“Un risultato importante riuscito anche grazie alla preziosa collaborazione di persone per bene che vivono nel quartiere Pilastro, dove vi sono soggetti che indubbiamente svolgono attività delinquenziali, spacciano e vanno assolutamente isolate”: queste le parole del capo della Squadra mobile di Bologna Roberto Pititto come commento all’operazione che ha consentito di contare ben 22 misure cautelari in carcere e smantellare così un’organizzazione legata al traffico di droga.
Il punto di partenza è stato un tentato omicidio verificatosi nel 2021, collegato a un traffico di cocaina gestito da un gruppo criminale italiano a favore di acquirenti arabi, i quali, a loro volta, rivendevano la droga in diverse piazze dello spaccio nel territorio bolognese. Gli indagati, che sono dieci italiani e undici stranieri (marocchini, tunisini e albanesi) sono accusati di cessioni periodiche di sostanze stupefacenti. Oltre alle misure cautelari, durante le indagini sono state arrestate altre sette persone in flagranza di reato. Le misure sono state disposte dal gip Maria Cristina Sarli su richiesta del pm Roberto Ceroni.
Registrati alla nuova sezione Dossier BolognaToday
Le basi per lo stoccaggio: cantina, garage e campo nomadi
L’operazione ha portato anche al sequestro di ingenti quantità di cocaina, eroina, marijuana e di una pistola semiautomatica. Il guadagno legato a questo traffico è stimato intorno ai 400/500 mila euro al mese. Tenendo d’occhio questo gruppo di italiani, che a sua volta comprava dall’albanese arrestato oggi delle partite di oltre tre chili di cocaina con cadenza bisettimanale, gli investigatori hanno registrato una serie di cessioni ad acquirenti per lo più nordafricani di quantità di droga che andavano dai 20 ai 450 grammi.
Le basi principali per lo stoccaggio della droga erano una cantina in via Giuriolo e un garage a Ozzano dell’Emilia, oltre al campo nomadi di via Erbosa dove uno degli arrestati viveva. Le cessioni di droga avvenivano in diverse vie, prevalentemente del Pilastro, Fra queste: via Pirandello, via Deledda, via Salgari, via Svevo, via Frati, via Casini e nella zona adiacente Savoia Hotel.
Messaggi in codice
“Tre pappardelle” corrispondevano a tre chili di stupefacenti nei messaggi del gruppo, che utilizzava anche un sistema criptato (Wickr) ed era di fatto un gruppo altamente professionale, visti i modi e gli strumenti che utilizzava.
Da dove partono le indagini
A seguito del tentato omicidio avvenuto l’11 maggio 2021, tra via Natali e via Trauzzi, le indagini della polizia si orientarono verso gli ambienti degli spacciatori. Dopo due fermi avvenuti a distanza di pochi giorni dal fatto, a settembre il cerchio si chiuse con altri due arresti. È stato proprio il tentato omicidio di un pregiudicato marocchino da parte di due fratelli tunisini a far scattare l’indagine. E questi due fratelli erano in effetti dediti al traffico di cocaina: acquistavano droga da un gruppo composto da cinque italiani che a loro volta compravano lo stupefacente dall’uomo albanese che oggi è finito in manette con gli altri.
Il questore: “Al Pilastro c’è gente per bene. Oggi abbiamo dato una risposta alla cittadinanza”
“Da parte mia c’è grande soddisfazione, perché abbiamo dato una risposta alla cittadinanza. La scorsa settimana ho ricevuto alcuni residenti del quartiere e ho visto persone che soffrivano per l’enorme disagio di dover condividere gli spazi pubblici e la loro quotidianità con persone dedite al malaffare. Oggi quelle persone perbene, che nel quartiere Pilastro sono la maggioranza, saranno contente”. Sono queste le parole del questore di Bologna Antonio Sbordone, che ha commentato questa mattina l’esito dell’operazione. In aggiunta spiega che nella giornata di ieri una pattuglia della Polizia è stata aggredita proprio al Pilastro.
Nel corso delle perquisizioni di oggi (gli elicotteri sorvolavano il Pilastro in prima mattina, mentre il quartiere vedeva diversi mezzi della polizia) sono stati trovati 90 grammi di cocaina in un appartamento, 172 di hashish e 3.000 euro in contanti, mentre in un’altra ne sono stati rinvenuti 8 mila. In un locale bed and breakfast sono state trovate tre persone che potrebbero ricevere misure per violazioni del Testo unico sull’immigrazione.
(Nel video in basso le parole del capo della Squadra mobile di Bologna Roberto Pititto e del questore di Bologna Antonio Sbordone)
Droga, boom a Bologna: lo svelano le fogne
Lepore: “Un ulteriore colpo al traffico di stupefacenti”
“Ringrazio a nome dei cittadini bolognesi, e in particolare di quelli che risiedono nella zona del Pilastro, la magistratura e le forze dell’ordine per l’importante operazione antidroga in corso queste ore – ha dichiarato il sindaco Matteo Lepore – Un intervento che assesta un ulteriore colpo al traffico di sostanze stupefacenti in città, col sequestro di grandi quantitativi di droga e misure cautelari spiccate a carico di diversi esponenti della rete criminale”
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link