Reperti etruschi collocati a Città della Pieve

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La storia e il patrimonio culturale di Città della Pieve si arricchiscono grazie al recupero e alla valorizzazione di preziosi reperti etruschi, risalenti alla scoperta avvenuta nel 2015 presso il sito archeologico di San Donnino. Dopo un lungo processo di restauro e adeguamento degli spazi espositivi, questi beni, insieme a nuovi ritrovamenti recentemente sequestrati dallo Stato, sono al centro di un’importante operazione di tutela e valorizzazione culturale.

Nel 2015, durante una campagna di scavi a San Donnino, sono riemersi corredi funebri attribuiti alla gens Pulfna, una famiglia nobile etrusca. I reperti includono vasellame ceramico, oggetti in metallo e materiali lapidei di grande pregio, testimoni della ricchezza e della complessità culturale di questa antica civiltà. I ritrovamenti hanno immediatamente attirato l’attenzione degli esperti e suscitato l’interesse delle istituzioni locali e nazionali.

Da allora, l’amministrazione comunale di Città della Pieve ha lavorato instancabilmente per garantire il ritorno e la conservazione di questi beni, collaborando con il Ministero della Cultura e la Soprintendenza archeologica dell’Umbria. Parte del materiale, come i reperti lapidei e le urne, è già esposto presso il Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi, dove è possibile ammirarli in un contesto espositivo rinnovato e scientificamente curato.

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L’attuale amministrazione comunale ha avviato un progetto ambizioso per trasformare la sala d’arte situata al piano interrato di Santa Maria dei Servi in un museo archeologico moderno e adeguato. Questo spazio, originariamente destinato a ospitare tele di grandi dimensioni provenienti da chiese pievesi, è stato completamente ripensato per accogliere i reperti etruschi.

L’esposizione al pubblico dei reperti etruschi ha richiesto investimento di 300mila euro

Il progetto ha richiesto un investimento significativo, pari a circa 300mila euro, che ha incluso interventi strutturali e di sicurezza. Tra le migliorie apportate figurano:

  • La climatizzazione controllata per preservare i reperti.
  • La realizzazione di una nuova pavimentazione e una bussola d’ingresso.
  • Un sistema avanzato di allarme e videosorveglianza.
  • L’acquisto di bacheche su misura per i corredi funebri.
  • Il restauro dei materiali lapidei, con un costo di oltre 36mila euro.

Questi interventi hanno permesso di creare uno spazio espositivo all’avanguardia, in linea con le normative vigenti e capace di valorizzare al meglio il patrimonio etrusco della città.

Recentemente, un altro importante passo avanti è stato compiuto con il sequestro di reperti provenienti da uno scavo clandestino sempre a San Donnino. Tra i beni recuperati figurano oggetti di grande valore storico e culturale, attribuibili al contesto funerario della gens Pulfna, probabilmente appartenenti a donne di alto rango sociale, indicate come “principesse”.

Il sindaco Risini ha espresso soddisfazione per la collocazione a Città della Pieve delle preziose opere

Il sindaco di Città della Pieve, Fausto Risini, ha espresso soddisfazione per questa operazione, definendola “una vittoria dello Stato e della cultura”. Durante un incontro con il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il primo cittadino ha ribadito la volontà di vedere questi reperti restituiti al loro contesto originario, presso il Museo Civico Diocesano. Il ministro ha accolto positivamente la proposta, confermando l’intenzione di esporre i materiali nella città di origine, a testimonianza della ricchezza culturale dell’area e dell’impegno delle istituzioni nella lotta contro il traffico illecito di beni archeologici.

La realizzazione del museo e la valorizzazione dei reperti etruschi sono il risultato di una stretta collaborazione tra il Comune, la Soprintendenza archeologica e le istituzioni culturali. Negli ultimi anni, sono state organizzate numerose iniziative pubbliche per far conoscere al grande pubblico il valore di questi ritrovamenti, tra cui visite guidate ai cantieri di restauro, aperture straordinarie e progetti di collaborazione con città limitrofe come Chiusi, San Casciano dei Bagni e Chianciano Terme.

Un momento particolarmente significativo è stato rappresentato dalla mostra dedicata al Perugino nel 2023, durante la quale i materiali lapidei e le urne etrusche sono stati esposti accanto a opere d’arte di straordinario valore. Questo evento ha permesso di mettere in luce il legame tra il patrimonio archeologico e la tradizione artistica della regione.

Presto un’indagine archeologica preliminare nell’area di San Donnino

L’amministrazione comunale di Città della Pieve continua a lavorare per garantire la tutela e la valorizzazione del patrimonio etrusco. Tra le iniziative in corso, spicca la richiesta di un’indagine archeologica preliminare nell’area di San Donnino, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza del sito e recuperare eventuali ulteriori reperti. Questo progetto, sostenuto dal Ministero della Cultura, rappresenta un passo fondamentale per arricchire ulteriormente il contesto storico e culturale della gens Pulfna.

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Inoltre, l’amministrazione ha manifestato la volontà di consolidare i rapporti con altre realtà museali e archeologiche del territorio, creando una rete di collaborazione che possa valorizzare il patrimonio etrusco dell’Umbria e della Toscana.

I reperti etruschi di Città della Pieve non sono solo testimoni di un passato glorioso, ma rappresentano anche un’opportunità per promuovere il turismo culturale e sensibilizzare il pubblico sull’importanza della tutela del patrimonio. Il Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi si configura come un luogo di grande fascino e valore, dove storia, arte e archeologia si incontrano per raccontare la vita e le tradizioni di una delle civiltà più influenti dell’antichità.

Grazie all’impegno delle istituzioni locali e alla collaborazione con il Ministero della Cultura, questi tesori potranno essere apprezzati da visitatori provenienti da tutto il mondo, contribuendo a fare di Città della Pieve un punto di riferimento per la cultura etrusca.



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