sua Merit blu sulla sponda di un fiume. Nota bene che sono una non fumatrice.”; “questa radio Philips modello D8634 Mark II è l’oggetto che più ha frequentato mio padre”; “questa busta ci fu consegnata dal nostro vicino di casa, vedovo da un paio d’anni. La moglie gli era apparsa in sogno chiedendo di recapitare alla mia famiglia un milione di lire. Era il 1970”.

La visita dura circa 45 minuti e comprende oggetti d’uso domestico, elementi estrapolati da opere d’arte (Lia Bo Fisher, Marcela Castañeda Florian, Roberto Fassone, Nina Fisher, Davide Pepe, Moira Ricci) e prestiti temporanei (Ilaria Bottanelli, Nella Califano, Martina Candido, Oumoulkhairi Carroy, Maria Caterina Frani, Lucia Giardino, Serena Gramizzi, Marta Mancini, Cosetta Nicolini, Renata Scattolin, Valeria Verdolini), che si mescoleranno a arredi, mobili e suppellettili della casa e a documenti della biblioteca appositamente estratti.

Data la particolare natura del progetto e dello spazio, il pubblico potrà accedere su prenotazione (da oggi fino a esaurimento posti) venerdì 13 dicembre dalle ore 15 alle 19, sabato 14 dicembre dalle ore 10 alle 20 e domenica 15 dicembre dalle ore 10 alle 19, con biglietto d’ingresso acquistabile il giorno stesso presso la biglietteria unica Casa Carducci-Museo del Risorgimento. Prenotazioni entro giovedì 12 dicembre, via email a casacarducci@comune.bologna.it (dal lunedì al venerdì fino alle ore 15), telefoniche al numero 051 2196520 (venerdì dopo le ore 15, sabato e domenica). Nella richiesta di prenotazione dovranno essere indicati giorno e orario preferiti, nome, cognome, recapito telefonico e numero di persone partecipanti.

De Los Muertos è stato avviato grazie alla residenza di ricerca di ZimmerFrei presso il MAD Murate Art District di Firenze. In seguito è diventato una installazione e azione dal vivo presso BASE per il festival Farout di Milano (2023) e all’Archivio di Stato di Firenze per il festival Materia Prima (2024). L’origine della ricerca e le testimonianze sonore hanno poi trovato la forma del documentario sonoro, trasmesso il 2 e 3 novembre 2024 da RadioTre (Con i vivi e con i morti, ascoltabile in podcast su Raiplaysound nel programma Tre Soldi) e approda a Bologna grazie al contributo alla produzione del Settore Cultura e Creatività, alla collaborazione con il Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna e al contributo della Regione Emilia-Romagna.
L’allestimento del percorso di visita è realizzato in collaborazione con il personale di Casa Carducci, il personale di Working soc. coop e Open Culture, il personale volontario Auser e gli studenti e studentesse del Biennio di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

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ZimmerFrei
Il collettivo ZimmerFrei è stato fondato a Bologna nell’anno 2000 ed è formato da Anna de Manincor (artista e filmmaker) e Massimo Carozzi (musicista e sound designer). La pratica di ZimmerFrei combina linguaggi diversi e spazia dai film documentari alla videoarte, dai progetti sonori alla performance, e poi laboratori partecipativi, video installazioni multi canale e interventi nello spazio pubblico.
Il gruppo collabora con numerosi altri artisti e professionisti, tra cui, negli ultimi due anni, l’artista e performer Maria Caterina Frani, il videoartista Davide Pepe, il light designer Fabio Sajiz, il visual designer Umberto Saraceni, il filmmaker Ivano Lollo, l’artista Muna Mussie, i registi Federico Bacci, Francesco Eppesteingher, Agnese Cornelio e Roberto Beani, la produttrice Serena Gramizzi e il montatore Massimiliano Bartolini.

