Legge 104 e acquisto auto disabili, come funziona nel 2025?

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Legge 104, quali sono le agevolazioni per acquistare l’auto nel 2025? La legge più importante per l’integrazione sociale e l’assistenza delle persone con handicap è la Legge 104 del 1992 che prevede numerose agevolazioni sia per il disabile che per i familiari che lo assistono. I benefici maggiori che questa normativa riconosce sono riferiti principalmente al lavoro (si pensi, ad esempio ai permessi retribuiti concessi sia al caregiver che al disabile), ma sono previste anche agevolazioni per la mobilità del titolare di legge 104 che investono l’auto a tutto tondo, dall’esenzione dal pagamento del bollo a incentivi riconosciuti al momento dell’acquisto del veicolo.

Una parte abbastanza corposa delle agevolazioni fiscali risconosciute è dedicata proprio a quelle che spettano in caso di acquisto auto, nuova o usata, da parte di persona disabile titolare di Legge 104. Benefici di cui può fruire il disabile o il familiare a cui è fiscalmente a carico.

Quelo che va sottolineato è che i benefici previsti dalla Legge 104 non riguardano solo l’acquisto dell’auto, ma la vita della persona con handicap a 360°.

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In questo articolo ci soffermeremo, nello specifico su cosa è riconoscosciuto per l’acquisto dell’auto. In questo caso le agevolazioni di cui si può godere, se si è titolari di legge 104, sono:

Dal 2020 l’agevolazione dell’Iva al 4% è stata estesa anche all’acquisto di automobili ibride o elettriche, grazie a un emendamento del decreto Fiscale.

Acquisto auto disabili con legge 104 nel 2025

Tra le agevolazioni previste per le persone con handicap c’è anche l’esenzione dal pagamento del bollo auto e dall’imposta per il passaggio di proprietà, mentre le novità previste per la legge 104 comportano anche la validità retroattiva dei documenti che attestano la disabilità necessari per ottenere l’Iva agevolata al 4% sull’acquisto di un’auto.

Ai titolari di legge 104 con problemi motori, inoltre, spetta anche il contrassegno di parcheggio che consente di posteggiare il veicolo nei posti riservati ai disabili, di parcheggiare gratuitamente nei parcheggi a pagamento se non c’è un posto per disabili disponibile e di entrare nelle Ztl.

Inoltre, da febbraio 2020, grazie a un accordo tra i rappresentanti dei distributori di carburanti e le associazioni che difendono i diritti dei disabili, le persone con difficoltà motorie potranno fare benzina con l’aiuto dell’operatore ma beneficiando del prezzo del self-service.

Una sorta di self-service assistito, insomma, e nonostante possa apparire come una contraddizione in termini, grazie al Protocollo d’intesa “Self per tutti” finalmente anche i disabili possono usufruire degli sconti quando fanno benzina in oltre 430 stazioni di servizio che hanno aderito all’iniziativa.

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Vediamo quali sono requisiti, regole e novità sulla legge 104 per l’acquisto di autovetture.

Acquisto auto disabili 2025: chi ha diritto alle agevolazioni della legge 104

Secondo la guida dell’Agenzia delle Entrate, ad avere diritto alle agevolazioni previste dalla legge 104 sono i soggetti:

Se il portatore di handicap è fiscalmente a carico di un suo familiare (possiede cioè un reddito annuo non superiore a 2.840,51 euro o a 4.000 euro, dal 1° gennaio 2019, per i figli di età non superiore a 24 anni), può beneficiare delle agevolazioni lo stesso familiare che ha sostenuto la spesa nell’interesse del disabile.

Questi i requisiti medico-legali richiesti per l’acquisto di un veicolo per una persona con disabilità:

Legge 104, acquisto auto disabili 2025 con Iva agevolata

Le agevolazioni fiscali a beneficio di chi si trova in stato di disabilità e ha ottenuto il riconoscimento della legge 104 sono essenzialmente due nel momento dell’acquisto di un’auto: l’Iva agevolata al 4% e la detrazione Irpef del 19% delle spese sostenute.

