Dalle tradizionali celebrazioni per l’Immacolata di ieri mattina nella chiesa del Gesù Nuovo è arrivata, tra le altre cose, la conferma dell’aumento della tassa di soggiorno. Era nell’aria: a Palazzo San Giacomo, nelle ultime settimane, sono andati avanti svariati colloqui con gli operatori del settore. A ufficializzare la decisione è stato il sindaco Gaetano Manfredi, subito prima della cerimonia officiata dall’Arcivescovo Emerito Vincenzo Pelvi e della consegna del mazzo di fiori nelle mani della statua della Vergine sulla cima dell’obelisco portata avanti dai Vigili del Fuoco. Napoli non «raggiungerà i livelli delle altre città turistiche», ha detto Manfredi, ma l’aumento ci sarà, per l’anno giubilare, e – salvo imprevisti – dovrebbe essere maggiore per i b&b. Non ci sarà il rincaro massimo, in altri termini. E servirà, per usare le parole del primo cittadino «per pagare servizi aggiuntivi che altrimenti avrebbero dovuto pagare i napoletani». Il sindaco ha espresso poi la sua «felicità» per la nomina di don Mimmo Battaglia, creato cardinale l’altro ieri.
La tassa
L’ultimo rincaro dell’imposta di soggiorno risale al luglio 2023. L’aumento di oggi sarà operativo dopo l’approvazione del bilancio in consiglio comunale. Se le carte in tavola non dovessero cambiare, il tariffario degli aumenti sarà così distribuito: per un hotel con tre stelle, in cui prima si pagavano 3,50 euro, nel 2025 se ne pagheranno 4.50. Per un 4 stelle, in cui si pagava 4.50, si arriverà a 5.50 euro. Il cliente di un 5 stelle pagherà invece 6 euro, contro i 5 attuali. La novità principale riguarda però il settore extralberghiero, che verrà equiparato a un 3 stelle. Fino a oggi i clienti di un b&b pagavano 3 euro a persona. Nel 2025 la cifra salirà a 4,50 euro. Un rincaro superiore di 50 centesimi rispetto a quello degli alberghi. La decisione finale sul tariffario, come detto, non è stata presa. Ma la direzione è questa, anche considerando che il settore extralberghiero, con i suoi 12mila annunci, ormai copre oltre la metà degli introiti relativi alla tassa di soggiorno, imposta per cui il Comune nel 2023 ha incassato 17,5 milioni.
«Le cifre sui turisti sono positive – ha detto il sindaco – rispetto ad altre città turistiche come Milano, Roma, Firenze o Venezia, abbiamo una tassa più bassa, ora la incrementiamo ma senza raggiungere il livello delle altre città. Con queste risorse in più possiamo pagare dei servizi aggiuntivi per pulizia, trasporti e sicurezza che sono indispensabili. Ed è giusto che l’aumento dei costi sui servizi dia pagato dai turisti, altrimenti lo dovrebbero pagare i napoletani. Credo che sia una scelta equa, come è stato fatto in altre città d’Italia e andremo in questa direzione». L’assessorato al Turismo di Tersa Armato ha chiesto e ottenuto che i proventi dell’aumento vengano utilizzati esclusivamente per servizi di mobilità, accoglienza e decoro concordati con gli operatori.
La cerimonia
Il complesso e delicato scenario internazionale, costellato da incertezze e conflitti, è stato tra i temi della cerimonia dell’Immacolata partenopea 2024. A officiare c’era l’Arcivescovo Emerito Vincenzo Pelvi, che ha sostituito don Mimmo Battaglia, impegnato in Vaticano per la sua nomina a Cardinale. Presenti, tra gli altri, anche il generale Ciro Esposito, comandante della Polizia Municipale e l’assessore alla Legalità del Comune Antonio De Iesu. Nell’omelia di Pelvi, così come per la supplica in piazza prima della “consegna” dei fiori alla statua Vergine fatta dai Vigili del Fuoco, c’è stato spazio per l’attualità, con un pensiero rivolto ai conflitti globali: «Le ingiustizie proseguono con arroganza, le guerre seminano morte e si allontana il sogno di un mondo fraterno – ha detto l’Arcivescovo – L’immacolata diventa un cammino perché la gioia e la fiducia ci aiutino e ci spronino».
«Sono molto felice – ha detto Manfredi tornando sulla nomina di don Mimmo Battaglia – l’altro ieri è stata una bellissima cerimonia. Don Mimmo era molto felice ed è anche molto impegnato sulle questioni della città. Insieme abbiamo condiviso la necessità di continuare questo percorso che dal suo nuovo ruolo potrà essere ancora più forte e significativo. L’Immacolata è un appuntamento importante e tradizionale, che non è solamente spirituale, ma anche di impegno e attenzione verso gli umili e le persone in difficoltà, fattori che garantiscono sviluppo e crescita a Napoli»
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