INFORMAZIONI

ZimmerFrei
DE LOS MUERTOS a Casa Carducci
dal 13 al 15 dicembre 2024
Casa Carducci, Piazza Giosuè Carducci 5, Bologna
www.casacarducci.it – casacarducci@comune.bologna.it – 051 2196520
www.zimmerfrei.co.it

Musica nei club: due concerti da sentire 

Il 12 dicembre 2024 alle 21:30 i Laurel Canyon al Covo Club (USA / garage punk / Agitated Records). Laurel Canyon sono Nick Gillespie (chitarra solista, voce), Serg Cereja (chitarra ritmica, voce), Dylan Loccarini (basso) e Lachlan Driver (batteria): una band garage punk carica di feedback e boostata dalle anfetamine da Allentown, Pennsylvania. La band, di recente, ha catturato l’attenzione di un sacco di testate musicali, addetti ai lavori e musicisti, tra cui l’immancabile Iggy Pop. Iggy ha suonato “Tangiers” (registrata da Steve Albini) dal loro album di debutto omonimo pubblicato tramite Agitated Records nel suo programma radiofonico BBC6 nell’estate del 2023, dopo le esibizioni da sold-out al Whisky a Go Go di Los Angeles durante il 2022. Il disco di debutto della band “Laurel Canyon” ha ricevuto recensioni impressionanti su Mojo, Uncut e Clash, raggiungendo il numero 36 nella classifica ufficiale dei negozi di dischi del Regno Unito; tre dei singoli dell’album hanno ricevuto posizionamenti nelle playlist ufficiali di Spotify e Apple. Dopo il primo LP è arrivato un EP di 3 tracce chiamato “East Side”, prodotto da Gordon Raphael (The Strokes). Le nuove canzoni, “East Side”, “Garden of Eden” e “Untitled”, amplificano il loro sound con una messa a fuoco più nitida e tenace, distorcendo il loro personale sound garage punk aggiungendo aspetti fuori dal comune (violoncello e armonie vocali). La copertina mostra una fotografia in stile found object di uno spray al naloxone marcato Laurel Canyon, utilizzato per invertire o ridurre gli effetti degli oppioidi, a rappresentare la musica al suo interno come un colpo al cuore del rock’n’roll. Queste nuove canzoni suonano live come se il tetto potesse volare via da un momento all’altro dalla stanza in cui vengono suonate. Dall’uscita del loro album, i Laurel Canyon hanno perfezionato questo nuovo materiale dal vivo (tra le canzoni ci sono anche degli inediti che devono ancora essere registrate per il loro secondo LP), suonando più di 40 spettacoli all’anno negli Stati Uniti per un pubblico in crescita, guadagnando sempre più seguaci nel circuito dei club di New York City e aprendo per artisti leggendari come Lydia Lunch, The Strawberry Alarm Clock e Agent Orange. Il risultato è una band che si esibisce con precisione militante e uno stile spericolato, in grado di portare il loro spettacolo dal vivo ben oliato direttamente in studio e pronto per le tue orecchie. I Laurel Canyon stanno attualmente lavorando al loro secondo album in studio e sono pronti a intraprendere il loro primo tour europeo a novembre 2024.

Il 12 dicembre al Locomotiv Club di Bologna: Faust. Campioni del “kraut-rock” nei 70’s, i Faust hanno ampliato i confini della musica tutta, forgiando un “art rock tecnologico” in anticipo di due decenni rispetto al sound dell’epoca Nei tanti anni di vita il progetto Faust si è sviluppato in molte direzioni, diventando molto cose, dopo più di 50 anni la nuova creatura si sviluppa sempre intorno alle idee visionarie di Zappi Diermaier coadiuvato in studio da un altro membro originario(Gunther Wustoff) di quella band che fu messa sotto contratto alla fine degli anni 60 per costruire un’alternativa tedesca ai Beatles e che poi si sviluppò e prese forma musicalmente ed ideologicamente in un’altra dimensione che fece coniare il termine Krautrock da parte di un giornalista tedesco, proprio riferendosi sembra, ai deliri sonici della band. Le idee di Zappi sono convogliate nelle mani di tanti amici e collaboratori, come Dirk Dresselhaus(aka Schneider TM), Elke Drapatz, Uwe Bastiansen, Andrew Unruh e Jochen Arbeit degli Einsturzende Neubauten e hanno dato forma a Blickwinkel, ultima opera uscita ad inizio Ottobre 2024. La formazione dal vivo di questo tour italiano, oltre che dalla figura sempre presente del carismatico batterista Zappi Diermaier, sarà composta da alcuni dei collaboratori e amici che hanno preso parte alla stesura dei brani in studio (Dirk Dresselhaus,Elke Drapatz,Uwe Bastiansen) ed impreziositi dalla presenza di Ilpo Vaisanen dei Pan Sonic, anche lui amico di lunga data e personaggio chiave della Scuola Sonica mondiale.

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