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Startup vincitrici del Premio Nazionale per l’Innovazione 2024

Il 6 dicembre 2024 si è svolta la XXII edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), un evento di punta per le startup italiane, organizzato con la collaborazione dell’Università di Roma Tor Vergata e supportato da importanti sponsor come Gruppo Iren, Gilead Sciences e Prysmian Group. Le startup premiate sono state selezionate tra un’ampia gamma di progetti innovativi presentati durante 17 competizioni regionali, coinvolgendo 56 università e enti di ricerca in 18 regioni. Gli esperti di una giuria altamente qualificata hanno valutato i progetti in base a criteri di tecnologia, realizzabilità e potenzialità. Quattro startup hanno ricevuto premi assoluti, ciascuna con un riconoscimento di 25.000 euro.

INFLANT ha trionfato nella categoria LIFE SCIENCES-MEDtech, offrendo una nuova terapia per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, entrando quindi nella lista delle startup più promettenti nel miglioramento della salute. Frutto della collaborazione tra le università di Torino e Pisa, questa startup mira a rivoluzionare la cura delle condizioni come il Morbo di Crohn, utilizzando una molecola innovativa per inibire gli effetti dannosi della proteina NLRP3.

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La categoria ICT ha visto vincere EFESO, che propone soluzioni deep-tech attraverso lo sviluppo di dispositivi elettronici a ultra-basso consumo energetico, rispondendo così alle crescenti sfide di sostenibilità energetica nel settore informatico. DEPLOTIC, nella categoria INDUSTRIAL, ha presentato un innovativo sistema di manutenzione satellitare che utilizza bracci robotici gonfiabili, garantendo servizi più sostenibili in orbita. Infine, B-ME è stata premiata nella categoria CLEANTECH & ENERGY per il suo elettrodo derivato da biopolimeri e carbonio, rappresentando un significativo passo avanti nell’innovazione per l’energy storage.

Dettagli sui progetti premiati

Il premio conferito a INFLANT non è meramente un riconoscimento, ma segna un punto di svolta per i pazienti affetti da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (IBD). La startup, formata da ricercatori delle Università di Torino e Pisa, ha elaborato una molecola mirata all’inibizione della proteina infiammatoria NLRP3, principale responsabile dei processi infiammatori a carico dell’intestino. Con un approccio scientificamente avanzato e approfonditi studi preclinici, INFLANT si propone di snellire l’attuale regime terapeutico. L’anticipato sviluppo del farmaco non solo si allinea alle recenti esigenze mediche, ma punta a ridurre significativamente i costi a carico del sistema sanitario, conquistando così un terreno decisivo nel mercato farmaceutico.”

Per quanto concerne EFESO, il suo focus su tecnologie di consumo energetico sostenibile rappresenta una risposta adeguata al crescente fabbisogno energetico propulsivo dell’industria informatica. La startup propone una nuova classe di dispositivi elettronici che integrano memorie e unità di elaborazione in un singolo semiconduttore, ottimizzando così i consumi energetici e promuovendo una rete di produzione più eco-compatibile. Questo approccio innovativo conferisce a EFESO un vantaggio competitivo significativo, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche riguardo alla sostenibilità ambientale.”

Dall’altro lato, DEPLOTIC si distingue nel settore industriale per la sua rivoluzionaria tecnologia di manutenzione satellitare. Con l’IDRA, un braccio robotico gonfiabile, l’azienda punta ad estendere la vita utile dei satelliti, consentendo operazioni di auto-manutenzione in orbita. Questo comportamento non solo ottimizza la funzionalità dei satelliti, ma apporta anche un sostanziale abbattimento dei costi di mantenimento, rappresentando un innovativo approccio per rendere lo spazio più sostenibile e accessibile.”

Infine, B-ME si posiziona all’avanguardia nella sostenibilità ambientale apportando un cambiamento radicale nelle tecnologie di accumulo. Grazie al suo elettrodo bio-derivato e circolare, la startup punta a minimizzare l’impatto ambientale delle batterie tradizionali. La capacità di ridurre le emissioni di CO₂ del 90% rispetto ai metodi convenzionali non solo presenta vantaggi ecologici pratici, ma offre anche una soluzione commerciale intelligente e integrabile nelle attuali linee di produzione industriali. Col primo approccio “safe and sustainable by-design”, B-ME cambia le regole del gioco nel settore dell’energy storage.”

Le startup finaliste e le loro innovazioni

Oltre ai vincitori del Premio Nazionale per l’Innovazione, una schiera di startup finaliste ha presentato idee uniche e innovative, ognuna delle quali affronta sfide attuali con soluzioni creative e sostenibili. Tra queste, BioFashionTech (Start Cup Lombardia) emerge con la sua proposta di trasformare rifiuti tessili a fibre miste in materiali biobased preziosi. Utilizzando un processo enzimatico in via di brevetto, l’azienda affronta il problema dei rifiuti tessili promuovendo un’economia circolare che riduce le emissioni di CO₂ e il consumo di acqua, contribuendo a un futuro sostenibile.

Un’altra startup, KOLEMUS (Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta), ha sviluppato una tecnologia innovativa per la produzione di carne coltivata. Utilizzando tecniche di evoluzione assistita, KOLEMUS mira a rendere la carne coltivata più accessibile e sostenibile, risolvendo problemi di costo e scalabilità e ottenendo cellule muscolari in soli sette giorni. Questa soluzione ambisce a posizionarsi come punto di riferimento nel settore, offrendo servizi di ricerca e partnership produttive.

