“Da calcio e volley indicazioni positive per il futuro”

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10/12/2024
– Quello che sta per andare in archivio è stato un anno positivo per lo sport universitario camerte, sia per i risultati ottenuti sul campo, che per le attività svolte con le finali nazionali d’argento degli assoluti di atletica a squadre.

Ci sono poi da segnalare anche i traguardi personali ottenuti da atlete a livello mondiale e studentesse Unicam come la tennista Elisabetta Cocciaretto (che ha contribuito al cammino delle azzurre per la conquista della Billy Jean Cup, ex Coppa Davis Femminile) ed il primo successo con la nazionale di scherma del ct Stefano Cerioni, della fiorettista Elena Tangherlini (oro nella gara individuale di Coppa del Mondo a Busan in Corea del Sud). Inoltre, il bottino ai Cnu di quest’anno in Molise è stato di 8 medaglie, di cui 2 ori, 2 argenti e 4 bronzi, che vanno ad arricchire il medagliere generale a 351 metalli in totale di cui 152 ori, 99 argenti e 100 bronzi.

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Gli universitari 2024 sono hanno segnato anche il ritorno del Cus negli sport di squadra a certi livelli e nel calcio sono stato un bel test in prospettiva degli europei che il Cus Camerino organizzerà la prossima estate dal 27 luglio al 4 agosto. Un bilancio e uno sguardo sul futuro, lo facciamo col presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli.

Presidente, i CNU tutto sommato sono andati bene e potevano essere ancora più prestigiosi con un pizzico di fortuna in più?
“Direi proprio di sì. Con oltre 70 nostri atleti partecipanti ci siamo collocati a livello di grandi Cus come Bologna, Torino, Milano che scrivono la storia dello sport universitario. Poi il ritorno importante negli sport di squadra, come ad esempio nel calcio a 11, dove non siamo riusciti ad andare avanti (solo per i calci di rigore), ma la squadra c’era, era tra le migliori, va perfezionata e può andare avanti in futuro. Sicuramente anche nelle discipline più tradizionali come il judo, abbiamo confermato degli ottimi risultati, senza rinunciare poi agli sport della nostra tradizione come può essere il tennistavolo, ma anche il “Calcio a 5” fa parte di quella stabilità del Cus Camerino sulla scena nazionale, quindi anche tanti altri bei risultati. Credo che sia stata una partecipazione numerosa, di qualità e che fa ben sperare per il futuro – prosegue Belardinelli – certo, venivamo dai CNU di Camerino, dove però come organizzatori non eravamo riusciti a schierare i migliori atleti ed a curare tutto l’aspetto della partecipazione dedicandoci di più all’organizzazione. Certamente questa edizione dei CNU 2024 ci spinge un po’ a migliorare in futuro, a dare un’attenzione particolare all’atletica ed a curare quel “Calcio a 11” anche in vista del campionato europeo di calcio universitario del 2025”.

A proposito del calcio a 11 ed in prospettiva dell’europeo del prossimo anno, la ripartenza non solo è stata ottima, ma sono state gettate delle buone basi?
“Non nascondo che avevamo dei dubbi per capire se potevamo rimettere in campo una squadra competitiva. Sapete che nel calcio le problematiche sono tante, i ragazzi sono impegnati nei campionati con stagioni lunghi, hanno dei vincoli con le proprie società. Quindi non eravamo sicuri di tornare protagonisti nel torneo come ai livelli degli anni passati dei primi anni 2000 quando eravamo ai vertici del calcio nazionale ed europeo (con il 2° posto di Eindhoven nel 2006). Invece abbiamo visto che la squadra c’è, i ragazzi sono molto legati, lo staff tecnico molto professionale e preparato. Quindi, tutte indicazioni positive e che ci fanno ben sperare anche per il nostro Campionato Europeo EUSA del Prossimo anno qui a Camerino. I CNU del Molise servivano da test per capire se il Cus Camerino c’è ancora nel calcio a 11 nazionale e internazionale universitario”.

Anche nel volley, considerato che le ragazze hanno raggiunto la fase finale dopo 12 anni, sono stati fatti dei passi avanti, come dimostra il successo nelle qualificazioni su Cus importanti come quello di Perugia che vive di volley e questo getta le basi per lavorare e migliore ancora in futuro?
“Direi di sì. Noi in passato con il volley femminile eravamo stati presenti. Se non ricordo male abbiamo avuto anche un bel risultato, mi sembra un 4° posto a Chieti, dopodiché sia nel volley che nel basket non siamo riusciti più a conquistare risultati di rilievo. La presenza di quest’anno è stata qualificata ed il bel risultato sul Cus Perugia è stato un bel reingresso a livello nazionale e negli sport di squadra femminile”.

Se non ci fossero state altre manifestazioni importanti come le Olimpiadi con la loro fase di preparazione, che hanno costretto il Cus a rinunciare a qualche atleta importante e in discipline dove ha sempre ben figurato, il medagliere di quest’anno poteva essere anche più ricco?
“Abbiamo avuto qualche mancanza del Judo, ci siamo poi rifatti agli europei universitari un mese e mezzo dopo. In questi casi bisogna capire anche le esigenze degli atleti. Ci sono delle competizioni internazionali che per loro sono fondamentali, quindi bisogna guardare anche alla carriera degli atleti, penso ad esempio alla Cocciaretto lo scorso anno quando abbiamo avuto i CNU in casa, ma lei era impegnata pochi giorni dopo a Wimbledon, per cui dobbiamo si pensare al Cus ma anche alle prospettive di carriera degli atleti”.



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