Le nuove norme del Salva Casa semplificano sanatorie edilizie, cambi di destinazione d’uso e recupero di locali, con recepimenti specifici nelle Regioni italiane per armonizzare le disposizioni locali.
Il “Salva Casa”, entrato in vigore a luglio 2024, rappresenta una svolta per l’edilizia italiana, offrendo strumenti semplificati per accertamenti di conformità, sanatorie edilizie e il recupero di spazi come sottotetti e seminterrati.
La regione Lombardia, con la recente Legge Regionale 20/2024, ha recepito queste novità, armonizzandole con il quadro normativo locale.
Ma cosa cambia realmente per cittadini e professionisti? E quali scenari si aprono per il futuro dell’edilizia?
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Le principali modifiche introdotte dal Salva Casa
Il Salva Casa ha modificato il Testo Unico dell’Edilizia, puntando a snellire procedure spesso complesse e gravose. Tra le innovazioni più significative vi sono le nuove regole per la sanatoria degli interventi non conformi, che ora possono essere regolarizzati più facilmente attraverso l’accertamento di conformità. Questa procedura, resa più accessibile, consente di sanare opere realizzate in difformità rispetto ai permessi rilasciati, garantendo un equilibrio tra la tutela del territorio e le esigenze di chi deve regolarizzare immobili.
Un altro aspetto cruciale riguarda i cambi di destinazione d’uso: il Salva Casa ha eliminato alcune restrizioni che imponevano contributi maggiorati e lunghi tempi di attesa, favorendo una maggiore flessibilità per interventi che trasformano locali in spazi abitativi, commerciali o produttivi.
Questo nuovo quadro normativo, inoltre, introduce semplificazioni per il recupero di sottotetti e seminterrati, permettendo di utilizzare spazi precedentemente inutilizzati con iter burocratici meno complessi.
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Le modifiche introdotte in Lombardia con la LR 20/2024
La Lombardia si è adeguata alle novità del Salva Casa con la Legge Regionale 20/2024, entrata in vigore l’11 dicembre 2024. Questa norma ha introdotto modifiche significative alla LR 12/2005 sul governo del territorio, rendendo il quadro normativo regionale più coerente con le disposizioni nazionali.
Tra i punti principali, spicca l’ampliamento delle possibilità di utilizzo della Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), che viene estesa anche a interventi che prima richiedevano il permesso di costruire.
La Scia alternativa e la Scia in sanatoria diventano strumenti centrali per gestire le trasformazioni edilizie, riducendo i tempi e i costi per cittadini e imprese.
Un altro cambiamento importante riguarda l’abrogazione delle norme che imponevano procedure più rigide per i cambi di destinazione d’uso, come il pagamento di un contributo di costruzione maggiorato per trasformazioni avvenute entro 10 anni dal completamento dei lavori.
Questa semplificazione offre nuove opportunità per riqualificare edifici esistenti senza costi eccessivi.
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Recupero di sottotetti e seminterrati: nuove opportunità
Un’importante innovazione introdotta dalla Legge Regionale 20/2024 riguarda il recupero di sottotetti e seminterrati. Questi spazi, spesso inutilizzati o sottoutilizzati, possono ora essere riqualificati con maggiore facilità grazie alla possibilità di utilizzare la Scia, semplificando notevolmente il processo rispetto alle normative precedenti.
La nuova legge elimina inoltre il vincolo che impediva il cambio di destinazione d’uso nei dieci anni successivi al conseguimento dell’agibilità.
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Questo permette di trasformare rapidamente i sottotetti e i seminterrati in spazi abitabili, commerciali o per altre destinazioni, aumentando il valore degli immobili e rispondendo alle esigenze di molti cittadini.
Questa semplificazione normativa rappresenta un passo avanti per incentivare il riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, con un impatto positivo anche sul contenimento del consumo di suolo.
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