Bastano poi Point Zero (Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta) e MediaMiner (Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta) per sottolineare l’innovazione nel settore della mobilità e della cybersecurity. Point Zero propone ZEDS, un sistema di frenata che riduce completamente la produzione di particolato, integrando un motore elettrico a un freno magnetoreologico, mentre MediaMiner affronta le vulnerabilità aziendali in materia di cybersecurity con un sistema avanzato di analisi dei contenuti multimediali, proteggendo le informazioni sensibili.

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Nel settore della salute, Cranio Tech Solutions propone il Cranial Device, un dispositivo indossabile per misurare la mobilità cranica al fine di migliorare la diagnosi di problematiche cranio-sacrali. Allo stesso modo, DAIDALOS (Start Cup Emilia-Romagna) si distingue nello sviluppo di chip elettronici per acceleratori AI, puntando a offrire soluzioni che riducono il consumo energetico e migliorano le prestazioni. Connessione e innovazione si ritrovano anche in Active Label (Start Cup Sardegna), che propone un sistema innovativo per monitorare la temperatura durante la conservazione di prodotti sensibili, certificando così la qualità lungo la catena di distribuzione.

Queste startup rappresentano un campione di come il talento accademico possa tradursi in imprenditorialità di successo, contribuendo a risolvere importanti problematiche sociali ed economiche con soluzioni profondamente innovative e sostenibili.

Premi speciali e riconoscimenti per l’innovazione

Oltre ai premi principali, il Premio Nazionale per l’Innovazione 2024 ha visto un’ampia gamma di riconoscimenti speciali, evidenziando l’impatto e l’importanza delle startup emergenti nel panorama innovativo italiano. La varietà di premi conferiti, tra cui il Premio Speciale “Imprenditoria Femminile” di Invitalia, ha insignito startup come U-Climat, Food Life Next e Glutensense. Questi riconoscimenti sono finalizzati a supportare e promuovere la leadership femminile nel settore delle startup, aprendo la strada per nuove opportunità imprenditoriali.

Per facilitare l’accesso al mercato dei capitali, il Premio Venture CDP ha premiato i 16 team finalisti, consentendo loro di presentarsi con maggiore preparazione agli investitori. Nella categoria ICT, sono stati distinti Cranio Tech Solutions, Daidalos, EFESO e MediaMiner. La categoria CleanTech & Energy ha visto come vincitrici Point Zero e B-ME, mentre nel settore Industrial hanno brillato Antares Electrolysis, DEPLOTIC, Smush Materials e Active Label. Infine, nella categoria Life Sciences-MedTech, accolades sono stati conferiti a Glutensense, SAS, SAVIMO e INFLANT.

Il Premio Speciale EIT Health ha premiato Lemovie per le sue iniziative nella categoria Life Sciences, offrendo un voucher per entrare a far parte di un network di mentoring e coaching in Europa. Rispondendo alla crescente necessità di soluzioni per il cambiamento climatico, la Menzione Speciale Green and Blue Climate Change è stata conferita a GrapheneBreathe, mentre SAVIMO ha ricevuto la Menzione Speciale Innovazione Sociale, per la sua proposta di soluzione innovativa nella sostenibilità sociale.

Questi riconoscimenti testimoniano l’approccio multidimensionale e l’ampia gamma di innovazioni presentate dalle startup nel corso dell’evento. La collaborazione strategica tra mondo accademico, privato e istituzioni sta creando un ecosistema fertile per la crescita e lo sviluppo di soluzioni innovative che affrontano le sfide contemporanee e le questioni cruciali legate alla sostenibilità, all’energia e alla salute.

Commenti e prospettive sul futuro dell’innovazione in Italia

Il Premio Nazionale per l’Innovazione 2024 ha rappresentato un momento significativo per il confronto tra ricerca, imprenditorialità e innovazione in Italia. Le dichiarazioni dei vari protagonisti coinvolti evidenziano l’importanza cruciale di creare un ecosistema che favorisca lo sviluppo delle startup, considerate motori di innovazione e crescita economica. Paola M.A. Paniccia, Presidente di PNICube, ha sottolineato come i progetti presentati siano la testimonianza di un connubio proficuo tra talento e tecnologia, essenziale per affrontare le sfide contemporanee della società e dell’ambiente.

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Inoltre, l’impegno di enti come Gruppo Iren e Prysmian Group nel sostenere l’innovazione riflette una crescente consapevolezza delle aziende sul valore strategico della sostenibilità e della digitalizzazione. Antonella Polimeni, Rettore di Sapienza Università di Roma, ha messo in evidenza come il supporto alle startup non si limiti solo a un riconoscimento, ma si traduca anche in opportunità tangibili per lo sviluppo territoriale e la promozione della transizione energetica e digitale.

In un contesto in cui la competizione globale si fa sempre più intensa, la necessità di costruire ponti tra università, aziende e istituzioni è stata ribadita da vari esponenti del settore. Roberta Angelilli, Assessore alle Attività Produttive di Roma, ha elucidato come la collaborazione tra pubblico e privato sia fondamentale per garantirne l’inclusività e l’equità, prevenendo amplificazioni delle disuguaglianze. L’innovazione, riferita a nuove tecnologie e iniziative imprenditoriali, deve dunque integrarsi all’interno di un framework di politiche pubbliche che agevoli tali dinamiche.

Il futuro delle startup italiane appare, quindi, sempre più orientato verso modelli di innovazione sostenibili e inclusivi, in grado di rinnovarsi continuamente. Con un investimento significativo in ricerca e sviluppo e una maggiore sinergia fra i settori, l’Italia si posiziona per affrontare le sfide globali, migliorando nel contempo la qualità della vita dei cittadini attraverso innovazioni strategiche e consapevoli.



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