È applicabile l’Iva al 4%, anziché quella ordinaria al 22%, sull’acquisto di autovetture nuove o usate. Nel caso di veicoli ibridi, modelli composti da due motori, uno termico e uno elettrico, che lavorano o alternati o combinati a seconda delle esigenze di potenza e di velocità, la massima cilindrata per la quale è prevista l’agevolazione è:

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  • 2.000 centimetri cubici, se con motore a benzina o ibrido;
  • 2.800 centimetri cubici, se con motore diesel o ibrido;
  • di potenza non superiore a 150 kw se con motore elettrico.

L’Iva ridotta al 4% è applicabile anche per:

  • l’acquisto contestuale di optional;
  • le prestazioni di adattamento di veicoli non adattati, già posseduti dal disabile (e anche se superiori ai limiti di cilindrata visti sopra);
  • le cessioni di strumenti e accessori utilizzati per l’adattamento.

L’Iva al 4% si applica solo per gli acquisti effettuati direttamente dal disabile o dal familiare di cui egli è fiscalmente a carico (o per le prestazioni di adattamento effettuate nei loro confronti).

Sono esclusi dall’agevolazione, infatti, gli autoveicoli intestati ad altre persone, a società commerciali, cooperative, enti pubblici o privati (anche se specificamente destinati al trasporto di disabili).

L’Iva ridotta per l’acquisto di veicoli si applica, senza limiti di valore, per una sola volta nel corso di quattro anni a partire dalla data di acquisto.

È possibile riottenere il beneficio, per acquisti entro il quadriennio, solo se il primo veicolo beneficiato è stato cancellato dal Pra (Pubblico Registro Automobilistico), perché destinato alla demolizione.

L’Iva agevolata al 4% si applica anche per l’acquisto dell’auto in leasing a patto che il contratto sia di tipo traslativo, ovvero che nelle clausole emerga la volontà di trasferire la proprietà del veicolo all’utilizzatore grazie al riscatto da esercitare entro il termine del leasing.

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Acquisto auto elettriche o ibride con Iva al 4%

Dal 2020 i disabili possono acquistare, usufruendo dell’Iva agevolata al 4%, anche un’auto ibrida o elettrica.

A colmare il vuoto normativo della legge di riferimento (il dpr 633/72) ci ha pensato la legge di conversione del decreto Fiscale 2020.

Parliamo, nel dettaglio, dell’articolo 53-bis del decreto 124/2019, introdotto appunto dalla legge di conversione, che estende l’agevolazione dell’Iva al 4% anche per l’acquisto di vetture ibride ed elettriche.

I criteri con cui la legge di conversione del decreto Fiscale 2020 estende le agevolazioni per i veicoli delle persone con disabilità ad auto ibride ed elettriche sono i seguenti:

  • auto ibride: gli stessi criteri di quelle a benzina o diesel, ovvero con il limite di 2000 centimetri cubici per motori a benzina e 2800 per quelli a gasolio;
  • auto elettriche: il limite per motori di potenza inferiore o uguale a 150 kw.

Le auto escluse dall’agevolazione sono quelle di grossa cilindrata. Nuovi chiarimenti in merito alle auto elettriche sono arrivati con la risposta all’interpello n. 334 del 10 settembre 2020: l’Iva al 4% si applica per le cessioni di parti, pezzi staccati ed accessori destinati al veicolo, ma non per l’installazione delle stazioni di ricarica per le auto elettriche.

Secondo le Entrate, l’agevolazione fiscale serve per incentivare le spese per le parti necessarie all’adattamento del veicolo all’esigenza del disabile.

Visto che le stazioni di ricarica delle auto elettriche non rientrano in tale categoria, ovvero non sono necessarie all’adattamento dei veicolo, non possono usufruire dell’Iva agevolata al 4%.

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Legge 104, tutte le agevolazioni e le novità del 2024

Legge 104, documenti necessari per l’Iva agevolata

Dal 18 gennaio 2023 sono cambiati i documenti da presentare per ottenere l’applicazione dell’Iva agevolata. Il ministero delle Disabilità ha pubblicato sul portale un comunicato che aggiorna i documenti necessari, ovvero:

  • patente speciale di guida con l’indicazione dell’adattamento per il veicolo prescritto dalle commissioni mediche locali;
  • la dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante che nel quadriennio anteriore alla data di acquisto del veicolo non ha acquistato un analogo veicolo agevolato.

Non è più necessario presentare la certificazione relativa alla condizione di disabilità.

Certificazione disabilità ha validità retroattiva per acquisto auto

A dare chiarimenti in merito alla validità della documentazione che attesta la disabilità è stata la risposta all’interpello numero 533 del 20 dicembre 2019 pubblicata dall’Agenzia delle Entrate.

Nel dettaglio, l’Amministrazione Finanziaria ha specificato che tale documentazione ha validità retroattiva.

Questo significa che, se al momento dell’acquisto di un’automobile destinata a una persona disabile, si posseggono i requisiti per usufruire dei benefici fiscali, anche se riconosciuti in seguito, va applicata l’Iva al 4%.

Qualora il venditore avesse applicato l’aliquota ordinaria al 22% (giustamente, in assenza della documentazione necessaria), entro un anno dall’effettuazione dell’operazione imponibile dovrà emettere una nota di variazione in diminuzione.

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Il cliente dovrà invece informare il venditore dell’avvio del procedimento per ottenere la documentazione.

Detrazione Irpef per acquisto auto disabili

Come anticipato, per l’acquisto dei mezzi di locomozione, il disabile ha diritto a una detrazione dall’Irpef pari al 19% delle spese sostenute.

Il calcolo va effettuato su un limite di spesa di 18.075,99 euro, quindi la detrazione massima spettante è di 3.434 euro.

Si possono acquistare autovetture senza limiti di cilindrata, sia usate che nuove.

La detrazione spetta una sola volta, cioè per un solo veicolo, nel corso dei quattro anni successivi alla data di acquisto.

È possibile riottenere il beneficio, per acquisti effettuati entro il quadriennio, solo se il veicolo precedentemente acquistato viene cancellato dal Pubblico Registro Automobilistico (Pra), perché destinato alla demolizione.

Il beneficio non spetta, invece, se il veicolo è stato cancellato dal Pra perché esportato all’estero.

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In caso di furto, la detrazione per il nuovo veicolo riacquistato entro il quadriennio spetta al netto dell’eventuale rimborso assicurativo e va comunque calcolato su una spesa massima di 18.075,99 euro.

Trascorsi almeno quattro anni dalla data dell’acquisto effettuato con le agevolazioni è possibile fruire nuovamente della detrazione per gli acquisti successivi, senza che sia necessario vendere il precedente veicolo.

Si può usufruire della detrazione per intero nel periodo d’imposta in cui il veicolo è stato acquistato o in quattro quote annuali di pari importo.

Legge 104, documenti necessari per la detrazione Irpef

Per ottenere le detrazioni Irpef del 19% al disabile serviranno i seguenti documenti:

  • la certificazione attestante la condizione di disabilità (minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva) rilasciata dalla Commissione o da Commissioni mediche pubbliche incaricate ai fini del riconoscimento dell’invalidità civile, di lavoro, di guerra;
  • la certificazione del medico curante che attesti che quel sussidio serve per facilitare l’autosufficienza e la possibilità di integrazione della persona disabile;
  • fotocopia dell’ultima dichiarazione dei redditi o autocertificazione (se il veicolo è intestato al familiare della persona con disabilità, dalla dichiarazione dei redditi deve risultare che egli è fiscalmente a carico dell’intestatario dell’auto).

Ricordiamo che questi documenti sono necessari anche per ottenere la detrazione Irpef al 19% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici che facilitano l’autosufficienza del disabile.

Come richiedere la legge 104

Detrazione spese riparazione auto con la legge 104

È possibile portare in detrazione Irpef non solo le spese per l’acquisto del mezzo di trasporto, ma anche i costi per la riparazione dello stesso.

Ai disabili spetta un’agevolazione fiscale pari al 19% delle spese sostenute, ma entro determinati limiti.

Per essere detraibili, le riparazioni devono avvenire entro quattro anni dall’acquisto del veicolo per i quali si è fruito dei benefici della legge 104. La detrazione non spetta però per la manutenzione ordinaria.

Le spese di riparazione non possono essere rateizzate; inoltre concorrono, insieme al costo di acquisto del mezzo, al raggiungimento del limite di spesa massimo consentito fissato a 18.075,99 euro.

Inoltre, le spese di riparazione vanno indicate nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno di sostenimento delle spese.



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